capitolo trentuno

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Johanna

I giorni passano lenti e tristi, finalmente mi dimettono e torno a casa, André si è occupato di me notte e giorno nonostante sia in grado di fare tutto.
Mi hanno dato il mese di riposo e mi tocca stare a casa da sola con una strana angoscia, mi fa strano pensare che ora potrei aspettare un figlio, André è sempre stato attento anche se ricordo bene la nostra prima volta, la voglia di fare l'amore e il desiderio di non smettere, è stata sicuramente quella la volta in cui è capitato.

Sbuffo e provo a chiamare Andreea, ultimamente è strana a stento risponde alle mie chiamate e ogni volta che lo fa mi parla a monosillabi.
Non è da lei questo atteggiamento, so che mi nasconde qualcosa, ma cosa?
Non risponde alla mia ennesima telefonata e la cosa inizia a infastidirmi e non poco!

Poso il cellulare e vado in soggiorno stanca di stare a letto, nel prendere il telecomando della televisione vedo il cellulare di André, lo avrà dimenticato, esito un secondo ma poi decido di sbirciare.
Con il cuore in gola inizio a scorrere il registro delle chiamate vedendo un sacco di chiamate verso un numero che conosco fin troppo bene.

Sto per aprire i messaggi di whatssap quando sento la chiave entrare nella serratura della porta.
Poso il telefono e corro in camera con le gambe tremanti.
"Amore" André entra in casa e mi raggiunge con un sacchetto tra le mani.
"Mi sei mancata piccola" dice baciandomi le labbra.

A stento ricambio il bacio e la cosa lo spiazza, ma si riprende subito mostrandomi un sorriso dolce e porgendo il pacchetto tra le mie mani.
"Ti ho portato la tua ciambella preferita" dice togliendosi la giacca.
"Non ho fame" metto il sacchetto sul comodino e mi giro dandogli le spalle.

Lo sento sospirare e camminare nella stanza, con lo sguardo perso nel vuoto cerco di capire perché ha tutte quelle telefonate alla mia insaputa, e perché lei non mi ha detto nulla.
Non voglio pensare male di loro, Andreea è come una sorella per me e so che non mi farebbe mai nulla di così meschino!
Eppure il seme della gelosia si impossessa del mio corpo facendomi crescere sempre di più i dubbi su di loro.

"Johanna, come ti senti?" André si siede sul letto e inizia ad accarezzare la mia spalla, non lo guardo ne gli mostro alcuna attenzione.
"Sono stanca" dico dopo un infinità di tempo coprendomi fin sopra la testa con il lenzuolo.
Lo sento alzarsi e andare nell'altra stanza, mi fa strano trattarlo così ma ora voglio solo capire cosa mi nascondono.

Resto sveglia finché non lo sento dormire profondamente, mi alzo senza fare rumore con un solo pensiero.
Cerco il suo cellulare e alla fine lo trovo in cucina sul tavolo, con un'altra chiamata!
Scorro i messaggi e apro la chat che ha con lei.

- allora è tutto pronto, ci vediamo per il tredici!

-si ma rispondi alle sue chiamate, così la fai insospettire!

- no, non ci riesco, non le so mentire.

- non essere stupida, già è abbattuta per quello che è successo ha bisogno di te.

- lo so! È tutta colpa tua e di questa storia se non riesco a parlare. Coglione!

- sei la solita antipatica! Torno da lei ci sentiamo tra qualche giorno per organizzare la serata. Grazie senza di te non avrei saputo come fare.

- lo so tesoro, sei un uomo cosa volevi fare da solo 😂😂😂😂

Leggo e rileggo incredula i messaggi, no non può essere.
La chiamo con il cellulare di André pregando in cuor mio che non risponda, uno squillo, due squilli.
"Già ti manco?" Chiede lei ridendo.
Riattacco subito e rimetto il telefono dove stava, ritorno a letto e lo guardo dormire.

Il suo petto si muove ad un ritmo lento, ha la bocca leggermente aperta e un espressione serena sul viso.
Passo tutta la notte a fissarlo, ogni movimento ogni respiro, ogni sbuffo.
Potrei svegliarlo e chiedergli una spiegazione ma decido di non farlo!
Appena si muove mi giro e fingo di dormire, lo sento muoversi e stringere il mio corpo tra le braccia.

"Amore" mormora ancora assonnato, sento il suo respiro sul collo e le labbra calde strusciare sulla mia pelle.
"Ho bisogno di un po' di spazio André" gli dico con una voce stranamente roca.
"Cosa intendi?" Chiede alzandosi e costringendomi a girarmi.
I suoi occhioni nocciola mi fissano smarriti.

"Voglio che te ne torni a casa tua, ho bisogno dei miei spazi" rispondo secca.
"Johanna ma che ti prende?"
"Nulla ho solo bisogno di stare tranquilla" dico alzandomi e iniziando a prendere alcuni suoi vestiti per metterli in una borsa da viaggio.

"Mi stai cacciando via?" Chiede avvilito alzandosi per venirmi in contro.
Mi afferra le braccia costringendomi a fissarlo negli occhi.
"Te ne devi andare" ripeto vagando con lo sguardo nella stanza cercando di non piangere.
"Dammi un motivo per farlo" dice afferrando il mio mento per fissare bene i miei occhi.

La gola mi si secca del tutto, e non riesco a trattenere una lacrima, sono stanca e sfasata per gli ultimi eventi.
"Ho visto i messaggi che ti sei scambiato con Andreea, avete una relazione" butto fuori con voce stridula alzando le mani in modo isterico.

André lascia cadere le braccia lungo i fianchi e mi guarda severo.
"Hai sbirciato nel mio telefono?" Farfuglia con la bocca aperta, facendomi infuriare di più.
"Si e ho fatto bene, come avete potuto?" Urlo tirandogli uno schiaffo in pieno viso.
La testa mi scoppia a causa della notte passata sveglia e la rabbia mi fa tremare tutta.

"Ahi mi hai fatto male" si lamenta facendomi perdere la pazienza.
"Sei uno stronzo ecco casa sei" strillo colpendolo al petto con le mani.
André scoppia a ridere e mi stringe tra le sue braccia impedendo ogni mio movimento.
"Smettila di fare la pazza isterica" sussurra al mio orecchio baciandolo.
"Anche se mi fa impazzire vederti gelosa" aggiunge aumentando la presa.

Resto in silenzio ascoltando i nostri battiti accelerati.
"Sono settimane che parlo con Andreea per farti una sorpresa, ma tu non riesci a stare buona eh"

Spalanco gli occhi sentendomi una stupida e affondo la testa tra l'incavo del suo collo.
Le sue mani passano in rassegna la mia schiena facendola rabbrividire al loro tocco.
"Ti amo Johanna, e mi manchi tanto. So che sei giù per la gravidanza ma mi manchi da morire"

Mentre lo dice bacia il mio collo facendomi dimenticare anche come mi chiamo, sono tre settimane che non abbiamo rapporti e manca tanto anche a me.
Lascio che mi porti a letto e mi baci ogni centimetro del mio corpo.
Mi sento una stupida per aver dubitato di lui, e anche di Andreea, lo guardo negli occhi mentre mi fa sua, lo vedo come mi guarda.

Mi guarda come se al mondo non esistesse altra donna al di fuori di me.
"Ti amo André"

una verità rischiosa (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora