30 e un cambiamento

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Caro diario che dire...
Tanti auguri a me!!!

I 30 anni sono arrivati e la materia grigia, del mio sempre invidiato cervello, si è fottuta (come direbbe Lele).

Oggi è il mio compleanno, domani quello di Gabriele.

E se c'erano delle date certe sul calendario affisso nella mia stanza erano essenzialmente due: la cadenza mensile del mio ciclo (che grazie alla Dea della fecondità non ha mai sgarrato neanche di 24 ore!) e la "bis-festa" dei nostri compleanni.

Difatti, pur avendo sempre avuto comitive distinte e separate, esserci sempre gettati fango sui rispettivi stili di vita e non aver mai peccato di reciproca ammirazione, negli ultimi 10 anni non abbiamo mai festeggiato separatamente i nostri compleanni.

Mai.

Ma mai dire mai.

Quest'anno ci resta più facile ignorarci, far finta che oggi e domani siano due giorni normalissimi.

Anche questo fa parte del cambiamento che mi sono imposta e poi...dopo ieri sera non ho intenzione di condividere con lui null'altro che il pentolino del latte, mi infastidisce il semplice pensiero di poter incrociare il soffio necessario per spegnere le candeline, figuriamoci farci una doppia festa di compleanno!

Se ripenso allo scorso anno mi rattristo perché, nonostante sia idiota per la stragrande maggioranza del tempo, Gabriele, sa anche essere una delle persone più attente ai dettagli del mondo.

Al mio 29esimo compleanno (dopo avermi incoraggiata sul futuro definendomi "sull'orlo del precipizio" e dopo aver fatto un conteggio approssimativo sull'ipotetica data di scadenza dei miei ovuli) mi ha fatto trovare la tavola della colazione piena di ogni ben di Dio (con tanto di muffins alla cannella e pancakes farciti).

Non si fosse trattato di Lele sarebbe stato da sposarselo all'istante.

Ma non dimentichiamoci mai che Lele è un uomo di Neanderthal cauffato da belloccio del ventesimo secolo.

Per tutta la giornata mi ha tempestata di attenzioni e di sorprese, fino ad arrivare all'ora di cena per la quale avevamo organizzato, a quattro mani, una deliziosa festa anni 80, con torta e amici vari.
Una torta a due che, vicino alla mezzanotte, abbiamo tempestato di candeline così da spegnerle insieme.

Questa mattina quando mi sono svegliata sono corsa in cucina sperando che, nonostante tutto, lui avesse comunque preparato la "Betta-day's breakfast", come la chiamava lui, ma inutile dirti che la casa era completamente vuota e la cucina immacolata.

Non si è degnato neanche di digitare 4 fregnacciate su whatsapp giusto per far la personcina educata e farmi gli auguri...figuriamoci!
Stronzo fino alla fine.

Ha ben pensato però di aggiungermi in uno di quei odiosi gruppi...il solo nome mi ha fatto cadere i capezzoli sul pavimento: "Big Orgia: 34 smorzacandela per Lele".

Ti pare normale a te una persona del genere?!?

Ed io secondo te dovrei andare ad un party di questo tipo?!?
Dio me ne salvi!

Per fortuna il suono del citofono mi ha riportata alla realtà, credo di essere rimasta poggiata sullo stipite della porta della cucina a fissare il nulla per un tempo indeterminato.

Ciabattando sono andata a vedere chi fosse e il fatto che dall'altro lato ci fosse un gioioso Filippo non mi ha fatto il benché minimo effetto.
Non è un buon segno vero?!

Dopo pochi minuti mi sono ritrovata ad aprire la porta ad un Filippo sorridente, felice e carico di pacchettini, fiori e buone intenzioni.

Ed io?!
Vegetavo.
Che diavolo mi è preso?!

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