Capitolo 51

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Mentre osservo la mia immagine riflessa nello specchio mi ritrovo a storcere il naso per l'ennesima volta. Mi sono stancata di questa perenne situazione, secondo la quale, nulla di ciò che indosso mi piace, è frustrante.

"Io opterei per una tuta"
Esclama Edoardo alle mie spalle, comodamente sdraiato sul letto solo con l'asciugamano legato in vita.

Dopo il mio rilassante massaggio, la sua grande idea, è stata quella di fare un bagno insieme nella vasca e, ritengo quasi superfluo specificare che ci siamo ritrovati a fare per l'ennesima volta sesso insieme. Il vero problema è che, con Edoardo, ogni singola volta, è estremamente speciale ed unica, quasi come se fosse la prima. 

Dannato lui, il suo charme e la sua personalità perché mi hanno fatto cadere nella sua trappola decisamente troppe volte.

"Se vuoi posso andare direttamente vestita da palombaro"
Esclamo girandomi verso di lui e togliendomi il vestitino che ho appena provato. 

Questa non è serata né per il verde né per il blu, quindi spero solo che Dio mi mandi un segnale per capire il colore adatto da indossare.

"Mi sembra un'idea fantastica, non ti facevo così intelligente"
Ribatte in tono provocante, mentre lo guardo malissimo per poi lanciargli l'abito che tenevo fra le mani. A questo mio gesto si mette a ridacchiare prima di alzarsi, raggiungermi e lasciarmi un bacio sulle labbra.

"Peggio ti vesti, meno quel deficiente si fa strane fantasie su di te"
Borbotta una volta che si è distanziato, scompigliandosi i capelli ancora umidi.

"Strane fantasie su di me? E sentiamo, queste fantasie di cui parli ti sono familiari?"
A questa mia provocazione mi sorride malizioso, incrociando le braccia dietro la mia schiena ed avvicinandomi a sé.

"Non hai idea di quanto"
Sussurra al mio orecchio prima di iniziare a baciarmi la lunghezza del collo e vagando con le mani su tutto il mio corpo.

"Edoardo"
Mormoro quasi a fatica, mentre lui inizia a spostarsi verso la mascella.

"Devo andare"
Riprendo ancora torturata dalla sua bocca e dalle sue mani sulla mia pelle.

"Rimani qui con me"
Ribatte lui distanziandosi un minimo e guardandomi negli occhi.

Ci scrutiamo a vicenda per alcuni istanti in estremo silenzio e sono quasi tentata di assecondarlo, poi però mi ricordo che ho dato la mia parola a Filippo. Non posso semplicemente dargli buca in questo modo, sarebbe orribile da parte mia se lo facessi. 

"Non posso"
Dico con riluttanza facendogli alzare gli occhi al cielo.

"Quando torno mi farò perdonare"
Gli assicuro lasciandogli un bacio sulla guancia per poi allontanarmi leggermente e raggiungere l'armadio.

In meno di tre secondi Edoardo è al mio fianco e sta osservando, così come sto facendo anche io, i vestiti riposti al suo interno. Di scatto si sporge e prende un paio di pantaloncini neri in jeans e una maglia molto semplice rosa.

"Non vedo l'ora di poterteli togliere"
Esclama passandomi gli abiti per poi superarmi e rimettersi comodamente sdraiato a letto. Ancora solo con il suo asciugamano in vita.
Che scansafatiche.

"Potrai fare tutto quello che vuoi"
Cantileno mentre mi vesto e abbino un paio di sandali agli abiti scelti da Edoardo. 

Non appena mi giro a guardare la mia immagine riflessa nello specchio, rimango abbastanza stupita del risultato e, ancora una volta, devo ammettere che ci sa davvero fare, anche se, il fatto che sia così bravo mette inquietudine.

Mi passo un paio di volte le mani sui capelli, riflettendo se tenerli sciolti o raccoglierli in qualche modo, fino a quando la voce di Edoardo non mi distrae.

Si scrive errore ma si legge amoreWhere stories live. Discover now