Capitolo 29

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Passare buona parte della mattinata da sola, pensando a cosa sarebbe potuto succedere fra me ed Edoardo se non me ne fossi andata o se non lo avessi obbligato ad accettare quella promessa, non è assolutamente nulla in confronto all'idea assurda che ha avuto lui per questo pomeriggio. Un'escursione subacquea.

Probabilmente ha preso questa decisione proprio perché sa che adoro nuotare, ma per quanto mi piaccia, ho anche paura. Ci sono miliardi di pesci diversi nel mare, chi mi dice che uno di questi non sia velenoso, si avvicini e morda proprio me? E poi ci sono quelle tremende, viscide e maledettamente belle meduse. Ho avuto una brutta esperienza da piccola sia con le meduse che con i coralli e non riesco ancora a decidere quale sia stata la peggiore.

Ho passato quasi tutto il pranzo cercando di convincerlo che non è una buona idea, ma se pensavo di smuoverlo anche solo un minimo, ero davvero messa male. Edoardo è determinato a portare a termine qualsiasi sua idea. Dalla prima all'ultima. Dalla migliore alla peggiore.

Così, ora, alle luci delle quattro del pomeriggio mi trovo su questa barca per niente piccola con altri cinque ragazzi, tre ragazze, Hektor, un altro animatore bello quanto il sole che si chiama Andre e Edoardo. Fantastico.

Dopo aver prestato più o meno attenzione a tutta la spiegazione dei due animatori, cercando di non sbavare davanti alla loro figura illuminata dal sole, mi ritrovo con una muta, un paio di pinne, una maschera e delle bombole in mano.
Di bene in meglio.

"Stai aspettando un'apparizione divina per metterti la muta?"
Chiede Edoardo, sedendosi sul divanetto posto a fine della barca.

Più che una semplice barca per le escursioni questa sembra un dannatissimo yacht ridotto nelle dimensioni. Se sapessi guidarla butterei tutti in mare e scapperei. Farei una vita fantastica senza rompicoglioni che mettono puntualmente il dito nella piaga.

"Sei sempre stato così simpatico?"

"No, ovvio che no. Con gli anni sono migliorato. Per arrivare alla perfezione ci vuole del tempo, e io mi ci sto avvicinando molto"
Esclama soffiando sulle unghie per poi strofinarle sul petto.

Per poco la mandibola non mi tocca terra quando sento la sua frase e mi trattengo dal prendere la maschera e tirargliela dietro.

Con gli anni mi sono migliorato? Perfezione? Okay, ammetto che non ho nulla da ridire sul suo fisico e la sua bellezza in generale; ma qui bisogna che si smonti leggermente. Gli servirebbe una bella dose di modestia a colazione oltre a tutto quello che si mangia.

"Sì, vero, sei praticamente un perfetto coglione"
Rispondo assolutamente seria, iniziando ad infilare la muta. Quanto può essere difficile entrarci? È solo maledettamente stretta ed attillata.

Quando riesco finalmente ad entrarvici con una gamba alzo lo sguardo, ritrovandomi di fronte ad un'esemplare di Edoardo con il cellulare in mano puntato sulla sottoscritta.

"Che diamine stai facendo?"

"Ti faccio un video"

Ah sì, perché questo dovrebbe rincuorarmi molto. Io sto facendo la figura della deficiente mentre cerco di mettermi una muta del cazzo e lui mi fa un video con tutta la tranquillità del mondo. Ottimo.

"Ti faccio notare che mi sto vestendo"
Dico semplicemente indicando l'obbrobrio troppo stretto che sto cercando di infilarmi. Certo, ovviamente non sono nuda perché ho il costume; ma mi sto comunque vestendo. E facendo la figura dell'idiota.

"E quindi? Questo video farà parte dei tuoi più bei ricordi!"
Ribatte lui sorridendomi come solo un bambino saprebbe fare. A volte lo sembra davvero, quindi gli si addice particolarmente.

Si scrive errore ma si legge amoreNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