Ci vogliono le palle per essere donna.

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Buongiorno caro diario,

Perdona se ieri sera ho lasciato il racconto a metà ma ero troppo stanca...era stata davvero una giornata intensa...

Questa mattina quando mi sono svegliata ho pensato ad una cosa, ancor prima di aprire gli occhi: "ci vogliono proprio le palle per essere una donna!"

Ti chiederai da dove cavolo nasce un pensiero tanto profondo di primissima mattina (sono le 7:40 e ancora ho i resti della mia bava sul mento!!!!) ma non è che abbia dormito così bene questa notte...diciamo che per il buon 90% l'ho passata a riflettere e farmi quelle classiche pippe mentali che riescono bene solo a noi donne.

Ti ho lasciato al momento in cui, dopo esserci imbattuti nella sempre più improbabile coppia Gabriele/Giulia, ho tentato la fuga trascinandomi dietro un fedele compagno di battaglia come Roberto:

- "Perfetto...direi che ci siamo un po' arenati." - riacquisendo la parole decido di intervenire e butto in mezzo anche quell'anima in pena della mia, oramai, ex miglior amica Giulia - "Lei ha sete e no, Gabriele, non può andare da sola a dissetarsi visto che è abbastanza chiaro che voglia più attenzioni da te. Noi abbiamo da fare e si, Roberto, è vero che non so nuotare e che una paura fottuta dell'acqua alta ma accetto la sfida e l'invito quindi ok ragazzi, vi salutiamo e vi auguriamo una piacevole serata!" - lo dico tutto d'un fiato e strattonando Roberto lo trascino via senza neanche dar modo a Gabriele di rispondermi.

Appena raggiunta la giusta distanza dai due mi avvicino a Roberto e gli sussurro:

- "Ok Rob, ora voglio davvero affogarmi nella tua piscina!"

Una fragorosa risata mi permette di scacciare i mille pensieri che risuonavano nella testa e le sue parole di sorridere a mia volta:

- "E piscina sia ma che sia chiaro...io non so fare la respirazione bocca a bocca! Se affoghi, muori Betta!"

Non sono morta.

Questo è poco ma sicuro.

Ciò nonostante non posso affermare che la serata si sia conclusa lì.

Ci tengo a precisare che il fatto d'aver trovato in Roberto una spalla, un buon ascoltatore e una piacevole compagnia è stata davvero una piacevole scoperta.

Se escludiamo tutta l'evoluzione che c'è stata dall'incontro/scontro con quella sottospecie di uomo di Gabriele posso affermare di aver trascorso, con Roberto, il miglior primo appuntamento della mia vita.

Ok, ora disseterò la tua sede di curiosità e ti racconterò il resto della serata.

Perchè so che sei curioso di sapere se sono davvero andata a casa sua, a fare questo benedetto bagno in piscina e cosa è successo in tal caso.

Ebbene...se la decisione fosse spettata alla vecchia Betta, diciamoci la verità, non avrebbe mai acconsentito al mio culo di saltare in sella alla moto di Roberto, di farsi convincere ad una corsa tra semafori e traffico della Roma by night o semplicemente di farsi vedere in costume da bagno da uno dei ragazzi più seriamente fighi che abbia mai conosciuto in vita mia.

Fortunatamente tale decisione è stata presa dalla nuova me e quindi sì.

Ho posato il mio fondoschiena su quella moto.

Mi sono piegata alle curve e stretta al petto di Roberto mentre lanciava la sua moto tra le luci, i clacson e la magia di una Capitale versione notturna.

Ho lasciato che il mio corpo ed i miei seni si lasciassero fasciare da uno striminzito bikini d'indubbia appartenenza (a detta di Roberto era, senza alcuna incertezza, di sua sorella minore) ma fresco di bucato.

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