HELP ME!

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"Tum! Tum! Tum!
Tum! Tum!
Tum! Tum! Tum!

No, non è il suono di una cazzo di trivella (questa volta).
Sono io.
È il mio pugno che batte forsennatamente contro la porta della stanza di Elisabetta!

Tum! Tum! Tum!
Tum! Tum!
Tum! Tum! Tum!

Nessuna risposta ed io smadonno in 8 lingue diverse perchè non è concepibile che una cristiana dotata di un Q.I degno di nota fraintenda ogni minima stronzata e non mi dia neanche diritto di replica!

Tum! Tum! Tum!
Tum! Tum!
Tum! Tum! Tum!

Giuro su Dio che se non mi apre entro i prossimi 2 minuti butto giù la porto e l'appendo al balcone usando i capelli come mollette!

- "ELISABÈ APRI STA CAZZO DI PORTA!!!!"
Silenzio.
- "SE NON APRI SUBITO BUTTO GIÙ LA PORTA!"
Silenzio.
- "DICO SUL SERIO! NON SONO MAI STATO COSÌ SERIO NEANCHE QUANDO TI HO DETTO CHE VOLEVO FARMI TATUARE IL RITRATTO DELLA FACCIA DI HUGH HEFNER SULLA SPALLA, QUINDI APRIIIII!!!!"
Silenzio.
Altri tre colpi secchi: Tum! Tum! Tum!
Silenzio.

Iniziano a girarmi vertiginosamente le palle.

Sto iniziando a riscaldare i miei possenti (lasciami sognare!) muscoli quand'ecco che di sentono dei rumori all'interno della stanza.
Almeno ora so che è viva!

- "Betta...lo sento che sei dentro! Dai avanti apri e parliamo!"
Silenzio.
- "PORCA PUTTANA BETTA!!!!! APRIII!!!!"

I tacchi che risuonano sul pavimento, un tintinnio di chiavi e una chiave che, finalmente, gira nella toppa della porta.

Era meglio se non apriva.

13 cm di tacchi coronano l'idillio dei feticisti di tutto il mondo, gambe infinite (manco avesse usato delle protesi aggiuntive usa e getta), minigonna alla non-serve-manco-che-t'immagini-qualcosa, un top acqua marina cosi "ino" da sembrare filo interdentale, capelli raccolti in una fantastica e kilometrica coda da "cavalcami qui e ora"...ma di che cazzo stiamo a parla?!
Sarebbe da prenderla e stuprarla qui sullo stipide della porta!

Sono rimasto turbato circa 30 secondi.
Secondi che si sono rivelati importantissimi per la mia zona inguinale.
Nel frattempo il demone della cavalla bionda che si era impossessato del corpo di Betta mi agirava sapientemente con passo felino ed un lento ondeggiare di fianchi.

È sul movimento del culo che mi sono ridestato.
- "Dove cazzo vai conciata cosi?!" - so essere proprio un Signore a volte.
- "Sei un po' duro d'orecchi?! Ti ho già detto che ho un appuntamento." - risponde con aria pure infastidita!
- "Eri seria?!? Ma ti sei rincretinita tutt'insieme? NON PUOI uscire con quel maniaco di Roberto!!!!"
- "Ironico il fatto che proprio TU definisca "maniaco" qualcun altro, non trovi?" - mi dice poggiandosi le mani sui fianchi, proprio come faceva mia nonna prima di prendermi a ciabattate dopo una delle mie stronzate.
- "Non stiamo parlando di me in questo momento ma di te. Tu NON esci con Roberto oggi."
- "Dovrei passare sul tuo cadavere?"
- "Certo che sì, cazzo!"
- "Ok!" - e scrolla le spalle come se fosse cosa da ragazzi.

