Doccia, relax ed urla!

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Ho trascorso una giornata intera in mezzo al traffico della capitale, sono sudata, stressata ed angosciata. Ho una cena a cui andare e pochissima voglia di farlo, sopratutto se è la cena organizzata dai vicini di casa che si esaltano per ogni pseudo battuta che spara Lele e lo venerano come un Dio. So già che trascorrerò l'intera serata nel sentire lui sparare cazzate su questa e quella ragazza, su questa e quella avventura sessuale che ha vissuto, su questa e quella grandissima cosa fica che ha fatto (senza menzionare il fatto che la sua vita scorre piatta come l'encefalogramma di una biro e che il suo conto corrente viene risanato ogni 1 del mese dai soldini di papà ed ogni 10 da quelli della sottoscritta...).

Vorrei non odiare così tanto il suo modo di fare così da avere un rapporto pacifico con la persona con cui vivo sotto lo stesso tetto ma è a dir poco impossibile che mi vada a genio...sono rientrata dal lavoro circa 40 minuti fa e, nel silenzio spettrale dell'appartamento in penombra, vedo un corpo seminudo disteso (a 4 di spade ed in maniera del tutto asessuale ed asettica) sul divano: Lele.

Dormiva a petto nudo (ed ok che fa palestra e lo spettacolo non è vomitevole), con i boxer (D&G for ever), bava colante sulla pelle bianca (fortuna che l'arredamento non l'ho messo di tasca mia altrimenti lo facevo volare dalla finestra!) e una mano sul pacco (ribadisco: non ci si può aspettare che i porci caghino perle, neanche mentre dormono). D'istinto avrei voluto urlargli nelle orecchie e vederlo saltare come il mais nell'olio caldo di una pentola ma mi sono lasciata bloccare dalle lamentele e dal periodo refrattario di rincoglionimento che sarebbe seguito, perché rovinarsi una piacevole doccia nel silenzio di un appartamento che, se fosse solo mio, sarebbe davvero un piccolo angolo di paradiso?!

E così ho fatto...doccia fresca, profumo di bagnoschiuma alla vaniglia che invadeva il bagno e sano relax...fin quando l'urlo di un uomo di Neanderthal non mi ha destata da quell'utopico momento di quiete: "Elisabééééé che sei rientrata??? (SI COGLIONE, SE SENTI L'ACQUA SCORRERE NEL BAGNO CHI PENSI CHE SIA?! LA DEMENTE CHE TI SEI APPENA SOGNATO DI RIMORCHIARE???? - avrei voluto gridargli ma l'urlo m'è morto in gola) Beeeeeeeeeeeetta - nel constatare che nessuna risposta gli giungeva - quando hai fatto che mi faresti riempire la vasca con quei tuoi cosetti alla mela verde che mi piacciono tanto???? (I SALI COGLIONE??? S.A.L.I. - solito urlo di risposta morto in gola)".
Silenzio.

Esco dalla doccia, mi avvolgo nel telo e mi siedo sullo sgabello vicino alla vasca, tento di allontanare dalla mia mente le urla che mi hanno riportata alla cruda realtà quando...BUM BUM BUM - viene a bussare addirittura alla porta del bagno - "Beeeeettaaaaa ci seiiiiiii??? Ao Bè!?!"
Avrei voluto rispondere: "No, sono il suo fantasma e ti perseguiterò per il resto dei tuoi giorni...e per la maledizione che ti lancio non avrai più un'erezione da qui all'eternità!!!" ...ma casa mi serviva ancora per qualche tempo e allora mi sono limitata ad un semplice "Sì, purtroppo."

Betta.

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