𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 20 𝓹𝓽.1 ★

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"𝐄 𝐧𝐨𝐧 𝐫𝐢𝐞𝐬𝐜𝐨 𝐚 𝐝𝐢𝐫𝐞

𝐒𝐜𝐮𝐬𝐚 𝐬𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐨

È 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐨 𝐝𝐚 𝐝𝐨𝐯𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐫𝐞

𝐋𝐚 𝐦𝐞𝐫𝐝𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐜'𝐡𝐨 𝐝𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨

𝐓𝐮 𝐧𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐯𝐮𝐨𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢𝐫𝐞

𝐄𝐝 𝐡𝐨 𝐩𝐚𝐮𝐫𝐚 𝐜𝐡𝐞

𝐂𝐡𝐞 𝐫𝐨𝐯𝐢𝐧𝐢 𝐧𝐨𝐢 𝐝𝐮𝐞"

("𝐍𝐮𝐯𝐨𝐥𝐚" - 𝐇𝐨𝐥𝐝𝐞𝐧)

『♥』

«No no no, non se ne parla, non farai un bel niente», mi tolsi le sue mani dal viso poggiando le mie sulle sue, mentre scuotevo il capo.

«Em», sembrò quasi un rimprovero, ma io non avevo intenzione di cedere, così, mi allontanai da lui per avviarmi verso gli altri, «dio mio, perché devi sempre fare la testarda?», a quelle parole mi fermai e mi girai a guardarlo.

«Apprezzo il gesto, ma è il mio compito e io devo trovare il coraggio di portarlo a termine. Vuoi sederti lì? Bene, grazie, però sarò io a... fare quella cosa», terminai la frase non troppo convinta di me, lo sguardo finì a terra ma subito lo rialzai cercando di darmi forza e raddrizzando la schiena, «ti chiamerò io», lui non rispose, ma lo sentii buttare fuori tutta l'aria che aveva in corpo dal naso.

『♥』

La puntata iniziò con il compito di Lucia arrivatole durante la settimana da parte della Maestra per testare la sua sensualità, c'era Francesca a dimostrare la coreografia, un'esibizione in body con un lungo velo appeso ai capelli e dei tacchi ai piedi. Poteva sembrare una coreografia semplice, ma la verità era che non lo era affatto. Lucia è stata bellissima e bravissima, ma sicuramente poteva fare molto di più, conoscendola. La Maestra apprezzava il suo modo di lavorare e recepire i messaggi e le correzioni, e questo era sicuramente un punto a suo favore. Quest'anno molti allievi stavano soddisfacendo le sue aspettative.

Proseguì con la gara ballo e cover, questa volta come giudici, c'erano: Kledi per il ballo e Ron, Ermal Meta e Fulminacci per il canto. Sapere che a giudicarmi c'era un ex giudice di amici, ballerino e collega stretto di Maria e del programma, sperai con tutta me stessa di fare bella figura con la Variazione di Classico e così, mi misi a pregare, qualunque santo esistente. Per chi mi stava guardando in quel momento probabilmente uno dei tanti pensieri era "ma questa sta bene?", no, assolutamente no. Mi stava venendo un'agitazione assurda, e la puntata era solo agli inizi. Per fortuna mi spruzzai la dose di inalatore poco prima di entrare in studio, così che la seconda sarebbe ricaduta qualche istante prima del mio compito.

Sentivo gli sguardi di Ayle, ma anche quelli del pubblico puntati addosso e in un primo momento non ne capii il motivo, ero ancora assorta a pregare. Non scherzo, avevo davvero le mani congiunte davanti al viso e gli occhi chiusi; mentalmente, come una cantilena, ripetevo in rassegna qualunque preghiera mi avesse insegnato mia madre quando ero piccola prima del riposino pomeridiano. A un certo punto sentii il banco tremare e dallo spavento, ritornai con i piedi per terra raddrizzandomi sulla sedia.

Quando alzai lo sguardo vidi tutti che mi guardavano, chi era divertito e chi mi guardava con l'espressione dubbiosa.

«Che stai a fa'?», mi disse Jo staccando la mano dal mio banco. Maledetto, allora è stato lui.

𝔇𝔞𝔪𝔪𝔦 𝔲𝔫𝔞 𝔰𝔢𝔠𝔬𝔫𝔡𝔞 𝔭𝔬𝔰𝔰𝔦𝔟𝔦𝔩𝔦𝔱à ♥ 𝓗𝓸𝓵𝓭𝓮𝓷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora