capitolo nove

3K 198 40
                                    

Johanna

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Johanna

Fortuna che ormai l'estate è al termine, sono stanca di lavorare con questo caldo la signora Black mi ha aiutata tantissimo, anche se è la segreteria personale di Maicol si è fatta carico di molti miei contratti.
Svenire in ufficio è stato imbarazzante, André non la smetteva di chiedermi come stavo e la gente ha iniziato subito a fare ipotesi sul mio stato.

Mi viene da ridere ripensando che hanno subito parlato di una gravidanza, quando l'ho detto ad Andreea è caduta dalla sedia non riuscendo a trattenere le risate.
Ma non cambia che mi annoio da morire, mi hanno costretta ad prendere le ferie arretrate e non so cosa fare, non ho nessuno e la mia unica amica è in francia.

Il campanello suona ripetutamente ormai manco mi sorprendo più, André è passato tutte le sere in questa settimana per vedere come stavo e nonostante gli abbia sbattuto la porta in faccia ogni volta continua a passare.

"Sto bene! Puoi anche andartene" gli dico aprendo la porta e trovandomi i suoi bellissimi occhi nocciola che mi guardano preoccupati.
"Hai avuto altri capogiri?" Chiede entrando.
"No papino sto bene" rispondo stanca di discutere, si gira e mi guarda come per valutare se gli sto mentendo, il cellulare squilla e mi salva da questo momento imbarazzante.

"Pronto" entro in cucina per evitare che André ascolti la conversazione.
"Buona sera piccola, come stai?"
"Bene Mark, come tre ore fa" rispondo esasperata, e si doveva trovarsi anche lui mentre sono caduta come una pera cotta sul pavimento.
"Non esitare a chiamarmi se ne hai bisogno d'accordo?" Chiede preoccupato.
"Tranquillo, sto bene. Anzi penso che partirò per andare a trovare la famiglia. Quindi non preoccuparti se non mi senti per un po'" mento cercando di toglierlo un po' da torno.
"È un modo carino per liquidarmi?" Chiede, fortuna che non può vedere il mio viso in questo momento.
"Ma cosa dici! Ci sentiamo presto Mark grazie mille"

Mi giro e trovo André che mi guarda con le braccia incrociate, stacco la telefonata e inizio a prepararmi un thè fingendo che non ci sia.
Sento la schiena pizzicare per le occhiate che mi tira, ma cosa vuole da me? In ufficio è sempre freddo e distaccato poi si presenta qui e cambia completamente, io non lo capisco.

Prima si comporta come se gli importasse poi mi snobba e mi guarda freddo, non ho la forza di stare dietro ai suoi cambi d'umore.
"Vuoi del thè?" Chiedo voltandomi ma non lo trovo, inizio a girare per le stanze pensando che sia andato via ma infine lo trovo in camera da letto.
"Cosa credi di fare?" Urlo inferocita mentre André piega in modo perfetto alcuni miei vestiti e li mette in una valigia.

"Ti porto in vacanza"
"Cosa? Tu sei matto, lascia immediatamente le mie cose" urlo strappandogli dalle mani alcuni indumenti sexy che mi ha regalato Andreea per le occasioni speciali, che non arriveranno mai!
"Perché stai aspettando che ti passi a prendere quel belloccio da quattro soldi?" Risponde acido guardandomi male.
Ci risiamo un minuto è tutto dolce e carino e un attimo dopo ti tratta come una poco di buono.

una verità rischiosa (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora