Edoardo

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Chiudo con cautela la porta della stanza di Camilla, guardandola l'ultima volta mentre dorme. È estremamente tranquilla nel letto troppo grande per una persona, ma perfetto per due. 

Non volevo svegliarla, quindi ho cercato di fare meno rumore possibile per vestirmi e, successivamente, per uscire. 

Con la stessa accortezza, scendo le scale in punta di piedi, rischiando quasi di fare un infarto quando mi ritrovo davanti alla figura di Marta.

"Dove stai andando?"
Domanda tenendo un tono di voce talmente basso che, per un primo momento, non sono davvero certo mi abbia posto questa domanda. 

"Devo andare a parlare con Beatrice. Puoi dire a Camilla, quando si sveglia, che sarò di ritorno prima di pranzo?"
Rispondo in un sussurro, facendola annuire in assenso prima che si sporga verso di me e mi trascini in un abbraccio inaspettato. 

"Buona fortuna"
Esclama prima di lasciarmi andare e proseguire verso il piano superiore senza aggiungere nient'altro. 

Ho sempre adorato Marta soprattutto per il fatto che è quel tipo di mamma che tutti desiderano e che ammirano. 

Ha sempre parlato con Camilla di qualsiasi situazione che fosse imbarazzante o meno. Anche se Camilla continua ad affermare il contrario, io invece, credo che questo sia stato fondamentale anche se, talvolta, alquanto sgradevole o inadeguato. Parlare di determinati argomenti con i propri genitori non è troppo divertente; ma con Marta, almeno, sai che puoi farlo senza essere giudicato. 

Inoltre tiene moltissimo a cuore la felicità di sua figlia e, il fatto che creda anche nella nostra sottospecie di relazione, mi dà quel coraggio necessario per uscire da questa casa ed avviarmi verso quella di Beatrice.

Non è troppo presto, quindi suppongo sia già sveglia e, lo spero davvero perché ho bisogno di parlarle immediatamente. 

I giorni di silenzio di Camilla sono stati estenuanti e non ho fatto altro che pensare cosa sarebbe potuto succedere nel momento nel quale avessi rivelato tutto alla mia attuale fidanzata. Non posso ancora credere di essere arrivato fino a questo punto senza aver detto nulla né a Beatrice né a Camilla; ma ora è arrivato il momento di dirlo ad entrambe. Peccato, però, che il solo pensiero mi fa tremare di paura. 

Avevo già intenzione di dirlo a Beatrice, ma ero fortemente convinto che la vacanza a Rodi potesse essere la conclusione perfetta della nostra relazione, in modo tale che entrambi avessimo un bel ricordo di ciò che abbiamo passato insieme; oppure magari un modo per riavvicinarci lo stretto necessario per convincermi. Invece, quella vacanza, si è trasformata solamente in un segreto che ora deve per forza essere svelato, insieme ad un altro che mi tormenta da più tempo.

Avrei potuto dire la verità a Camilla a Rodi; ma rovinare ciò che stavamo costruendo, mi è sembrato assurdo. 

Non sono pienamente sicuro che il nostro rapporto sia già così forte per sopportare anche questo; ma non posso più rimandare. 

Le strade sono praticamente deserte e camminare sul ciglio della strada mentre, ogni tanto, alcune macchine passano, non aiuta affatto a non pensare. Avrei potuto prendere la macchina; ma ci avrei messo troppo poco tempo e non sarei stato in grado di riordinare le idee e decidere come affrontare l'argomento prima con Beatrice e poi con Camilla. Ora, però, mi sto pentendo amaramente di questa mia decisione; così velocizzo il passo, arrivando davanti a casa Arceri in meno tempo di quanto avessi mai potuto pensare.

Indugio alcuni istanti prima percorrere il piccolo viale fino ad arrivare alla porta d'entrata dell'abitazione. 

Le mani mi tremano e sto sudando freddo. 

Si scrive errore ma si legge amoreWhere stories live. Discover now