C'è stato un momento della mja vita in cui l'ho sottovalutata.
No, non oggi.
Credo di averla sottovalutata negli ultimi dieci anni a questa parte.
È sempre stata più di un occhiale da vista, un paio di ballerine e quei paroloni da plurilaureta.
Fissandola penso tutto questo e mi imbambolo a tal punto da non rendermi conto che mi si è avvicinata e che le sue poppe (strizzate in un micro reggiseno) mi si sono poggiate sul braccio destro.

- "Cosa stai facendo?"
- "Ti tocco..." - mi sussurra nell'orecchio destro mentre continua ad accarezzarmi collo, spalle e a scendere lungo il braccio.
- "Non farlo!" - e persino io mi rendo conto di aver cambiato tono di voce, sembro un toro da monta.
- "Impediscimelo dai...vuoi delle manette per legarmi le mani?" - stento a capire se è seria o mi prende per il culo.
- "Betta te lo dico un'ultima volta...smetti di toccarmi."

Esattamente come se dalla mia bocca non fosse uscito un cazzo lei continua imperterrita nella sua manovra di carezze sensuali e il mio corpo freme ad ogni suo tocco, la mia mazza è diventata un bronzo di Riace e la mia mente rivisita il Kamasutra nella sua totale immensità.

- "Se volessi approfittarne potresti ricordarmi com'è stato il bacio di ieri sera...." - mi sussurra sempre più vicina al mio collo.
- "Se ne approfittassi sta sicura che non mi fermerei ad un bacio!" - dicendolo sollevo una mano, le afferro il fianco e la spingo contro lo stipide opposto incastrandola tra me e lui.
- "Oh, oh, oh...a quanto pare la tua amichetta non ti ha soddisfatto cosi tanto poco fa!" - dice indicando con lo sguardo il mio inguine.
- "Noi dovremmo parlare in effetti...perché mi stai distraendo?" - il fatto che riesca ancora ad essere lucido è lodevole perché in questo momento ho più spermatozoi che globuli rossi.
- "Perché mi va." - avvicina il suo viso al mio, i suoi splendidi occhi nei miei, le sue invitanti poppe poggiate sul mio petto, le sue mani sulle mie spalle e le sue labbra (e che labbra dottore!!!!) a pochi millimetri dalle mie.

"100 ed uno modi di fare l'amore con la propria coinquilina", è questo il titolo del libro che vorrei scrivere in questo momento e nel preciso istante in cui decido di assaggiare, finalmente, quelle labbra lei prende un'iniziativa che mi lascia inizialmente confuso.
Le sue mani sono sulle mie spalle, le stringono e mi spingono, improvvisamente, nella sua stanza.
Gli spermatozoi fanno festa.
Stappano spumante e accendono il barbecue.
C'è chi saltella e canta l'inno nazionale e chi, invece, si prepara alla corsa verso il Paradiso.

In 5 secondi netti il Paradiso diventa la zattera del mio amico di fumate: Caronte.

- "Se hai sete c'è del succo sul comodino, la tv via cavo e la password del mio laptop è betta123. Ciao e grazie per avermi reso le cose più facili del previsto!" - lo dice così velocemente che capisco il senso di tutto quanto solo quando sento la serratura scattare.

Mi ha fottuto.
Mi ha illuso.
Mi ha ridicolizzato.
Mi ha chiuso a chiave nella sua stanza.

Ma cosa più grave di tutte...è uscita con quel coglione di Roberto conciata come una zoccola incallita!!!

Non capisco se sono più incazzato per la presa per il culo o per l'ennesima mazzadritta andata a male.

Sono così frustrato sessualmente che potrei commettere un omicidio in questo momento!"

Ok, dottore questo è tutto quello che è successo fino a mezz'ora fa.
Ti sto scrivendo questa mail dal laptop di quella sgualdrinella e sono incazzato nero!

Sono tentato di buttar giù la porta e andare a setacciare la città per trovarla e prenderla a frustate ma è troppo persino per le mie possenti spalle.

Che cazzo dovrei fare?!?

Lele.

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