Ho fatto la fine del Titanic: sono affondata!

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- "Oh Gabriele adoro questo ristorante!"

- " Mi fa piacere Giú, sai in fondo non conoscevo bene i tuoi gusti e mi sono buttato ad indovinare...sono piacevolmente colpito dal fatto che ti piaccia la cucina vietnamita, non è da tutte!"

- "Ma io non sono uguale a tutte le altre Lele...pensavo l'avessi capito"

È sulla scia di quest'ultima frase che avrei voluto esser stata colpita, in pieno petto e lasciata agonizzante, da un fulmine.

Proprio lì, nel bel mezzo della sala!

Poco importa che è scientificamente improbabile che un fulmine si abbatta nella sala principale di un ristorante vietnamita di zona Parioli, me ne fotto del calcolo delle probabilità!!!

Non riesco a farmene una ragione: la mia Giulia e Lele il fancazzista.

La fine del mondo è davvero così vicina?!

Dio dammi un segno!

Ok, mi sono calmata...dopo 3 tisane e 8 ave maria posso, finalmente, raccontare cosa è successo in questa apparente tranquilla serata di maggio.



Ho finito prima del previsto a lavoro e allora mi son detta che la dieta poteva andarsene al diavolo, almeno per una serata, concedendomi il piacere di un cono doppia panna, nocciola e stracciatella (i miei fianchi comprenderanno!).

Tornando verso casa, accompagnata dal mio mega cono formato famiglia affamata, mi sono imbattuta in una vicina di casa che risulta sempre essere più simpatica del normale.

Non ho potuto fare a meno di intrattenermi un po' con lei e dire le solite frasi di circostanza: che sì era davvero una bella serata, che certamente appena avrei avuto un momento libero sarei passata a casa sua per quel caffè che mi offre da una vita e che figuriamoci se non accetterei, prima o poi, di conoscere quel suo figlio single ma tanto carino che tenta di propinarmi (a mò di televendita mediaset) da circa 5 anni.

Sto sproloquiando, lo so.

Andiamo avanti di un'oretta, mollo la vicina di casa con 8 sorrisi e 15 riverenze tanto per non gettare alle ortiche i rimproveri di mia madre fin da quando sono bambina: "sii sempre gentile con le persone più grandi di te, il rispetto Elisabetta non si può pretendere se non si dà per primi!".

Mi fosse servito mai a qualcosa questo mantra educativo poi!!!

Ecco, dopo un'oretta guardo il mio orologio da polso e mi rendo conto che è quasi ora di cena allorché mi viene una grande idea "fare un salto al mio ristorante preferito"!

Gnam!

Degna figlia di mio padre, mi verrebbe da dire, se non fosse che lui è esclusivamente votato alla cucina nostrana mentre io...beh io mangio di tutto!

Eccomi quindi lì, davanti alle porte scorrevoli del miglior ristorante vietnamita che io abbia mai provato.

Doveva essere una serata piacevole.

Doveva.

Conosco quel decerebrato di Gabriele De Vellis da circa 10 anni e ti giuro, caro diario, che non c'è stata una sola volta che non mi abbia presa per culo per i miei variegati gusti in fatto di cibo...ed ora?!

Ora me lo ritrovo dentro il MIO ristorante, con la MIA amica e con quel cazzo di ghigno stampato sulla faccia alla "non so tu ma io mi ti sto già immaginando in mutande!".

Ma io lo uccido!!!

So con tutto il cuore che un giorno mi pentirò di averlo fatto.

So che avrei dovuto ruotare su me stessa e andarmene verso casa ignorandoli.

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