Capitolo 15

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La mia canzoncina Zen è in netto contrasto con quella Rock di Gabriele, così mi ritrovo a scattare seduta sul letto per lo spavento, mettendomi una mano sul cuore.

"Che succede?"
Chiede lui, affiancandomi ed appoggiandomi una mano sulla spalla.

"La tua cavolo di sveglia mi ha fatto fare un infarto" 
Esclamo di scatto verso di lui, facendogli fare una smorfia.

"Non è la prima volta che senti la mia sveglia"

"E ogni volta rischio di finire giù dal letto per lo spavento"
Esclamo, scendendo dal letto e stiracchiandomi.

L'unico lato positivo è che ora sono perfettamente sveglia.
Ci mancherebbe altro.

"E che canzone dovrei usare per la sveglia?"
Chiede lui, sbadigliando e successivamente raggiungendomi.

"Quella Zen!"
Esclamo pienamente convinta delle mie parole.

"Ah si certo, perché io riesco a svegliarmi con quella canzoncina che da suoi nervi"
Borbotta lui dirigendosi in bagno, facendo in modo che lo segua. Non posso dargli tutti i torti.

"È bellissima"
Ribatto io, quasi offesa per la mia povera canzoncina Zen. Anche io in realtà la trovo orribile, ma non posso mettere una canzone che mi piace come sveglia! Rischierei di arrivare ad odiarla e io non voglio che succeda. 

A queste mie parole lui si gira nella mia direzione, ancora con lo spazzolino in bocca, alzando un sopracciglio. So dove vuole arrivare.

"Okay va bene, anche io la odio ma la tua è esagerata"
Mi lamento mentre lui si risciacqua la bocca e mi lascia posto per lavarmi a mia volta i denti.

"Ah ma smettila, piccola rompi palle"
Esclama lui dolcemente, spostandomi delle ciocche di capelli, lasciandomi un bacio sulla guancia e tornando in stanza probabilmente per cambiarsi.

Una volta che entrambi siamo pronti, Gabriele prende la sua valigia ed usciamo dalla stanza. Il silenzio del corridoio vuoto mette quasi inquietudine. Certo, sono le quattro quindi nessuno a parte noi penso sia sveglio a quest'ora; ma tutta questa tranquillità è davvero assurda.

"Che facciamo? Vediamo se sono ancora qui?"
Chiedo, indicando la porta di Edoardo e Beatrice.

Lui, in risposta, annuisce facendo in modo che io mi sporga per bussare. Dall'interno, la voce di Beatrice che chiede chi è, è abbastanza forte e chiara.

"Il lupo mangia frutta"
Sentenzia Gabriele prima che io possa rispondere. Mi giro verso di lui, guardandolo male. Proprio adesso deve mettersi a fare questi giochetti ignoranti? Ma perché? Che ho fatto di male per meritarmi questo?

"Che frutta vuoi?"
Sento dire da Edoardo all'interno.

"Oh ma sul serio?"
Chiedo sconcertata scatenando la risata del mio ragazzo mentre la porta, davanti a noi, si apre.

"Io mi rifiuto di credere che questi due siano i nostri fidanzati"
Borbotta Beatrice, nella mia direzione, mentre Edoardo le porta fuori la valigia.

"Io mi rifiuto di credere che siano entrambi maggiorenni"
Ribatto, facendo fare una smorfia ad entrambi.

"Si dal caso che non è sempre necessario essere maggiorenni per essere maturi"
Annuncia Edoardo, mentre ci dirigiamo al piano inferiore.

"Ma voi due non vi avvicinate nemmeno lontanamente alla maturitá in qualsiasi caso"
Esclamo ridacchiando.

"Questo è un piccolissimo dettaglio"
Protesta lui mentre l'ascensore si apre ed entriamo nella Hall completamente silenziosa. Tutto questo silenzio non mi piace.

Si scrive errore ma si legge amoreWhere stories live. Discover now