Capitolo 36

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Forse dormo un'ora, forse un paio d'ore, forse più di un paio d'ore, non lo so con precisione. L'unica cosa che so è che quando mi sveglio sono ancora fra le braccia di Edoardo. E mi piace parecchio. 

"Ehi"
Sussurra prima di lasciarmi un bacio sulla fronte.

"Ehi"
Ripeto io, alzandomi leggermente con il busto e guardando l'ora sulla sveglia appoggiata sopra al comodino. 

Sono appena le dieci, ma calcolando che, vista la nostra avventura, non abbiamo ancora cenato, il mio stomaco ne sta decisamente risentendo. Ho fame. 

"Dormito bene?"
Chiede lui facendomi annuire in assenso. 

Ho dormito davvero bene. Nessun sogno strano e, soprattutto, neanche l'ombra di quello stato di perenne dormiveglia che è estremamente fastidioso. A quanto pare ero più stanca di quanto potessi mai immaginare.

"Ormai l'orario per la cena è concluso, che ne dici di andare a mangiare qualcosa fuori?"
Domanda iniziando a passarmi l'indice sul braccio, facendomi venire i brividi.

"Penso che sia un'ottima idea"
Ribatto con un sorriso sulle labbra prima che lui mi baci. 

Essere costantemente così a stretto contatto con Edoardo mi sembra ancora assurdo, troppo bello per essere vero e leggermente surreale. Chi l'avrebbe mai detto che prima o poi sarebbe seriamene successo tutto ciò?

Le sue mani sono appena sopra il mio sedere e pian piano le sposta sempre più in alto, fino ad arrivare ad accarezzarmi il viso. Ci distanziamo leggermente guardandoci negli occhi fino a quando non inizia a lasciarmi dei baci sulla spalla, continuando poi anche sul braccio.

"Non trovi che tutto questo sia strano?"
Chiedo giocherellando con alcune ciocche dei suoi capelli.

"Strano in che senso?"
Domanda lui, fermandosi dalla sua precedente azione.

"Siamo andati a letto insieme. Noi due. Noi due che ci conosciamo dalla prima elementare"

"E cosa dovrebbe esserci di tanto strano?"
Chiede abbastanza confuso appoggiando il braccio sul cuscino e successivamente la testa sulla mano.

"Non lo so, mi suona strano e basta. Prima di questa vacanza non mi era mai passato per la testa di ritrovarmi a fare sesso con te"
Confesso concentrandomi per l'ennesima volta sulla sua bellezza. Porca troia, è fin troppo bello. Per chiunque.

"Forse è per questo che è stato così eccitante"
Commenta lui con un tono decisamente provocante avvicinandosi ulteriormente me.
Appoggio con velocità le mani sul suo petto e lo spingo lontano dal mio corpo ancora nudo.

"Ma taci, cretino"
Borbotto ridacchiando, strappando una risata anche a lui.

In risposta mi passa un braccio dietro la schiena, attirandomi sé e sorridendomi mentre io cerco di tenergli il broncio con le braccia rigorosamente incrociate al petto.

"Sei bellissima quando cerchi di fare l'arrabbiata o l'offesa con me"
E a queste parole io aumento la mia espressione corrucciata.

"Ma, come ho già detto tantissime volte, non ne sei in grado"
Afferma con tono sensuale avvicinandosi ulteriormente per baciarmi. Io rimango ferma fino all'ultimo e, quando ormai le sue labbra sono sulle mie, mi giro di scatto, lasciando che mi dia un semplice ed innocuo bacio sulla guancia. 

"Sei impossibile"
Esclama ridacchiando, prendendomi il viso fra le mani e baciandomi come solo lui è in grado di fare. Ogni suo bacio, per quanto sembri impossibile, diventa sempre più passionale e quando inizia a mordicchiarmi il labbro inferiore mi lascio sfuggire un gemito. Lui si allontana con un sorriso soddisfatto sulle labbra prima di alzarsi dal letto ancora completamente nudo.

Si scrive errore ma si legge amoreWhere stories live. Discover now