Capitolo 13

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Completamente fradici, reduci da una multa appena presa e praticamente sfiniti ritorniamo a passi lenti nel nostro Hotel. Durante il tragitto discutiamo su cosa fare con la multa e la scelta ricade sulla rivelazione ai genitori di Gabriele e Beatrice. Certo, ce le sentiremo tutti e quattro, ma almeno possiamo chiedergli di pagarla e, una volta arrivati a casa, io ed Edoardo potremo riconsegnargli i soldi. È la soluzione più conveniente. Peccato che affrontare i genitori in una situazione del genere non piaccia proprio a nessuno. Solo quando arriviamo all'interno della nostra camera Gabriele prova a chiamarli, ma senza successo.

"Probabilmente sono andati fuori a cena o a qualche evento"
Esclama lui, mentre io mi avvio verso il bagno e rimango ad osservare sia la doccia che la vasca.

"Per quanto io possa conoscere Vittoria e Davide, direi che potresti avere estremamente ragione"
Dico, riferendomi alla sua esclamazione precedente mentre sono ancora indecisa su cosa fare.

La doccia sarebbe più veloce, ma un bel bagno non guasterebbe a nessuno.

Mi sporgo verso la camera, richiamando Gabriele che è ancora in piedi al centro della stanza. La maglietta blu che indossa si è asciugata leggermente mentre tornavamo in hotel, ma è ancora ben appiccicata al suo corpo scolpito, facendomi ammirare la vista dei suoi addominali.

"Che ne dici di un bagno insieme?"
Chiedo facendo in modo che alzi lo sguardo dal suo telefonino.

"Non devi nemmeno chiederlo"
Esclama mettendolo in carica e rivolgendomi un sorriso mozzafiato.

"Chiede è obbligo, rispondere è cortesia"
Cantileno mentre ritorno all'interno del bagno e accendo l'acqua della vasca da bagno.

"Avanti, sapevi che la mia risposta sarebbe stata assolutamente affermativa con una proposta del genere"
Mi sussurra lui all'orecchio, appoggiando le mani sui miei fianchi ed iniziando a lasciarmi una scia di baci sul collo. Mi giro lentamente, ponendo fine a ciò che stava facendo, guardandolo con un sorriso apparentemente innocente.

"Sei incredibile, pensi sempre che in tutto ciò che ti propongo ci sia un in fine sessuale"
Esclamo ridacchiando ed alzando gli occhi al cielo.

"Mi sbaglio?"
Chiede in modo decisamente provocante mentre io sostengo il suo sguardo. Non per forza devo rivelargli tutto, posso anche io fare la misteriosa.

"Chissà"
Dico semplicemente passandomi la lingua sulle labbra e alzando le spalle.

"Che bastarda che sei"
Afferma ridendo prima di baciarmi. 

Sa benissimo anche lui che in queste situazioni sono tutt'altro che innocente. Con lui ho imparato a non esserlo. 

Nel bacio inizia a mordicchiarmi leggermente il labbro inferiore, limitandosi a darmi un assaggio di ciò che solitamente è abituato a fare. Quando ci distanziamo mi sorride sornione prima di indicarmi la vasca ormai quasi piena.

"Forse dovremo spegnere l'acqua e spogliarci"
Afferma con sicurezza andando poi a chiudere la porta del bagno. 

Spengo l'acqua e ammiro la bellezza della schiuma su di essa. Queste sono tutte quelle piccole cose che mi incantano per motivi assurdi. La morbidezza della schiuma mi è sempre sembrata un qualcosa di magico. Come se qualcuno avesse spruzzato della neve sull'acqua. Peccato che non sia neve ma semplice sapone.

Quando mi giro nuovamente verso Gabriele lui si sta per togliere la maglia, quindi mi affretto a raggiungerlo e fermarlo.

"Faccio io"
Affermo sicura facendo in modo che lui si morda il labbro inferiore e rilasci cadere le braccia lungo i fianchi.

"Prego"
Esclama semplicemente mentre io infilo entrambe le mani sotto la sua maglia ormai completamente asciutta. Lentamente prendo i lembi e gliela alzo, intimandolo ad alzare le braccia per aiutarmi.

Si scrive errore ma si legge amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora