Capitolo 4

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La ventata d'aria calda che mi colpisce non appena scendiamo dall'aereo, mi fa risvegliare maggiormente. Come avevo già previsto, ho dormito praticamente tutto il viaggio. Mi sono addormentata poco dopo il decollo e mi ha svegliato Gabriele quando stavamo per atterrare. Due ore in più di sonno mi servivano proprio.

"È incredibile come tu riesca a dormire in qualsiasi luogo"
Esclama il mio fidanzato, appoggiandomi un braccio sulle spalle mentre scendiamo le scalette dell'aereo.

"Ed è altrettanto incredibile come tu sia in grado di ripetere questa frase qualcosa come trenta volte in meno di cinque minuti"
Ribatto, togliendo il suo braccio dalla mia spalla. Evidentemente sia lui che il suo migliore amico ci trovano qualcosa di esilarante in tutto ciò.

"Ma sul serio non hai sentito le turbolenze?"
Chiede Edoardo, affiancandomi. Stavo proprio aspettando il suo commento.

Scuoto la testa in senso negativo mentre ci fanno segno di raggiungere la navetta che sosta a qualche metro di distanza dall'aereo. Mi sono svegliata alle quattro di mattina, potrò fare quel cazzo che mi pare durante il viaggio? Avevo sonno e avevo bisogno di riprendermi, dormire è stata l'idea migliore.

"Non ho mai conosciuto nessun altro che riesca ad addormentarsi così profondamente ovunque"
Continua lui, mentre entriamo all'interno della piccola navetta che dovrebbe portarci all'interno dell'aeroporto.

"Nemmeno io"
Aggiunge Gabriele, facendo in modo che mi giri per guardare male entrambi. Perché non sono capaci di farsi i cazzi loro una santissima volta?

"Dio, come si vede che siete migliori amici"
Sbotto per poi tornare a dargli le spalle proprio mentre l'autista mette in moto.

Non sono mai stata un'amante delle navette soprattutto perché c'è sempre troppa gente e ti senti una sardina. Ho sempre pensato che fossero troppo piccole per tutte le persone che effettivamente ci buttano dentro e continuerò a pensarlo. E, come se non bastasse, è difficile anche reggersi in piedi. Quando l'autista passa sopra ad una buca Gabriele, da dietro, mi cinge la vita con un braccio, aiutandomi a mantenere l'equilibrio. Lo ringrazierei se non fosse che è ormai da dieci minuti che continua a punzecchiarmi insieme ad Edoardo sul fatto che riesca a dormire ovunque; quindi non ho intenzione di farlo. So di essere estremamente permalosa, ma loro non aiutano.

"Eccitata?"
Chiedo a Beatrice, la quale mi è esattamente difronte e ha già iniziato a guardarsi intorno con aria sognante.

Sia lei che Gabriele hanno viaggiato molto e li ho sempre invidiati per questo. Il padre è un imprenditore e la madre possiede un'agenzia di viaggio, quindi scoprire nuovi luoghi è sempre stato all'ordine del giorno per loro due.

"Assolutamente"
Risponde con un ampio sorriso nello stesso momento nel quale la navetta frena bruscamente e mi fa fare qualche passo di lato per non cadere.

Lentamente scendiamo tutti e ci avviamo verso il controllo dei documenti. Decido di allontanarmi da quei due energumeni che non hanno fatto altro che rompere i coglioni e affiancare Beatrice, lasciandoli leggermente indietro.

"Questa vacanza sarà spettacolare"
Afferma facendomi l'occhiolino mentre aspettiamo che sia il nostro turno.

"Lo penso anche io"
Le do ragione, iniziando a guardarmi intorno. L'aeroporto è pieno di gente che si muove con o senza bagagli, facendo apparire un luogo così immenso addirittura piccolo.

"Non vedevo l'ora di venire a Rodi. Me ne hanno sempre parlato benissimo"
Continua Beatrice mentre andiamo avanti a passi lenti.

"Ci sono moltissime cose da visitare, il mare è stupendo, il tempo promette bene e siamo con i nostri fidanzati. Non penso possa andare meglio"
Aggiunge infine prima che tocchi a noi.

Si scrive errore ma si legge amoreWhere stories live. Discover now