Uno sguardo puó valere più di mille parole?

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"Stanza singola in appartamento indipendente, due stanze con cucina e salone. Terrazzo abitabile e posto auto in corte interna. Euro 550 al mese più spese."

"Monolocale 25mq con angolo cottura e bagno condiviso in zona San Lorenzo. Euro 750 più spese."

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Ok...se negli annunci mettessero anche il gruppo sanguigno che richiedono potrei certamente applicare per uno dei loro appartamenti e venderne qualche litro così da arrotondare!

Mi dici, caro diario, come cavolo faccio a trovare un appartamento decente in tempo record e senza dover sacrificare un rene?!

È passata una settimana dal Colours Party, da quel sfortunato incidente e il fatto che abbia deciso di prenderla con filosofia non vuol dire l'aver dimenticato... anzi... forse è solo una tattica squallida di autodifesa (da me stessa!).

Ti chiederai se la mia è stata una settimana tranquilla... beh di tranquillo nella mia vita ormai c'è davvero ben poco ma si sa che crescere vuol dire anche complicare tutto.

Beata adolescenza!

Periodo in cui il solo ed unico problema di noi donne era quello di convincere la mamma a lasciarci, dapprima, comprare quella minigonna fighissima e, poi, farcela mettere per la festa di Carlo che "figurati sarà una palla, ci saranno persino i genitori!", ignorando la vera arte della menzogna e lasciandoci leggere in faccia quanto bluffavamo!

Periodo in cui il solo ed unico problema di noi donne era quello di convincere il papà a farci rientrare alle 22:30 piuttosto che alle 22:00 perché "maddai! Ho 16 anni, non sono più una bambina ormai!!! Francesca può rientrare alle 23 ed io invece, come la sorellina minore, soltanto alle 22! Ma ti pare giusto? Che vergogna!".

Ed era quello il periodo delle tragedie cosmiche... quelle che sapevano "o di vita o di morte!"... quelle del "questa famiglia non mi capisce!" o del "quando sarò grande me ne andrò di casa e non mi vedrai più!"... ed io lo ricordo ancora lo sguardo vacuo di mia madre che mi lasciava fare ma che avrebbe voluto dirmi "ma 'ndo cazzo vai?!", come se avesse previsto, fin da quel momento, che nel 2016 lo stipendio medio di una plurilaureata sarebbe stato pari a quello di una tessitrice cambogiana o che i cinesi avrebbero detenuto una fetta così elevata del nostro debito pubblico.

Tutto questo per dire che mi piacerebbe da matti addormentarmi questa sera nel corpo di una 30enne e risvegliarmi in quello di una 15enne domani mattina.

Probabilmente commetterei gli stessi identici errori, mi innamorerei degli stessi sbagliati ragazzi e mi lascerei deludere dalle peggiori amiche ma ne varrebbe comunque la pena perché è solo quando arrivi ai 30 che capisci quanta poca attenzione hai prestato alla tua vita quando eri ragazzina.

Quanto poco hai goduto degli anni più spensierati e di quanti troppi inutili problemi ti hanno rubato tempo ed energie.

Rivorrei i 15 anni per rifare tutto una seconda volta, persino riattraversare la fase dei maglioni lunghi per coprire "quei fianchi" o quella della matita bianca/azzurra che, ignorando ancora il futuro avvento di Kiko o dei tutorial di makeup su youtube, ci ostinavamo a considerare di alta classe e "oh mamma guarda che occhi! Come ti sta bene", nonostante sembrassimo dei panda cianotici.

Purtroppo ieri è il passato, domani è ancora incerto ed oggi è il vero futuro quindi bisogna applicarsi per sfruttare al meglio ogni attimo che questa vita ci offre perché ORA noi sappiamo cosa vuol dire il rimpianto.

Meglio una vita di rimorsi che di rimpianti.

Ed è proprio a seguito di tutto questo ragionamento che ieri sono tornata a casa.

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