Capitolo 5

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Adoro stare fra le sue braccia muscolose e sentirmi coccolata. Le sue labbra ricoprono la mia spalla destra di baci, mentre io mi beo della sensazione di sentire il calore del suo corpo nudo contro il mio.

"Ma se dessimo buca a quei due?"
Mi chiede, continuando a lasciarmi dei leggeri baci e attirandomi ancora più a se, facendo combaciare maggiormente la mia schiena contro la sua pancia.

"Non possiamo"
Mi lamento, girandomi verso di lui e ritrovandomi ad altezza dei suoi occhi.

Sia Gabriele che Beatrice hanno due occhi spettacolari. Sono di un verde intenso ma allo stesso tempo tendenti all'azzurro e, come se non bastasse, sono cerulei. Personalmente io adoro il colore che assumono quelli di Gabriele quando piove perché tendono ad un blu così scuro e così bello che non puoi non rimanerne incantata.

"Ammettilo: anche tu vorresti rimanere qui con me"

"Ovvio"
Ribatto senza pensarci un secondo in più. Adoro fare sesso con Gabriele. Adoro il modo in cui mi tratta. Adoro il modo in cui mi coccola. Adoro lui. Adoro tutto.

A questa mia risposta appoggia le labbra sulle mie, ma prima che possa anche solo iniziare a baciarmi come si deve, il telefono della nostra stanza inizia a squillare. Si stacca leggermente e mi guarda negli occhi.

"Lasciamolo squillare"
Esclama prima di avventarsi sulle mie labbra ed iniziare quel bacio che aveva lasciato in sospeso. Le sue labbra sono così morbide, e la sua lingua a contatto con la mia è qualcosa che mi fa sempre sentire bene. Nonostante questo, il suono insistente del telefono non rende l'atmosfera piacevole. Lo allontano, appoggiandogli entrambe le mani sul petto.

"Rispondi tu"
Lo incito mentre lui sbuffa e si gira dall'altra parte per rispondere.

"Pronto?"
Esclama non appena alza la cornetta mentre io ne approfitto per alzarmi dal letto e recuperare i miei vestiti. Non ho voglia di aprire la valigia e prenderne di nuovi quindi per ora vanno benissimo quelli di questa mattina.

"Si"
Esclama convinto mentre io mi rimetto la biancheria intima.

"Ovviamente devi interrompere sempre nei momenti cruciali"
Continua Gabriele, mentre io mi infilo la maglia e osservo il mio riflesso allo specchio.

Sono troppo bianca. Spero di prendere il sole evitando, però, di diventare un pomodoro.

Raccolgo i capelli in una coda scombinata e mi passo l'indice sotto entrambi gli occhi cercando di sistemare il mascara colato. Non c'è alcuna possibilità che io decida di ritoccare il trucco adesso. Proprio nessuna.

"Non ti trancio le palle solo perché sei il mio migliore amico e mia sorella è innamorata di te. Ma sappi che questa me la segno"
Esclama Gabriele, prima di mettere giù la cornetta e facendomi chiedere cosa possa aver detto Edoardo. Era sicuramente lui.

"Loro scendono adesso"

Esclama girandosi nella mia direzione proprio mentre finisco di mettermi i pantaloni.

"Ehi, perché ti sei vestita?"
Chiede, alzandosi dal letto e venendomi incontro.

Non ha mai provato nessun tipo di vergogna e, questa cosa, un pochino gliel'ho sempre invidiata. Potrei benissimo dirgli di spogliarsi davanti a tutti e lui lo farebbe senza battere ciglio. Ah, quanto vorrei essere così.

"Perché dobbiamo scendere anche noi, Rocco"
Ribatto, appoggiando le mani sulle sue spalle per poi lasciargli un bacio sulle labbra.

Una volta, forse durante il nostro anniversario, mi aveva chiesto se secondo me sarebbe potuto diventare un pornostar e così è da allora che ogni tanto lo chiamo Rocco. Lo faccio principalmente per prenderlo in giro; ma mi sto sempre più convincendo che potrebbe diventarlo senza problemi.

Si scrive errore ma si legge amoreWhere stories live. Discover now