capitolo venti

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André

Ritorno in taxi per non disturbare nessuno, sono le sei e mezza l'alba comincia a colorare il cielo e il freddo secco mi rende il viso rosso, ma mi piace respirare questa aria.
Stiamo all'inizio di novembre,  già si vedono i primi addobbi natalizi, senza volerlo il mio pensiero va a lei, vorrei portarla fuori per natale magari in montagna questa volta.

Sorridendo al pensiero di una Johanna che scia al mio fianco apro la porta di casa e trascino stanco la valigia al piano di sopra, appena finisco di salire le scale sento la voce inclinata di Jennifer provenire dalla stanza di Maicol.

"Quindi io sarei il premio di consolazione!ma certo non puoi essere felice con lui quindi ti accontenti di me!"
Sbraita incazzato mio cugino

"Cosa?no aspetta.."
Farfuglia lei
"Due mesi Jennifer. Ci hai messo due fottuti mesi per rispondere alla mia domanda. Sono stanco di starti dietro lo capisci!
Prima c'era Clara, poi arriva Alex e nonostante ti abbia implorato di non sposarlo tu lo hai fatto!
Poi che fai? Ti porti a letto quello!
Cazzo Jennifer non ne posso più.
È sempre il momento sbagliato c'è sempre qualcosa che ci divide e io mi sono stancato di essere l'unico a lottare" urla Maicol furioso uscendo dalla stanza, mi urta con una spallata e si precipita fuori casa, probabilmente ora distruggerà il sacco da box che ha in cantina.

Rimango fermo mentre mia cugina esce dalla sua stanza scuotendo la testa entrando in quella di Maicol, dopo poco esce con Jennifer che a stento cammina e la porta in camera sua, mi passo una mano sul viso frustrato da questa situazione, decido di andare a parlare con Maicol anche se so che non mi ascolterà.

Appena entro in cantina lo trovo a tirare pugni come un matto, fino a farsi uscire il sangue.
"Non- ho - bisogno- della - paternale!" Ringhia ad ogni pugno.
"Non ho intenzione di farti nessuna paternale fratello, ma lei sta male quanto te! quindi smettila di fare il coglione" Rispondo calmo.

Maicol si blocca improvvisamente e mi fissa furioso, sta per esplodere e forse è un bene anche se dal suo sguardo capisco che mi sto cacciando in un brutto guaio.
" quindi il coglione sarei io eh? Dopo tutto quello che ho passato! Dopo che ho passato la vita a cercarla amandola da sempre. Sai cosa vuol dire vedere la donna che ami con un' altro uomo? e come se non bastasse poi si è scopata pure quel coglione del cazzo" urla avvicinandosi furioso.

"Se continui a fare lo stronzo non passerà molto che la vedrai tra le braccia di un'altro" dico sperando di smuoverlo un po'.
"E chi sarebbe quest'altro tu?" Ringhia sul mio viso stringendo i pugni e serrando la mascella.
"Io intanto l'ho già baciata e non mi dispiacerebbe per niente farla mia" rispondo beffardo.

Le sue mani si stringono intorno al mio colletto, ha gli occhi iniettati di sangue e il viso deformato dalla rabbia.
" non ti azzardare a toccarla o giuro su dio che ti ammazzo fratello!" Sputa velenoso sbattendomi al muro.

"Di certo non ti aspetterà per sempre, e io non la lascio ad altri" rispondo sapendo di aumentare la sua rabbia, tanto ché mi tira un possente pugno sullo zigomo,  rimango fermo mentre Maicol esce sbattendo la porta. Mi massaggio il viso dolorante sperando che almeno sia servito a qualcosa conoscendo mio cugino se provavo a parlagli con calma non mi avrebbe mai ascoltato.
- Perché facendoti menare hai risolto il problema vero?-  deride ironica, la mia coscienza.

Ritorno di sopra e decido di farmi una doccia prima di  andare in ufficio, un brivido mi percorre la schiena appena penso a Johanna, spero che non sia arrabbiata.
Non faccio caso a quello che metto e dopo poco esco di casa arrivando per primo in ufficio.

"Buongiorno mister Evans, cosa ha combinato alla faccia?" Chiede Karl il capo della sicurezza, mi fermo di botto e osservo dalla vetrata il mio enorme livido che risalta lo zigomo.
"Un piccolo scontro" rispondo con un sorriso per sdrammatizzare.
"Si è fatto beccare da qualche marito geloso?" Chiede ridendo conoscendo la mia fama da don giovanni.
"Qualcosa del genere" rido pensando a Maicol che stava per ammazzarmi.

