Capitolo quarantatré.

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Per tutta la durata del tragitto in auto, Harry rivisse, come veloci flashback, tutta la storia con Louis. Rivisse il loro primo incontro, in cui i due rimasero ad ammirarsi per un bel po' di tempo, momento interrotto poi dal deejay, con una battuta utilizzata per sdrammatizzare la situazione e per non far notare che anche lui stesso era rimasto folgorato dall'aspetto del riccio.

Rivisse le continue provocazioni di Louis, in spiaggia, dopo la sua lezione di surf, una sera al bar, dove complice fu la canzone di John Legend. Rivisse il momento in cui, finalmente, cedette, e si concesse a Louis. Mai scelta fu più giusta di quella. La prima volta col deejay fu passionale, eccitante, tutto ciò che il più piccolo ricercava in un rapporto, e che non aveva mai avuto la fortuna di provare.

Rivisse la sua freddezza, il suo cercare di allontanarlo sempre di più, del tutto inutile dato che il liscio provava in tutti i modi di riavvicinarlo a sé, e ci riusciva tutte le volte.

Harry rivisse anche i momenti brutti, con un pizzico di nostalgia perché avrebbe davvero voluto tornare indietro per poter cambiare le cose, per poter prendere Louis e rinchiudersi in un posto qualunque. Solo loro due, mentre il mondo fuori continuava ad andare avanti, senza disturbarli. Rivisse la litigata in spiaggia, quando Louis aveva ascoltato l'intera conversazione con Ed, quando il riccio l'aveva etichettato come un figlio di papà.

Rivisse, però, anche il momento della loro riappacificazione, grazie all'aiuto di Ed che gli suggerì di intrufolarsi nel suo yacht. Il piano funzionò, e da quella sera in poi i due ebbero degli appuntamenti. Inutile dire che per Harry quelli erano i migliori appuntamenti che aveva avuto in tutta la sua vita.

Ricordò quando partecipò a quel concorso per vincere i due biglietti per il Tomorrowland solamente per lui, per farlo felice, per potergli dare la possibilità di vedere, per la prima volta, il suo idolo. Rivisse quel viaggio con un sorriso malinconico, rivisse le risate, gli sguardi profondi, i sorrisi, e anche il litigio che scaturì per la gelosia di entrambi. Quella litigata, però, servì a farli unire ancora di più.

Rivisse il momento in cui Louis si aprì con lui, confidandogli il suo passato, così come fece, qualche giorno più tardi, lui. Ricordò perfettamente come il deejay l'aveva fatto sentire, quella sera, quando gli regalò la prima volta più bella in assoluto. Harry si sentì in pace col mondo, con se stesso. Stava bene, stretto tra le mani, tra le braccia, di Louis. Si sentiva al posto giusto, con la persona giusta.

Rivisse il momento in cui ufficializzarono la loro relazione, in cui diventarono un "noi", in cui non erano più due persone separate ma una sola, legati da un sentimento che, però, non erano ancora consapevoli di provare per l'altro.

Harry decise, però, di non rivivere i momenti più brutti della sua vita. Non ci riuscì. Così, li lasciò in un angolo remoto, con lo scopo di non riprenderli mai più. Facevano male, eccome se lo facevano.

Non appena la macchina si fermò al porto, Harry balzò fuori dalla vettura e corse sul pontile, dove erano ormeggiate parecchie imbarcazioni. Vide in lontananza Niall ed Ed, parlarsi gesticolando frettolosamente, e quando i due si accorsero della sua corsa verso di loro, Ed sospirò di sollievo..

«Harry!» disse il rosso, abbracciandolo, arrestando così la sua corsa. Harry, col respiro affannoso, cercò di scrollarselo di dosso, guardandosi intorno.

«Dov'è?» chiese, andando nel panico più totale quando non vide lo yacht di Louis nelle vicinanze.

Ed si staccò e sospirò. «Credo non ci sia più nulla da fare, Harry. Ha preso la sua decisione» intervenne Niall, a sguardo basso.

«No!» sbottò, il riccio. «Ditemi dov'è» affermò, perentorio, con gli occhi lucidi. «Adesso!» urlò, facendo sussultare sia i due di fronte a lui, che Zayn e Liam che si avvicinavano sempre di più ai tre.

Diamante grezzo.Where stories live. Discover now