Capitolo cinque.

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Quando quella domenica mattina Harry si svegliò ed entrò nella camera di Zayn la trovò vuota. Sospirò di sollievo perché ciò significava che non si sarebbe dovuto subire l'interrogatorio da parte dell'amico. Ma probabilmente Harry si era rilassato troppo presto, perché quando era in cucina a preparare il caffè, sentì delle chiavi infilarsi nella toppa della porta d'ingresso, e subito dopo questa si aprì e il riccio chiuse gli occhi, sbuffando pesantemente.

«Buongiorno» fece il suo ingresso in cucina Zayn, sedendosi sullo sgabello.

Harry si voltò un secondo, per poi tornare a dedicarsi alla preparazione del caffè. «Pensavi di poterla scampare, eh? Mi dispiace per te, ma questa volta no. Voglio sapere cosa succede tra te e Ben, e tu me lo dirai. Adesso» disse un Zayn autoritario, senza ammettere obiezioni in risposta.

«Mi fai prendere almeno il caffè?» chiese Harry, con ancora la voce roca e assonnata.

«Si e dammene un po', che ho troppo sonno» Zayn si stropicciò gli occhi, sbadigliando.

«Potevi rimanere a letto col tuo rag..» si bloccò non appena il migliore amico lo fulminò con lo sguardo, e il riccio sollevò entrambe le mani in segno di difesa, trattenendo un sorriso.

Quando il caffè fu pronto, lo versò in due tazzine e ne porse una al suo amico, sedendosi su uno sgabello del bancone, di fronte a lui. Soffiò nella sua tazzina, e bevve a piccoli sorsi, per non scottarsi.

«Allora?» insisté Zayn, dopo aver terminato il suo caffè, incrociando le braccia sul bancone.

Harry sospirò e posò la tazza, tenendo lo sguardo basso. «Da dove devo iniziare?»

«Vi siete lasciati?»

Harry alzò lo sguardo sul suo amico e sgranò gli occhi. «No!»

Zayn roteò gli occhi, non trattenendo di esprimere il suo totale disappunto per Ben. Non l'aveva mai sopportato, sin dal primo incontro i due non si erano piaciuti. «Allora qual è il problema?»

Il riccio prese un profondo respiro, decidendo di sganciare la prima bomba. «E' da un anno che lo tradisco» disse velocemente, a sguardo basso.

«Cosa?» Zayn sgranò gli occhi, non potendo credere a quelle parole. «Dici sul serio?» Harry si limitò ad annuire, senza guardarlo perché non ne andava per niente fiero. «Perché?»

Il più piccolo sospirò, prendendo a intricare le dita, muovendole nervosamente. «Da un anno Ben lavora nell'azienda del padre, ed è da un anno che non mi calcola poi così tanto. Non mi dedica più attenzioni, molto spesso non ci vediamo per giorni interi. E ciò comporta che non..» Harry si morse il labbro inferiore, vergognandosi terribilmente.

«Harry» lo richiamò, l'amico, ma l'altro non alzò lo sguardo. «Harry, guardami» il più piccolo respirò profondamente e alzò lo sguardo. «Non devi vergognarti di me. Sai che non potrei mai giudicarti in malo modo.»

Harry annuì, leggermente rincuorato. «Non facciamo l'amore da quattro mesi, Zayn» ammise, scompigliandosi i capelli, visibilmente frustrato. «E non è che quella volta è stata particolarmente coinvolgente, anzi, rischiavo di addormentarmi per quanto andasse lento» sbuffò.

Zayn lo guardò a bocca socchiusa, pietrificato. «Che c'è?» chiese allora Harry, corrugando la fronte.

«Non ti scopa da quattro mesi? Ma è un pazzo o cosa?»

Il riccio scosse le spalle, abbassando lo sguardo sulle sue mani. «Ieri mi ha portato al Water Grill, per farsi perdonare» Harry rise amaramente. «Perché, naturalmente, secondo lui i soldi possono risolvere tutto. Comunque, gli ho detto tutto..cioè, non che l'ho tradito diverse volte, ma che non voglio più continuare così.»

Diamante grezzo.Where stories live. Discover now