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Ciao a tutte, ricordatevi di lasciare un commento e una stellina nel caso che il capitolo vi piaccia.
Buona lettura!

Esco dallo sgabuzzino con le mani ricoperte di sangue ed un sorriso vittorioso sul volto. Se qualcuno lo venisse a sapere mi spedirebbero subito in riformatorio, ma non credo proprio che ad Austin convenga.
Beh, a meno che non voglia che alcuni membri della sua gang vadano al fresco.

<<Non era suo amico, ma un ammasso di coglionaggine umana>> dico a Summer una volta raggiunto il bagno, lavandomi le mani sotto il getto dell'acqua.
<<Almeno tu stai meglio?>> sospira.
<<Più o meno, diciamo che mi sono sfogata abbastanza e per qualche ora posso resistere>> le rispondo con un sorrisetto di chi la sa lunga.
Lei scuote la testa e storce leggermente il naso, mentre guarda l'acqua portare via con se quello schifo.
<<Che ore sono?>> le domando, uscendo da quel bagnetto asfissiante e vendendo le porte delle innumerevoli classi, aprirsi sl suono della campanella.
<<Credo sia ora di pranzo>> borbotta sorpresa, prendendo poi il telefono dalla tasca dei pantaloni <<Alaska Milton, ti hanno mai detto che fai perdere la cognizione del tempo?>>

<<Solo che con a me ci si diverte>> rispondo, recandomi insieme a lei verso la mensa gremita di alunni stanchi per la giornata, ma sollevati da quella pausa.
Tyler fa cenno di avvicinarmi al loro tavolo ed io eseguo la sua richiesta sbuffando, mentre le persone attorno a me si voltano come al solito incuriosite.
<<Non vi ho visto alle lezioni, dove siete state?>> ci domanda, mentre io prendo posto accanto a lui e Summer si siede imbarazzata e con lo sguardo basso.
<<Segreto professionale>> mormoro sollevando le sopracciglia con un ghigno e prendendo un pezzo di pane dal suo vassoio.
Tyler mi scruta confuso e preoccupato, ma io faccio finta di nulla, osservando Summer che, con la banale scusa di prendere il cibo, scappa via verso le cuoche.
<<E come mai Moore ha del ghiaccio sul viso e un enorme livido nell'occhio?>> domanda poi Mason, spalancando gli occhi a quella vista e scoppiando a ridere subito dopo, per poi allungare la sua mano per battermi il cinque.
<<Sei la migliore!>> esclama a quella piacevole visione.
<<Lo hai ridotto tu il quel
modo?>> mi chiede Jacob con gli occhi sbarrati, mentre mio cugino scuote la testa.
Ridacchio compiaciuta, ma appena i miei occhi incontrano quelli di Axel, il sorriso mi muore sul volto, sostituito da un'espressione confusa.
Il ragazzo dagli occhi verdi infatti mi osserva alquanto incazzato, le sue nocche sono bianche da quanto le sta stringendo e la sua espressione dura non promette niente di buono.
<<Cosa ti ha fatto?>> chiede Tyler, ricevendo tutta l'attenzione di Axel, che a quanto pare, deve essersi posto la stessa domanda.

<<A me niente, dovevo sfogarmi e ho usato la scusa di Summer per farlo>> dico con una scrollata di spalle.
Proprio in quel momento la ragazza dai capelli biondi arriva con due vassoi in mano e la paura di fare danni in volto.
La aiuto prendendo il mio e poi faccio una smorfia.
<<Dovevi prendere solo il tuo, sarei andata io dopo>>

Lei non risponde però, troppo concentrata a torturarsi le mani dall'imbarazzo e ad evitare gli occhi inquisitori di Axel.
<<Tranquilla, non ti farà niente>> le dico guardandolo con sfida.
Lui sbuffa passandosi la mano sul ciuffo di capelli castani e abbassa lo sguardo sul suo piatto.
<<Stasera alle 8:00 pm al The Moon>> ci informa Jacob leggendo i messaggi sul suo telefono.
<<Con chi?>> chiede Axel, con voce profonda e lo sguardo scuro.
<<Black>>
Occhi verdi annuisce, prende il suo zaino ed esce dalla mensa senza dare alcuna spiegazione.
<<Che gli è preso?>> chiede Summer a bassa voce, ma io faccio finta di nulla, continuando ad osservare la porta da cui è uscito.
<<Devo andare>>

You'll be MineNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