Un rumore sordo mi fa voltare di scatto e mi scontro con due occhi grigi che mi fissano increduli, il suo sguardo osserva attentamente il segno del pugno e un piccolo sorriso cattivo si dipinge sul suo viso rendendola bella e spaventosa allo stesso tempo.
Johanna raccoglie la cartella da terra ed entra senza più guardarmi.

"Buongiorno" le dico affiancandola mentre spetta l'ascensore, ma in tutta risposta sbuffa irritata e inizia a salire le scale.
"Posso almeno sapere cosa ti ho fatto?" Le chiedo seguendola come un cagnolino per le scale sapendo di essere stato uno stronzo nei suoi confronti.
Ricevo ancora silenzio e l' unica consolazione che ho è quello di poter fissare il suo sedere che sale sinuoso le scale.
Arriviamo al nostro piano con il fiatone le afferro il braccio e la trascino nel mio ufficio nonostante cerchi di farmi mollare la presa.

"Ma sei impazzito?" Chiede irritata appena chiudo la porta e mi appoggio ad essa per evitare che esca.
"Buongiorno anche a te tesoro?" Le rispondo con un sorrisino cercando di addolcirla un po', ma alla sua occhiata sprezzante capisco che la sto solo irritando di più.
"Mi dispiace, per come sono andato via, e anche per non averti richiamato" inizio a dirle avvicinandomi e accarezzando il suo bellissimo viso che sa di vaniglia e miele.

"Mi si era rotto il telefono e non so come l'ho perso, ci sono voluti giorni per riavere il mio numero ma non avevo il tuo" le sussurro sulle labbra piene che  come le mie fremono desiderando  un bacio.
"E quella donna che mi ha risposto quando ti ho chiamato?" Chiede triste allontanandosi di qualche passo.

La guardo non capendo ripensando a chi poteva averla risposta.
"Forse era Shakira la responsabile che mi affiancava nelle pratiche" le dico con noncuranza alzando le spalle.
Johanna si morde le labbra e mi fissa con gli occhi lucidi, sta per rispondere quando il telefono dell'ufficio inizia a suonare.

" ufficio di mister Evans, sono Johanna in cosa posso aiutarla?" Dice lei cortese.
La vedo sgranare gli occhi e fissandomi furiosa.
" glielo passo subito" sibilla a denti stretti sbattendomi la cornetta sul petto.
" la tua Shakira stronzo!" Ringhia lasciandomi impalato e uscendo.

"Pronto" rispondo ancora stupido per il comportamento di Johanna.
"Buongiorno André, mi aspettavo un tuo messaggio" dice Shakira con voce lagnosa.
"Cosa hai detto alla mia segreteria?" Le chiedo cercando di mantenere un tono ragionevole anche se le vorrei urlare in faccia.
"Nulla, le ho solo chiesto se eri arrivato e che mi serviva l'indirizzo di casa tua perché devo spedirti alcuni vestiti  che hai dimenticato" dice con finta ingenuità.
"Senti Shakira ascoltami bene, se solo provi a rifare una cosa del genere non solo ti faccio licenziare ma farò in modo che neanche un venditore ambulante di prenda a lavorare è chiaro!" Quasi urlo per il guaio che ha combinato.

"Hey calmati, è stata la cameriera del hotel a chiamarmi per dire che hai lasciato lì alcune cose, se poi la tua segretaria ha frainteso non è un problema mio" risponde con noncuranza, riattacco il telefono e corro fuori cercando Johanna.

Gli uffici si stanno riempiendo e alcuni dipendenti mi guardano scioccati, solitamente sono sempre un ottimo riferimento di comportamento in ufficio, oggi corro da un lato all'altro con la guancia nera.
Intravedo la sagoma di Johanna nell'ufficio di Jennifer ed entro senza neanche bussare.

Isabella e Maicol sono seduti alla scrivania e Johanna prende alcune pratiche da sistemare.
"Cosa hai fatto?" Chiede Isabella alzandosi di colpo e correndo da me per osservare meglio il livido.
"Questa mattina ero così presa da Jen che neanche ho notato il livido, non ti ho manco salutato" dice abbracciandomi con amore.
"Tranquilla tesoro, non è nulla solo un diverbio stupido" le dico guardando Johanna mentre stringo mia cugina.

Salve💖
Prima di tutto mi scuso per gli errori e per il poco tempo che ho.
Spero che il capitolo sia piaciuto e che abbiate capito che André e Shakira non hanno fatto nulla😂😂😂
Detto questo spero di aggiornare presto, mi raccomando lasciatemi i vostri commenti 😘😘😘😘😘

una verità rischiosa (Completa)Where stories live. Discover now