Capitolo dodici.

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Quella sera, Louis terminò il dj-set con la canzone dei The Black Eyed Peas, I Gotta Feeling, prodotta dal deejay francese David Guetta. Quest'ultimo non poteva mancare nelle sue esibizioni, dato che era praticamente il suo idolo, colui che l'aveva spinto ad avvicinarsi al mondo del deejay.

Il liscio sorrise a labbra chiuse alla piccola folla che per tutto il tempo della sua esecuzione aveva urlato, saltato e ballato sulla sabbia, come ormai facevano sempre. Salutò con un cenno di mano e scese dal palco, avvicinandosi ai suoi amici.

«Non eri molto in forma stasera, o sbaglio?» disse Liam, non appena li raggiunse.

Louis sospirò, rubandosi la birra dalle mani di Niall e scosse le spalle. «Ero come al solito.»

«Anche a me sei sembrato un po' strano, non hai dato il meglio di te» s'intromise Niall.

Il liscio sbuffò, dopo aver preso un sorso di birra. «Smettetela. Andiamo in spiaggia» disse, annoiato, avviandosi nel punto in cui si sarebbe tenuto il falò. Era vicino casa sua, e avrebbero partecipato solo loro quattro ed Ed, nessun estraneo li avrebbe disturbati.

Zayn e Liam accesero il fuoco, mentre Niall entrò in casa del liscio per prendere la chitarra dalla stanza insonorizzata, che Louis aveva voluto appositamente per potersi esercitare alla console, per le esibizioni al locale, nei weekend.

Louis si sedette sulla sabbia a gambe incrociate, con lo sguardo verso il mare, un po' in disparte dagli altri, con una bottiglia di birra tra le mani. Dopo pochi secondi sentì qualcuno sedersi alla sua destra e, voltando di poco il viso, notò Liam.

«Lou?» il deejay sospirò. Molte persone lo chiamavano in quel modo, ma in quel momento pensò inevitabilmente a come quel soprannome era perfetto se pronunciato da qualcuno dalle labbra carnose e rosse.

«Dimmi. C'è poco alcol?» domandò, distrattamente. «Credo di avere altra scorta in frigo.»

Liam sospirò. «No, ce n'è in abbondanza» Louis si limitò ad annuire, in risposta. Posò la bottiglia nella sabbia, per prendere una sigaretta dal pacchetto e accenderla, riprendendola poi in mano.

«C'è qualcosa che non va.»

«No» disse Louis, cacciando il fumo dalla sua bocca.

«Non era una domanda»

Il deejay sospirò profondamente, guardando l'amico. «Liam, cosa stai cercando di dire?»

«Voglio soltanto capire cosa sta succedendo. Oggi sei più strano del solito» Louis lo fulminò con lo sguardo e Liam trattenne una risatina.

«Intendo che solo una volta ti ho visto così, ed è andato a peggiorare di giorno in giorno. E non voglio rivederti in quello stato.»

Louis distolse lo sguardo dall'amico e respirò profondamente, osservando il riflesso della luna proiettarsi sul mare. «Non è nulla del genere. Sto benissimo, sono solo pensieroso.»

«E posso sapere a cosa pensi?» Louis in risposta scosse debolmente la testa, e Liam capì che avrebbe potuto provarci dicendo qualsiasi cosa, ma l'amico non avrebbe parlato.

«Liaam! Amore, vieni qui» urlò alle loro spalle un Zayn non poco ubriaco. Liam lo guardò e sospirò, scuotendo la testa, esasperato.

Louis ridacchiò. «Il tuo ragazzo è già andato, ti conviene approfittare.»

«Di cosa?» corrugò la fronte, Liam.

«Puoi fare l'attivo per una volta» Louis scoppiò a ridere quando l'amico lo guardò con gli occhi e bocca sgranati, incredulo.

Diamante grezzo.Where stories live. Discover now