Capitolo quattordici.

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«Zayn!» Harry urlò, per farsi sentire dall'amico, intento a ballare appiccicato a Liam. Zayn si scostò e lo guardò, sorridendo.

«Harry, non sapevo saresti venuto.»

Harry scosse le spalle e si guardò intorno. Quella domenica sera decise all'ultimo minuto di andare ad assistere al dj-set al bar in spiaggia, non avendo nulla da fare. Era da una settimana che non vedeva Louis, e quando lo vide, sul palco, con l'espressione profondamente concentrata, non poté fare a meno di sospirare.

«Niall?» chiese alla coppia, ridestandosi.

«Dentro con Ed. Quei due stanno sempre insieme a scrivere canzoni, ormai» rispose Liam.

Harry annuì e si allontanò dai due, lasciandoli da soli a divertirsi. Aveva portato con sé la propria macchina fotografica, e prese così a scattare qualche foto alla folla che, con le luci psichedeliche in faccia, erano impegnati a ballare a suon di musica che il liscio stava mandando in quel momento.

Harry spostò l'obiettivo sul ragazzo, e aumentò lo zoom per potergli osservare bene il volto. Louis aveva il viso corrucciato, lo sguardo fisso sui tasti che premeva di tanto in tanto, e non smetteva di ondeggiare il bacino. Purtroppo il riccio non poté avere una visuale di quel ben di dio, ma riuscì ad immaginarselo benissimo, privo di qualsiasi indumento, completamente rivolto verso di lui.

Louis spostò lo sguardo sulla folla, e sorrise a labbra chiuse nel vedere, tra le prime file, ragazzi che ammiccavano nella sua direzione. Stranamente, non voleva avere nulla a che fare con loro, ma non poteva negargli un piccolo sorriso, innocente. Era sicuro volessero di più da lui, e probabilmente Louis li avrebbe accontentati, se fosse stato un periodo diverso.

Spostando lo sguardo sulle ultime file, notò una macchina fotografica puntata su di lui e corrugò la fronte. Harry, che stava ancora osservando il suo volto dall'obiettivo, spostò di scatto la fotocamera quando notò che Louis lo stesse osservando, e i due si poterono finalmente guardare, dopo una lunga settimana di allontanamento.

Louis respirò profondamente e distolse lo sguardo, tornando a concentrarsi e a cambiare canzone, concludendo il dj-set col suo remix di Cheap Thrills. Al termine della canzone, come al solito la folla lo applaudì, e il liscio ringraziò con un sorriso e un cenno di mano, per poi scendere dal palco.

Quella volta non si avvicinò a Liam e Zayn, decise di lasciarli da soli, entrando all'interno del locale. Si sedette su uno sgabello accanto a Niall, che aveva una birra di fronte a sé e il block notes di Ed aperto sul bancone, con una penna tra le mani.

«Ancora a scrivere cose ridicole?» ghignò, accettando la birra che Ed gli porse.

«Questa non è ridicola» ribatté Niall, sorridendo ampiamente, e Ed, alla vista di quel sorriso, non poté che fare lo stesso.

«E' vero» annuì il rosso, in accordo.

«Posso leggere il testo?»

«Certo. L'ha scritta Ed. Io mi sono solo concesso di cambiare qualche parola perché è perfetta così» scosse le spalle il biondino, porgendogli il block notes.

Louis prese un sorso di birra, prima di leggere il titolo. Little things.

«Non ti sei mai amato la metà di quanto ti amo io. Non ti tratterai mai bene, tesoro, ma io voglio che tu lo faccia. Se te lo faccio sapere, che sono qui per te, magari ti amerai anche tu come io amo te. Ho lasciato che queste piccole cose uscissero dalla mia bocca perché sei tu, oh sei tu. Sei tu. Si aggiungono al motivo per cui io mi sono innamorato di te, e di tutte quelle piccole cose.»

Diamante grezzo.Where stories live. Discover now