Capitolo tre.

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Il mattino successivo, Harry decise di avviare la chiamata della persona dell'annuncio visto la sera precedente e subito gli rispose una voce euforica.

«Pronto? Qui Nick Grimshaw, come posso esserti utile?» Harry corrugò la fronte, pensando immediatamente che quel ragazzo fosse strano.

«Ehm, salve..ho letto l'annuncio ieri e»

«Chiami per l'annuncio?! Oh sia ringraziato il cielo!» Il riccio sgranò gli occhi.

«Come?»

«No scusa, è che l'ho messo un mese fa e nessuno aveva ancora chiamato. L'altro ragazzo si sta letteralmente ammazzando per fare entrambi i turni, ma fortunatamente hai chiamato tu. Un angelo, ecco cosa sei.»

Harry ridacchiò, fintamente divertito. «Senti, che ne dici di raggiungermi tra un'ora in spiaggia? Mi faccio trovare vicino alla postazione del bagnino, così discutiamo di tutto.»

«Okay, a tra poco» Nick ricambiò il saluto ed Harry attaccò, ancora stranito dal comportamento di quel ragazzo. Scosse la testa, e si alzò dal letto, uscì dalla sua camera ed entrò in cucina. Il silenzio gli fece intendere che il suo migliore amico stesse ancora dormendo, così andò nel corridoio e aprì la porta della sua camera ma la trovò stranamente vuota.

Corrugò la fronte e tornò in camera sua per prendere il cellulare. Non c'era nessun messaggio da parte del moro che lo avvisava che non sarebbe tornato per la notte. Così, lo chiamò.

«Pronto?» dopo ben cinque squilli rispose una voce assonnata, ma che non era assolutamente quella di Zayn.

«Dov'è Zayn?» chiese allarmato, il riccio.

«Innanzitutto, chi sei?» Corrugò la fronte, Harry, al suono di quella voce che gli sembrava di aver già sentito.

«Tu chi sei. Dov'è il mio migliore amico?»

«Ma aspet..oh, sei Harry!»

Il riccio, ancora molto confuso, tornò in cucina e si sedette su uno sgabello. «E posso sapere tu chi sei e perché hai il cellulare del mio amico?»

«Davvero non hai riconosciuto la mia splendida voce, ricciolino?»

Harry, a quel soprannome, sgranò gli occhi, capendo immediatamente chi c'era dall'altra parte del telefono. «Louis» sussurrò.

«Esattamente» disse in modo sensuale, il liscio.

Harry si schiarì la voce. «Quindi, dov'è Zayn?»

«Dorme ancora. Ieri ci ha dato dentro di brutto, non solo con la birra ma anche con Liam. Dio, li ho sentiti urlare tutta la notte, me l'hanno fatto venire duro e che cazzo!» sbottò Louis, mentre il riccio boccheggiò e subito dopo si morse il labbro.

«E' successo perché sono in astinenza da troppo tempo, cristo» si lamentò, il liscio, quasi piagnucolando.

«Devi rimediare, allora» disse il riccio, innocentemente. Anche se quella frase di innocente avrebbe potuto non avere nulla.

«Ti stai forse offrendo, ricciolino?» Harry deglutì e scosse la testa, dimenticandosi che il liscio non poteva vederlo.

«No, no. Certo che no. Io..sono fidanzato» ammise, quasi con dispiacere.

«E io ti ho anche detto che non sono geloso.»

«Louis, non mi sembra il caso di parlare di certe cose. Quindi, ora che sono certo che il mio amico sta bene, posso anche attaccare. Ciao» detto ciò, il riccio chiuse la chiamata, dato che si stava sentendo decisamente a disagio.

Diamante grezzo.Where stories live. Discover now