Chapter XLIV

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Tornai al mio posto e continuai a mangiare la pizza che per mia fortuna non si era freddata.

Dopo aver finito di mangiare, Camila si andò a mettere sul divano.
«Camz, io vado a farmi una doccia, dopo vogliamo vedere un film insieme?» le chiesi.
«Okay.» rispose semplicemente.
Rimasi un po' male della sulla risposta ma me ne andai al bagno, prendendo uno dei suoi asciugamani.
Entrai in bagno e mi spogliai davanti allo specchio.
Avevo dei macchie in tutto il corpo, soprattutto sul collo e sul seno.
Stavo per entrare nella doccia quando sentii una porta aprirsi, sbattendo contro il muro.
«Ma cosa?»
«Pensavi ti lasciassi sola nel bagno? E se poi ti perdi dentro il mondo incantato della doccia?» mi guardò alzando gli occhi al cielo e accennando un sorriso « ti accompagno io, tranquilla.» aggiunse facendomi ridere.

Si spogliò anche lei ed entrò insieme a me.
I nostri corpi erano uniti perfettamente e non avevano voglia di staccarsi nemmeno per un secondo.
Baciai tutto di lei, ma le sue labbra erano e rimanevano la mia parte preferita.
Aprì la valvola della doccia e fece scendere l'acqua sui nostri corpi freddi, regolandola in modo tale che ci avesse riscaldato.
Restammo dentro per almeno mezz'ora poi uscimmo per asciugarci.
Inutile dire che la doccia era diventato il mio secondo posto preferito, dopo il letto condiviso poco prima con la mia ragazza.
Asciugai i lunghi e mori capelli della mia ragazza che divennero lisci e all'apparenza sembravano anche più lunghi.

«Mi prometti una piccola cosa?» le chiesi.
Lei annuì curiosa.
«Farai la doccia con me più spesso.»
«Certo Laur, ogni volta che vorrai.» mi rispose sorridendo e poi baciandomi.
Avevo trovato il mio tutto, la mia metà e pensare che ci conoscevamo solamente da due settimane ma che erano state le più belle della mia vita.

Si fece tardi e verso le dieci e mezza andammo a prepararci per andare a dormire.
«Dormi abbracciata con me?» mi domandò.
«Penso che sia scontato, ci dormirò sempre.» le risposi mettendole una mia maglietta per dormire.
«Che bello, una tua maglietta, così potrò sentire il tuo profumo anche la notte.» disse portandosela sul naso e prendendo un bel respiro «tieni, prendila una mia, così siamo pare.»
«Ma quale onore, grazie principessa.»
Alzai le coperte e ci infilammo dentro intrecciando le nostre gambe.
«Laur, te domani a che ora devi tornare a casa?» mi chiese triste.
«Mi alzerò verso le nove e andrò a casa, mi dispiace di non poter stare con te domani, lunedì sai che staremo insieme, te l'ho promesso e faremo tutto quello che vuoi.» la avvertii.
«Okay va bene, mi mancherai domani.»
«Ci sentiremo sempre, promesso principessa. Adesso però dormiamo, sono stanca.» le dissi.
«Vale, buenas noches, te amo Lolo.»
«También yo Camz muchisimo.»
Le diedi un bacio e l'abbracciai per poi cadere in un sonno profondo.
Non si sarebbe mai aspettata che l'avrei portata ad un parco divertimenti.
Questo ed altro per la mia donna.

Mi alzai lentamente spegnendo il suono della vibrazione del telefono che mi fece da sveglia.
Erano le nove e dieci minuti.
Ero già in ritardo di dieci minuti.
Bravissima Lauren, sempre in gamba.
Lasciai dormire la ragazza a mio fianco e presi tutti i miei vestiti comprese le scarpe e mi andai a vestire in bagno facendo il meno rumore possibile.
Mi lavai il viso svegliandomi meglio, mi vestii ed infine uscii dirigendomi nuovamente nella camera da letto.
Scrissi un biglietto a Camila.
«Buongiorno principessa, ci sentiamo in giornata, ti amo da morire. Lauren.»
Lasciai il biglietto sulla scrivania, presi tutta la mia roba è me ne andai.

Aula 107Where stories live. Discover now