La malefica Elisabetta

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Caro diario sono incazzata cosi tanto che definirmi "incazzata nera" non renderebbe giustizia al colore tetro della mia faccia!!!!
Ti ho lasciato appeso con Filippo in salone ad attendermi con due cornetti caldi, la mia confusione e tanto sbigottimento...ecco sono bastati 30 minuti per saltare a piè pari verso il punto del non ritorno.

Dovrei partire dall'inizio forse cosicché si possa capir meglio ma sono talmente nervosa da far fatica a raccogliere i mille pensieri in 10 frasi di senso compiuto.

Partiamo dall'ingresso della sottoscritta in salone: mai visto un Filippo tanto dolce, accattivante, felice della mia presenza e sensuale quindi inutile dire che ho impiegato 3 nano secondi per comprendere che la gatta covava qualcosa, dovevo solo capire cosa.

"Filippo cosa ti serve?! Fossimo ancora alle medie darei per scontato un aiuto in matematica ma oggi...che vuoi?!" zero giri di parole, dritta al punto e aspetto.
E aspetto...aspetto...oh ma che s'e paralizzato?!?
Lui giocherella per qualche minuto con il collo della sua polo Ralph Lauren, si liscia il ciuffo ed io?!
Io aspetto ancora!!!
Assurdo!

Starà pensando a come chiedermi sta gran cazzata!? Nella mia mente durante l'attesa prendono atto circa 85 scenette diverse e proprio in quella piu divertente, nel momento in cui gli strattonavo il ciuffo all'ultima moda lui emette il classico sbuffo preludio di un discorso mal pensato e mal venduto:
"Elisabetta finalmente! Pensavo non volessi piu uscire dalla tua stanza!!! Guarda che non ti mangio mica...l'idea era quella di mangiare insieme si, ma i cornetti!"

Che mi colpisse un fulmine adesso se questa è la peggior commedia teatrale a cui assisto nell'ultimo anno!!!!
Prima di tutto non ha sbagliato neanche un verbo quindi c'è premeditazione e poi...Filippo non mi ha "mai" calcolata se non per chiedermi la fantomatica penna rossa che qualsiasi buon maschio che si rispetti non caga di striscio durante l'intera carriera scolastica e ora vuole mangiare i cornetti CON ME?!?!?!?
Non ho gli anelli al naso!!!

E cosi conto mentalmente fino a 100, tamburello con la ciabatta sul parquet e gli rispondo: "Non voglio mangiare con te i tuoi cornetti, non capisco neanche perché tu invece lo voglia fare e mi stupisco persino del fatto che tu possa ricordare per intero il mio nome di battesimo visto che nell'ultimo decennio mi hai chiamata sempre e solo "Bè" quindi...dimmi chiaramente di cosa hai bisogno, sturati 'sti cornetti e vattene!"

Se la falsità avesse una faccia sarebbe quella di Filippo De Gasparis, senza dubbio.
Continua imperterrito in questa commediola da quattro soldi e cerca di rincoglionirmi con occhiate alla "sono tuo se lo vuoi", con modi alla Marlon Brando dei poveri ed un frasario cosi tanto fecondo che manco Dante nella Divina Commedia si era sognato di utilizzare!

Lo lascio fare per una trentina di minuti perché in effetti realizzo, dopo poco, che un'altra occasione del genere non mi ricapiterà mai più nella vita ma quando ne ho piene le tasche lo metto con le spalle al muro e con la sola promessa del numero di telefono e di un appuntamento con la mia amica Giulia (ragazza per cui lui ha una cotta adolescenziale da tempi immemori) lo faccio cantare come un usignolo...e che canto ragazzi miei...

Gabriele è una testa di cazzo!!!!!!!
Ma cosa cazzo gli dice il cervello?!?!?
Pagare Filippo per corteggiarmi cosi che non gli rompessi le palle a mia volta per la storia del finto fidanzato?!? 250 euro?????
Ma sta fuori come un parcheggio per biciclette!!!!

Lo ucciderei qui e subito, a mani nude!
È esattamente tutto ciò che odio in un ragazzo, una bella presenza di certo ma è come quelle bellissime confezioni di cioccolatini che uno compra perché resta affascinato dalla carta regalo che le decora, dal fiocco ben fatto e dai colori accattivanti, le paga troppo ma non se ne cura perché "guarda che carine! Fanno proprio figura!", ma quando le apre resta come un allocco perché se ci sono un paio di cioccolati in croce dentro è davvero oro colato!
Ecco in lui ce n'è solo uno di cioccolatino (il solo ed unico neurone funzionante) ma si è appeso al collo il cartello "best before 1999".

Per il mio orgoglio, per noia e perché ho un tot di velenoso nell'anima ho architettato una scenetta cosi emblematica da avermi dato più soddisfazione di laurea e master messi insieme: farmi trovare avvinghiata a Filippo (a cui puzzava pure il fiato tra l'altro!) e dargli pan per focaccia!
Non che volessi ingelosirlo, lungi da me!
Volevo fargli capire che non sono cosi sfigata da non saper gestire un maschio, manco mezzo alfa e con un fascino scontato!!!

Certo è che la sua reazione è stata senza dubbio singolare...si era davvero imbestialito.
Troppi steroidi si spara in palestra 'sto ragazzo...troppi!!!!

E ora mandiamo avanti questa finta "storiella" con Filippo per qualche altro giorno...tanto per insegnargli la lezione una volta per tutte!

Mi sento così malefica e il bello è che mi piace, tanto!

Betta.

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