Chapter LXXV

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Era una terrazza panoramica, dove si vedeva una buona parte della Miami nuova. Bellissima.

«Cavolo Camila, è stupendo, wow, c'è una panorama eccezionale.» dissi rimanendo a bocca aperta osservando tutto ciò che mi circondava.
«Lo so, mi piace tantissimo anche a me. Mi ci portò una volta, tanti anni fa, mio padre e me ne innamorai subito. Da qua si può vedere tutto.» mi rispose venendo vicino a me e abbracciandomi da dietro.
Rimasi stupita, non riuscii a parlare. Le parole mi morivano in gola.
Mi girai velocemente e la baciai.
Quel bacio rappresentava tutta la mia gratitudine per quel piccolo gesto ma bellissimo in tutta la sua sorpresa.
Feci un bel po' di foto a ciò che ci circondava, mentre Camila aspettava per farsi delle foto insieme.
«Grazie principessa, grazie per tutto.» la ringraziai nuovamente.
«Figurati amore mio, sono contenta che ti sia piaciuto.» sorrise.
Tornammo a casa verso le undici, non avevamo sonno per niente è così ci mettemmo a guardare un film di Natale che trovammo in un canale delle televisione.

«Lolo, io vado al letto, sto morendo di sonno. Se vuoi finire il film, resta. Buonanotte.» mi disse sbadigliando.
«Tra poco arrivo.» le risposi continuando a vedere quel film.
Salì le scale senza fare tanto rumore.
La raggiunsi dopo una quindicina di minuti e quando arrivai in camera, una sorpresa, meglio di quella di prima, mi stava aspettando.
La trovai appoggiata al letto con il completo intimo che le avevo regalato poche ore prima ed un capello da Babbo Natale.
Aveva i capelli sciolti che le scendevano sulle spalle e alcuni davanti il seno.
«Mio Dio.»
«Cosa? Avevo caldo, e poi è Natale ancora.» mi disse facendo finta la finta ingenua.
Non dissi né aggiunsi altro, mi fiondai letteralmente su di lei e cademmo in un vortice di passione e piacere.
Era stupenda ed il completo le stava divinamente.
Fu una notte piena di piacere e dolcezza insieme.
Ci furono momenti di tenerezza ma altri anche famelici in cui l'aria stentava ad esserci per entrambe.

La mattina arrivò ed io ero sempre più triste.
Alle dieci circa arrivò Sinuhe da New York e si portò a casa Camila lasciandomi sola ad aspettare mio padre che mi venisse a prendere per andare a trovare la nonna.
«Camz.»
«Dimmi Lolo.» mi rispose sull'uscio della porta d'ingresso.
«Mija, vieni?» urlava Sinuhe dalla macchina.
«Arrivo mamma.» le rispose a sua volta urlando.
«Promettimi una cosa.»
«Tutto quello che vuoi amore.» mi rispose.
«Promettimi solo che ci sentiremo spesso. Ci vediamo il 31 mattina. Okay?» le chiesi triste.
«Amore mio» cominciò mettendomi le braccia stesse sulle spalle ed io le mie su i suoi fianchi da perfetta cubana «certo che ci sentiremo sempre, stai tranquilla questi giorni passeranno velocemente e il 31 mattina arriverà presto. Promesso.» mi rassicurò.
Abbassai lo sguardo triste, ma lei me lo alzò con le sue dita, come sempre fredde.
«Dai Lolo, non fare così. Tutto andrà bene.» mi disse finendo la frase per poi baciarmi con tutta la sua solita delicatezza.
Premetti le mie labbra sulle sue con forza in un bacio quasi disperato.
Assaporai per bene tutto ciò che mi sarebbe mancato per cinque giorni e poi la vidi andare via con sua madre tornando nella propria casa.
Mi mancava moltissimo anche se era tornata a casa solo da qualche minuto.

Aspettai mio padre e nel mentre andai a preparare una borsa abbastanza grande con tutti i cambi che mi sarebbero serviti per cinque giorni.
Avevo finito quando mio padre fece due colpi di clacson.
«Arrivo!» urlai dalla finestra avendo come risposta il pollice alzato.
Finii di mettere tutto nella borsa quando trovai una maglietta di Camila con un bigliettino dentro.
«Portala con te amore, ti ricorderà di me, è pulita e ci ho anche spruzzato il mio profumo che tanto ti piace. Ti amo Lolo. Ci vediamo presto.
Ps: Non ti dispiacerà vero se ho preso una delle tue tante magliette per dormici questi giorni?»
Risi per l'ultima parte del biglietto.
Adoro quella ragazza e come si comporta.
Chiusi casa e salii in macchina.
Dovetti mettermi dietro dato che mia sorella Taylor si era messa nel sedile del passeggero.

«Buongiorno a tutti. Come sta la nonna?» chiesi subito.
«Buongiorno Laur.» si sporse all'indietro in modo tale che le potessi lasciare un bacio «nonna sta bene. È tutto apposto.» mi finì di rispondere mia sorella.
«Sono contenta, bene.» chiusi il discorso, mi misi le cuffiette ed osservai il paesaggio che scorreva veloce intorno a me.
Ero leggermente urtata perché i miei non mi avevano dato una fottuta risposta per poter partire il tre Gennaio e raggiungere la mia dolce ragazza.

Quando arrivai, salutai mia nonna Angelica e poi mio fratello Chris.
Salutai con un sorriso mia madre e poi mi andai a rinchiudere nella mia stanza, che non era cambiata per niente, sistemando i miei vestiti.
Mi arrivò un messaggio da Camila che mi domandava se fossi arrivata.
La chiamai direttamente dato che non avevo voglia di mettermi a scrivere e anche per sentire la sua bellissima voce.
«Principessa!»
«Amore, sei arrivata?» mi chiese dall'altra parte del telefono.
«Si, ho già sistemato tutto. La tua maglietta sta sopra il comodino e la uso per dormire. Grazie.»
«Figurati, mi sembra giusto che mi abbia sempre con te. Mi manchi tantissimo Lolo.» la sua ultima frase mi fece scendere una lacrima di tristezza.
«Ehi Lolo.» tirai su con il naso provando ad essere il più silenziosa possibile.
«No amore, non piangere per favore.»
«Mi manchi tanto anche te Camila. Non so che fare. Saranno cinque giorni troppo lunghi e che non passeranno, mai.» le dissi provando a non piangere più di tanto.
«Lolo, vivili tranquilla. Passeranno e poi staremo insieme l'ultimo dell'anno.»
«Si principessa ma dopo non voglio pensare che non ci vedremo per un'altra settimana.»
Mi ero veramente demoralizzata, questo mi faceva capire quanto fosse importante la mia ragazza.
«Lolo, troveremo un modo. Adesso devo andare. Mia madre vuole uscire un po'.»
«Si okay, a dopo.» riattaccai la chiamata.
Buttai il telefono sul letto e poi feci lo stesso con me stessa.

Nuovo aggiornamento!
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B🏳️‍🌈💕

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