"𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐮𝐧𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐭𝐫𝐚𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐨?
𝐒𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐟𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐦𝐚 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐚."
(𝐆𝐨𝐞𝐭𝐡𝐞)
『♥』
Nel resto dei giorni aspettai di incontrare la maestra per parlare sul da farsi, sulle prossime esibizioni e i programmi futuri, ma lei non si fece sentire e ogni volta che chiedevo di parlare con lei tramite lo staff, loro mi ripetevano che la maestra continuava a non volermi ricevere, così, i giorni che Marisol e Dustin avevano lezione con lei, io mi facevo trovare fuori dalla porta in modo tale da poterla incrociare e in qualche modo costringerla a parlarmi, ma lei, oltre che a salutarmi, mi liquidava con un semplice "Non dovresti stare qui", senza guardarmi in faccia. Le mie strisce di lezione non c'erano, insomma, in ogni modo mi stavano dicendo che dovevo starmene in casetta. Non partecipai neanche alla gara ballo con il televoto da casa - gara che fecero anche i cantanti - ma fortunatamente mi diedero almeno la possibilità di assistere alla master class con Daniel Ezralow, con la promessa di stare seduta in disparte con Gaia e Marisol, anche loro, come me, infortunate.
Il giorno della puntata, mi dissero di rimanere in sala relax mentre i miei compagni entravano in studio - tranne Gaia che invece rimase in casetta, il suo ginocchio stava peggiorando -, tutta quella faccenda stava diventando surreale, per una settimana la maestra mi aveva ignorato, non potevo seguire le lezioni e per giunta mi dissero di aspettare in sala relax che a momenti sarei stata convocata in studio. I miei compagni cercarono di tranquillizzarmi, ma avevo troppa paura di ciò che sarebbe potuto succedere, con l'uscita di Simone la settimana scorsa, subito il mio pensiero andò a quello, altri pensavano che semplicemente la maestra volesse sgridarmi.
Ero sul punto di vomitare dall'ansia.
Restai da sola, Joseph mi diede un bacio sulla fronte prima di andar via con gli altri e infine aspettai, aspettai e aspettai fin quando, dopo un'ora, non mi chiamarono per microfonarmi. Mi stavano sudando le mani, il cuore mi batteva fortissimo nel petto. Alzai la felpa bordeaux per agevolare il lavoro al microfonista e poi mi allacciai la fascia nera in vita, attesi un loro cenno e poi salii i gradini per entrare in studio.
Forzai un sorriso rivolgendomi al pubblico che mi accolse con un applauso, le facce dei miei compagni però non sembravano altrettanto felici di vedermi, anzi, sembravano piuttosto preoccupate, tanto quanto la mia. Incrociai lo sguardo con quello di Jo, lo vedevo mordersi il labbro con fare nervoso mentre raggiungevo Maria al centro dello studio.
«Ciao Emy, vieni qui», la bionda aprì un braccio per invitarmi ad avvicinarmi a lei e così feci, «come stai?».
«Preoccupata», risposi affiancandola.
«A parte questo?»
«Molto meglio, tranne per la spalla»
«Facciamo un po' un resoconto di cosa è successo poco prima della settimana scorsa e di come sono andate le cose durante tutta questa settimana passata», mi avvolse le spalle con il braccio guardandomi, io annuii, sentendo sempre più l'agitazione crescermi, «come ho già accennato anche al pubblico, la scorsa settimana non eri presente in studio perché il giorno delle prove generali non sei stata bene e sei dovuta andare al pronto soccorso per degli accertamenti», sentii qualcuno del pubblico mormorare un "noo", «fortunatamente niente di grave, oltre al problema alla spalla», mentre la bionda parlava, io annuivo lentamente ascoltando le sue parole, «così abbiamo deciso di non farti partecipare alla puntata, poi, durante il corso della settimana ti è stato impedito di seguire le lezioni e di confrontarti con la maestra per permetterti di rilassarti e rimetterti in sesto», Maria fece una pausa guardando la Maestra davanti a noi, «Alessandra vuole parlarti in merito a quello che ti è successo», annuii di nuovo e rivolsi lo sguardo alla mia insegnante serissima in volto.
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𝔇𝔞𝔪𝔪𝔦 𝔲𝔫𝔞 𝔰𝔢𝔠𝔬𝔫𝔡𝔞 𝔭𝔬𝔰𝔰𝔦𝔟𝔦𝔩𝔦𝔱à ♥ 𝓗𝓸𝓵𝓭𝓮𝓷
Fanfiction«"Dimmi che non è un addio", così lontana ma anche così vicina» ⇨♥ «Lo sapevo che non te sarebbe andata bene, non sei il tipo de persona che da seconde chance, eppure ci ho sperato sino all'ultimo», nascose entrambe le mani dentro le tasche del suo...