Capitolo 7

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Dopo aver concluso la partita e, per gioia di Edoardo, essere riusciti a battere la squadra di Hektor nonostante la nostra pessima azione, siamo tornati al nostro ombrellone e abbiamo passato un pomeriggio all'insegna del relax e della vita da spiaggia. Solo quando il sole ha iniziato a tramontare siamo tornati nelle nostre camere per farci una doccia e poi andare a cena. Ovviamente il tramonto sul mare era semplicemente spettacolare e sia io che Beatrice ne abbiamo approfittato per farci qualche foto che, appena connessa al wi-fi, ho inviato sia ai miei genitori che a Matilde. Durante la cena abbiamo deciso di passare la serata in uno dei locali sul lungomare che ci sono stati suggeriti da Aurora ed Emma, due delle ragazze italiane che hanno giocato con noi a pallavolo. Così, dopo aver finito di mangiare, siamo ritornati nelle nostre stanze su richiesta mia e di Beatrice per un cambio di abiti.

Mi guardo un'ultima volta allo specchio prima che Gabriele mi si posizioni dietro e mi inizi a lasciare leggeri baci sul collo.

"Sei fantastica"

"Grazie"
Rispondo semplicemente, lisciandomi la gonna del vestito rosso. È un semplicissimo vestito con scollo a V e la gonna che mi arriva fino a poco sopra il ginocchio; ma la parte che preferisco è sicuramente il retro, in quanto è composto da intrecci di brillantini. Il tutto abbinato ad un paio di zeppe, che mi permettono di raggiungere quasi l'altezza di Gabriele, senza che i miei piedi ne risentano troppo.

"Dai, andiamo"
Esclamo, trascinandolo con me solo dopo aver preso la mia borsetta.

Bussiamo alla porta di Edoardo e Beatrice facendo in modo che, dall'interno, si senta qualcosa come un arriviamo. Questo loro arriviamo si trasforma in ben venti minuti di attesa e, quando escono, non so se complimentarmi con Beatrice per il favoloso vestitino viola, concentrarmi su quanto Edoardo stia bene con una semplicissima camicia bianca a maniche corte oppure prenderli entrambi a sberle per averci fatto aspettare tutti questo tempo.

"Sarete mai puntuali, voi due?"
Mi precede Gabriele, mentre ci avviamo verso l'ascensore.

"Ad ognuno i propri difetti"
Ribatte Edoardo mentre scendiamo.

Seguendo la massa di ragazzi riusciamo, dopo quasi quindici minuti a piedi, a raggiunge il locale del quale ci avevano parlato. Appena davanti all'entrata ci guardiamo a vicenda prima che sia io a decidermi a parlare.

"Chi si offre questa sera?"
Chiedo, alludendo al fatto che cerchiamo sempre che ci sia qualcuno che non beva in modo tale da poter contare su quella determinata persona al centro per cento.

"Io l'ho fatto la scorsa volta"
Si affretta a dire Beatrice, alzando le braccia in segno di resa.

Nessuno di noi deve guidare; ma ormai ci siamo abituati ad agire in questo modo perché ha sempre funzionato bene. È solo il primo giorno, chissà cosa potrebbe succedere se ci ritrovassimo tutti e quattro ubriachi e nella situazione di tornare al Resort. Meglio che ci sia qualcuno che supervisioni tutti.

"Lo faccio io"
Borbotta Gabriele al mio fianco, facendomi sorridere.

E, detto questo entriamo nel locale. È abbastanza ampio e giovanile. Alla mia destra sono posti alcuni divanetti su uno spazio ricoperto di sabbia, alla mia sinistra vi è la pista da ballo e, direttamente di fronte a noi, il bancone per i drink. Io e Beatrice ci lanciamo uno sguardo intenditore prima di allontanarci entrambe dai nostri fidanzati ed andare verso la zona di nostro interesse. Ad essere sincera non amo particolarmente bere troppo; ma so anche molto bene che se non bevo qualcosa non mi lascerò mai andare del tutto. E poi, siamo venuti qui per divertirci. Quindi, che divertimento sia e, per una volta, bevo quanto mi pare.

Dopo forse cinque shot e qualcosa come tre cocktail diversi mi ritrovo a ridere senza motivo sulla pista da ballo insieme a Gabriele. Adoro ballare con lui. Si muove benissimo.

Si scrive errore ma si legge amoreWhere stories live. Discover now