𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 35

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"𝐔𝐧 𝐩𝐢𝐳𝐳𝐢𝐜𝐨 𝐝𝐢 𝐠𝐞𝐥𝐨𝐬𝐢𝐚 𝐩𝐮ò 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐦𝐢𝐫𝐚𝐜𝐨𝐥𝐢,

𝐝𝐮𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐛𝐢𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐝𝐢𝐬𝐚𝐬𝐭𝐫𝐨"

(𝐏𝐚𝐨𝐥𝐨 𝐂𝐫𝐞𝐩𝐞𝐭)

『♥』

Il giorno seguente venni a sapere che la Maestra era passata agli studi per vedermi, così mi preparai di fretta indossando una tuta e la raggiunsi nelle sale dove solitamente facevamo le prove. Appena aprii la porta, la vidi fare avanti e indietro sul parquet aspettandomi. Quando si accorse della mia presenza, mi rivolse un largo sorriso, che io ricambiai senza pensarci, così, entrai chiudendomi la porta alle spalle e la raggiunsi fermandomi a pochi passi da lei. 

«Salve Maestra»

«Ciao Emy», lei fece una pausa continuando a guardarmi col sorriso sul volto e le braccia lungo il corpo, «sono contenta tu sia tornata, e sono altrettanto contenta di sapere che tua madre sta bene».

«La ringrazio, anche io sono molto contenta di essere di nuovo qui», lei mi fece un cenno con la mano di sedermi per terra, così obbedii e lei andò a prendersi la solita sedia su cui di solito stava seduta durante le prove. La portò davanti a me e ci si sedette sopra.

«Oggi non proveremo, questo già lo sai», annuii sapendo già quale fosse il mio programma della Domenica, ovvero, andare in palestra e seguire la registrazione della puntata sulle gradinate, «bene, vorrei dirti prima di tutto che sono molto molto contenta del tuo posizionamento in classifica, non so se te lo hanno già detto, ma sei arrivata prima».

Annuii ricordandomi della conversazione della sera prima, «sì, Mida e Holden me lo hanno detto», e distesi le gambe appoggiandomi con le mani dietro la schiena.

«Bene, e non nego di aver versato giusto qualche lacrima», lo disse in modo teatrale e questo mi fece ridacchiare, «avrei anche voluto farti un regalo in puntata, ma sei dovuta andare via», un regalo? Lei mi spiegò in cosa consisteva, ovvero: elogiare un proprio alunno e dargli la possibilità di esibirsi tra le tante portate in puntata. Lei tirò fuori un foglio, non c'era scritto molto, ma ci teneva a leggermelo, «Emy, sei una ragazza all'apparenza molto chiusa che si trattiene dentro troppi pensieri e dubbi, ma che riesce a tirar fuori quello che a parole non fai, attraverso il corpo e la danza. Sei rispettosa, educata e con giusto occhio critico e questo lo sai, per me è un piacere lavorare con chi in gioco piace mettersi. Accetti le critiche e i consigli facendone tesoro, ed è questo che io cerco in una ballerina di talento come te.», non avessi esaurito le lacrime nell'ultimo periodo, mi sarei emozionata, ma ero davvero molto contenta di quel regalo e di quelle parole da parte della Maestra.

«La ringrazio, spero di non deluderla in futuro e di continuare su questa strada», avevo un sorriso enorme sul viso e probabilmente avevo anche le guance arrossate, lei, tutta fiera, la mise via piegandola a metà.

«Ora, parliamo delle coreografie. Dal 24 mattina tornerete a casa e ci rivedremo per il 27, ti dico già che per la registrazione di Gennaio, non ho in programma di farti preparare alcuna coreografia di classico», io annuii sistemandomi meglio, «ma di, finalmente, portare qualcosa di hip-hop visto che sei già un mese che stai prendendo tutti i giorni lezioni, poi, due di modern e una di commerciale», annuii di nuovo, l'idea di dover preparare una coreografia di hip-hop mi spaventava un po', ma, mal che vada, se non mi fossi sentita pronta, avrei potuto scegliere un'altra coreografia delle altre tre rimaste - visto che, in vista della puntata, ci preparavamo 4 esibizioni per volta -. 

𝔇𝔞𝔪𝔪𝔦 𝔲𝔫𝔞 𝔰𝔢𝔠𝔬𝔫𝔡𝔞 𝔭𝔬𝔰𝔰𝔦𝔟𝔦𝔩𝔦𝔱à ♥ 𝓗𝓸𝓵𝓭𝓮𝓷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora