Chapter XV

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«Allora sbagliano, perché sei veramente stupenda!» le dissi.
Mi ringraziò e dopo poco arrivammo a casa.

«Allora puoi poggiare tutto nella stanza degli ospiti che è vicino alla mia e ti puoi cambiare la, ma dormirai con me.» mi indicò la stanza.
«E se io volessi dormire da sola?» chiesi avvicinandomi lentamente a lei.
«E dimmi perché vorresti tanto dormire da sola?» disse iniziando a balbettare e ad indietreggiare, finendo contro il muro.
Amo l'effetto che le faccio.
«Mah, non so. Dimmelo te.» finii per trovarmi con la fronte sulla sua.
«Puoi dormire con me per favore? Ho paura dei mostri.» disse cercando di non ridere.
«Va bene principessa, sarò la sua salvatrice.» la baciai facendole mancare il respiro.
Le sue labbra stavano diventando una calamita per me e più le avevo vicine, più avevo voglia di farle mie.

Erano le sei del pomeriggio.
Decidemmo di chiamare anche le altre, così presi in mano la situazione e contattai le ragazze tramite messaggio.
Sarebbero venute al parco con noi, così ci cambiammo anzi si cambiò mentre io ero al bagno e dopo uscimmo.
Camila mi fece promettere di stare con lei il più possibile e mi disse anche che se avessi voluto, potevo dire alle ragazze di noi.
«Ne sei sicura? Se non vuoi, non c'è fretta, ci vuole tempo per queste cose.» le consigliai.
«Non lo dirò a mamma per adesso, ma alle ragazze lo voglio dire. Prima o poi lo dovrò fare.»
«Okay principessa. Ti posso chiedere una cosa?»
«Dimmi» si girò verso di me.
«Me lo dai un bacio?»
«Quando vuoi.» e mi prese per i fianchi delicatamente per poi baciarmi dolcemente a fior di pelle.

Le ragazze stavano già sedute nel tavolino della prima volta che ero uscita con loro, quando io e Camila arrivammo.
«Salve a tutte ragazze.» salutò Camila.
Non lo avrei mai detto ma Camila si era già ambientata molto bene nel gruppo e di questo ne ero veramente felice.
«Ciao Mila, come stai? Oggi non ti abbiamo più visto a mensa alla fine.» disse Dinah.
«Eh lo so, è una "lunga" storia, comunque vi devo dire una cosa.» disse voltandosi verso di me ed io sorridendole la incoraggiai a proseguire.
«Dicci pure Mila.» disse Ally.
«Beh ragazze, io e Lauren ci stiamo conoscendo meglio e...» vedendola in difficoltà continuai io al suo posto.
«Ragazze, Camila è la mia ragazza.» dissi convinta di me stessa.
Dinah e Normani si misero letteralmente a saltare di gioia per noi mentre Ally sorrideva e ci abbracciava.
«Ragazze, per favore vi chiediamo però...» non finii
«di non dirlo a nessuno okay? Quando saremo pronte lo faremo noi.» conclude la mia frase Camila.
Annuirono, promettendo tutte.
Passammo la serata a parlare di tantissime cose.
«Ragazze domani ci sarà una festa a casa di Austin, ci vogliamo andare tutte insieme?» propose Camila.
«Come scusa? E tu come lo conosci quello?» dissi quasi schifata.
«È un mio compagno di classe, lo conosco da tanto tempo.» mi rispose semplicemente.
«Comunque io ci sto.» provò a cambiare discorso Dinah, e dopo anche le altre si aggiunsero.
«Non contante su di me, non sono una ragazza da feste.» dissi iniziando ad innervosirmi.
«Ragazze, noi dobbiamo andare. Devo ritornare a casa in orario visto che non lo faccio quasi mai e vorrei non essere in punizione.
Vi porto a casa io.» ci avvertì Dinah e guardò Ally e Normani.
Quest'ultima prima di salire in macchina disse a Camila di convincermi.
«Ci penso io, non ti preoccupare.» le fece l'occhiolino.

Mi alzai dal tavolino ed andai verso casa di Camila, incamminandomi.
«Ti vuoi fermare? Ma cosa ti prende?» mi domandò.
«Lo so che non sono nessuno per te, ma odio quando parli con altre persone.» sputai quelle parole come un potente veleno.
«Ma cosa stai dicendo? Ti da fastidio quando parlo con le ragazze?»
«Non intendo quello e lo sai. Scommetto tutto quello che ho che Austin ti sta dietro da tanto tempo.» dissi imitando le due ultime parole dette da Camila poco prima.
«Beh, e anche se ci provasse con me? Lo sai, te l'ho detto che io voglio solo te e che ogni giorno mi innamoro sempre di più. Come te lo devo dire?» stava urlando nel mezzo del parco, per fortuna non c'era nessuno a quell'ora.
«Io mi fido di te Camz, è degli altri che non mi fido.
E se domani alla festa questo Austin o qualcun altro ci provasse con te o addirittura ti toccasse? Morirei subito, ma prima morirebbe lui, perché non posso sopportare che un altro possa fare quello che faccio io.
Camz, sei entrata nella mia vita come un angelo sceso dal cielo solo per me. Le cose belle della vita, io non so perché, ma mi scivolano via scappandomi e te che sei così preziosa per me...» non avevo più fiato, ed ero anche in lacrime.
Abbassai lo sguardo e mi misi ad osservare il terreno pieno di foglie secche che risuonavano ogni volta che mi muovevo.
Due dita mi alzarono il mento e due occhi pieni di lacrime mi fissavano facendo combaciare le nostre anime.
«Lauren, guardami, anche tu sei entrata nella mia vita come la mia salvatrice e lo sai. Non potrei mai andare da qualcun altro perché adesso la mia fonte vitale sei te. Siamo noi messe insieme.
Ho fatto la cosa più bella del mondo quando ho suonato la mia chitarra e te per sbaglio sei venuta a vedere cosa fosse quel rumore.
Non me ne pentirò mai e poi mai.
Per me Austin è solo un'amico, tu invece sei tutto.
Nessuno prima d'ora mi aveva trattato come fai te e dio, ringrazio chiunque ti abbia mandato da me perché...»
Non le feci finire il discorso.
Le mie labbra erano unite alle sue e non si volevano dividere per nessuno motivo al mondo.
«Camz?»
«Lolo.»
«Credo di amarti.»
«La sai una cosa?»
«No. Cosa?»
«Io ne sono più che certa.» e continuò ad abbracciarmi a se e lasciarmi dei baci.

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Grazie mille davvero😍
B💘

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