Chapter VII

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Non avevo sonno e non riuscii a prenderlo fino alle tre circa, quando mi addormentai sulla sedia a dondolo osservando la luna che penetrava dalla finestra della mia camera.

La sveglia suonò forte e chiara, è proprio per questo scattai sulla sedia cadendo per terra.
Risi da sola per l'accaduto e mi iniziai a preparare.
Finiti tutti i preparativi, andai in cucina per bere un po' di caffè e mangiare qualche biscotto.
Andai in bagno dopo aver mangiato e svegliai anche Chris che era nettamente in ritardo.
Aveva spento la sveglia.
Salutai come sempre tutti e mettendomi le cuffie nelle orecchie, mi incamminai verso scuola.
Prima ora: matematica.
Entrai in classe nettamente in anticipo e vidi che c'era Ally, che aveva avuto la mia stessa idea.
«Buongiorno Ally, come mai così presto?»
«Buongiorno Laur, oggi mi sono alzata presto e ho deciso di venire subito in classe per evitare l'affollamento nei corridoi.»
Ottima osservazione, le sorrisi e mi misi seduta vicino a lei dato che i banchi erano attaccati.
Passai un'ora piacevole.
Capii anche matematica.

La seconda ora era arrivata e  ovviamente senza farmi scoprire andai nell'aula 107.
Aprii cautamente la porta e una sorpresa mi aspettava.
Non c'era più il bigliettino che avevo lasciato sulla sedia, ma c'era lei: la ragazza.
«Ciao!» mi salutò.
«Sei reale?» chiesi.
«Si!» rispose mettendosi a ridere per poi continuare «scusa per ieri, ho avuto da fare e non sono potuta venire a scuola, e non ti ho potuto avvisare.» si giustificò e mi sorrise.
«Allora, hai portato matematica? Io ho la mia chitarra.»
«Aspetta. Punto uno: come ti chiami? Punto due: come fai per le lezioni della seconda ora? Punto tre: non ti ho vista in nessuna lezione, che hanno frequenti?»
«Mi chiamo Camila, ma quelli che mi conoscono mi chiamano Mila.
Sono andata in segreteria per dire che non posso frequentare le lezioni perché devo fare ripetizioni...» furba la ragazza pensai «... e per concludere questo è il quinto anno di questa scuola proprio come te.»
«Come fai a saperlo?»
«Vuoi passare tutta l'ora a farmi delle domande?»
«Beh come prima volta direi di sì.»
Annui e mi fece segno di sedersi davanti a lei prendendo una sedia. Iniziammo a farci domande a vicenda.
«Perché non sei venuta ieri?» iniziai io.
«Ho avuto dei problemi con mia madre, ha beh...» non finì il discorso. Vidi che era in difficoltà.
«Non ti preoccupare, se vuoi non dirmelo.» la rassicurai.
«Perché hai cambiato scuola?» chiese.
«Ma tu come fai a sapere tutte queste cose?»
«Dovresti rispondere sai.»
«I miei ex compagni di classe mi scrivevano bigliettini insultandomi sul fatto che mi piacciono le ragazze.» rimase sbalordita.
«Cavolo mi dispiace per te, davvero.» mi prese la mano.
«Ormai è passata quella situazione, ho voltato pagina.» guardai le nostre mani e poi continuai.
«Spero che non accada la stessa cosa qua. Sono poche le persone a cui l'ho detto, te compresa.»
«Non ti preoccupare, non lo dirò a nessuno.»
«Dove abiti?» mi accorsi dopo aver pronunciato quelle due parole che fui troppo affrettata a fare quella domanda.
«Cioè sempre se vuoi dirmelo, non ti verrò a spiare.» provai a giustificarmi.
«Non ti preoccupare, abito due case dopo la tua, e si so dove abiti.» e si mise a ridere.
Suonò la campanella.
Non ci eravamo rese conto del tempo così le feci la mia ultima domanda.
«Mi dai il tuo numero di telefono? Così ci mettiamo d'accordo per le varie ripetizioni.»
Acconsentì e presi il suo numero di telefono, salvandolo subito tra i contatti.
«Ciao Lauren, ci si sente dopo.» scomparì senza fare rumore ed io tutta contenta raggiunsi il corridoio principale.

L'ora successiva avrei avuto letteratura insieme ad Ally e Normani.
Non raccontai nulla di Camila, ragazza ancora sconosciuta per i miei gusti.
Il professore ci rimproverò due volte per le troppe chiacchiere ma ci divertimmo lo stesso.

Le ultime due ore erano state le più noiose della mia vita, ma passate con velocità per mia fortuna.
Ci incontrammo tutte a mensa.
«Allora come va ragazze?» chiese la più piccola del gruppo, cioè Dinah.
«Tutto okay, ho passato due ore noiosissime ma per fortuna sono ancora viva.» dissi.
«Io dopo ho lezione di musica, voi che fate?» ci chiese Normani.
«Anche io!» tutte e tre contemporaneamente rispondemmo alla domanda della ragazza.
Ci guardammo per un secondo poi scoppiammo a ridere.
«Perché non siete venute alla prima lezione di musica lunedì?» chiesi curiosa.
«La prima è sempre la più noiosa e poi il professore ci conosce a tutte e tre.» rispose Dinah.

Finimmo di mangiare e poi ci incamminammo verso l'aula di musica situata nella parte superiore della scuola.
È veramente un'aula bellissima, perfetta per noi.

Qualcuna di voi ha sentito il terremoto?
Io l'ho sentito abbastanza bene ed ho avuto troppa paura.
Mi dispiace tantissimo per le persone che hanno perso la casa e tutti i loro ricordi e averi.
B💖

Aula 107Where stories live. Discover now