capitolo cinquanta

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Faccio ondulare leggermente il vestito, un fresco venticello mi scombina i capelli che ho lasciato sciolti e ondulati, André mi aspetta sotto il gazebo di rose con il suo completo nero e gli occhi lucidi, i gemelli che hanno quasi due anni cammina...

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Faccio ondulare leggermente il vestito, un fresco venticello mi scombina i capelli che ho lasciato sciolti e ondulati, André mi aspetta sotto il gazebo di rose con il suo completo nero e gli occhi lucidi, i gemelli che hanno quasi due anni camminano tenendosi la mano andando verso di lui, li seguo senza staccare gli occhi dall'uomo che tra poco sarà mio marito.

Papà è al mio fianco emozionato e felice, il nonno di Jennifer e la sua compagna tengono la mia principessa tra le braccia, e i suoceri di Isabella cullano la nuova arrivata, la piccola Jennifer.
Il cuore batte fotte mentre mi avvicino al gazebo, Maicol e Lucas si trovano alla destra di André e dall'altro lato ci sono Jen e Bell.

Mio padre mi lascia al loro fianco a mi dà un tenero bacio sulla fronte.
Il parroco inizia la cerimonia, siamo pochissime persone, ho voluto solo chi amo nel mio giorno, il sole tramonta lentamente e il giardino si colora d'oro, fermo lo sguardo in quello di André e un brivido mi percorre la schiena, sorrido felice nonostante le lacrime incorniciano il mio viso.

"Prometto di amarti ogni giorno della mia vita, e anche oltre. Prometto di prendermi cura di te e delle tue pazze gelosie, prometto di esserci anche quando tutto andrà male e tu sarai troppo stanca per parlare. Prometto amore mio, di darti tutto il bene che meriti e di prendermi cura ogni giorno di te e della nostra splendida figlia, prometto di amarti, di onorati e di rispettarti finché il mio cuore batterà, e quando smetterà di farlo ti amerò anche da lontano, perché finché ci sei e finché il tuo sorriso illuminerà il mondo io non morirò mai" dice con la voce tremate per l'emozione.

Un anno dopo

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Un anno dopo

"Amore mi porti la borsa" urlo ad André che parla con i ragazzi seduto al tavolino in giardino, Ginevra mi osserva con il viso sporco di gelato, è così tenera che ancora non ci credo.
"André cosa le hai regalato per il vostro anniversario?" Chiede isabella senza togliere lo sguardo dalla carrozzina dove la piccola Jennifer è intenta a bere dal biberon.

"È una sorpresa, gli darò il mio regalo stasera" dice lui baciandomi la testa e tornando dai ragazzi.
Prendo i fazzoletti e pulisco alla meglio la piccola, oggi è il nostro primo anniversario e abbiamo deciso di venire a trovare papà e passare qualche giorno con la famiglia.
Ora che siamo tutti sposati visto ché anche Isabella due mesi fa' ha fatto il grande passo, abbiamo poco tempo per stare assieme.

"Maicol!" Jennifer urla come una matta cercando di prendere i gemelli che corrono nudi per il giardino, tra poco compiranno tre anni, e sono delle pesti. Qualche settimana fa' ho trovato Jennifer in lacrime e la cucina nel caos, si era addormentata dieci minuti sul divano mentre i piccoli giocavano sul tappeto, mentre lei dormiva sono andati il cucina e hanno rovesciato tutto quello che riuscivano a prende, cibo pentole farina, e tutto quello che trovavano.

Jennifer aveva trovato Michelle infilata in un mobile in alto, dove si era arrampicata per mangiare la cioccolata e Simon era intento a versare la cena sul pavimento.
"Mi aiuti" strilla disperata cercando di prendere Simon che si è infilato nella fontana dove ci sono i pesci rossi.
"Amore fa freddo non puoi fare il bagno lì, dai esci" chiede lei cercando di trattenere la frustrazione.

Maicol si toglie le scarpe ed entra nella fontana per prenderlo, ma il piccolino gli sfugge e lui scivola bagnandosi tutto.
Ridiamo come matti sotto il suo sguardo irritato.
"Michelle, vieni andiamo a fare un bagno caldo con Ginevra" dico alla piccola intenta a seguire il fratello, appena mi sente corre e mi salta addosso.

"Zia zelato" dice indicando il visino della cuginetta.
"Lo mangiamo dopo che ti sarai vestita" dico prendendo Ginevra in braccio e lei per la mano.
Maicol è riuscito a prendere quella peste e André gliel'ha preso dalle braccia per evitare che inizi a sgridarlo.

Entriamo in casa e il mio bellissimo marito mi aiuta a fare il bagno ai bambini, la fortuna vuole che dopo averli portati nella loro camera crollano esausti.
"Tu non dormi?" Chiedo alla mia principessa mentre la metto nella culla con i suoi peluche.

"Ora tocca a noi fare il bagno" sussurra André spingendo il suo petto contro la mia schiena.
"La piccola è sveglia" mugolo appena una sua mano scivola tra le mie gambe e inizia ad accarezzarmi da sopra i pantaloni.
"Lasciamo la porta aperta se piange la sentiamo" annuisco e lo seguo nel bagno che abbiamo in camera.

Riempie la vasca con sali e bagnoschiuma differenti creando una schiuma morbida e profumata.
Mi spoglia lui con lentezza osservando ogni centimetro di pelle, fa scivolare le mani sulla mia schiena sui glutei e scende lungo le gambe togliendomi gli slip.
In silenzio mi porta nella vasca, etra e si siede facendomi sedere tra le sue gambe, inizia a passare il bagnoschiuma sulle mie spalle, sul collo i seni.

Tutto con una lentezza straziante, rimaniamo a coccolarci e accarezzare i nostri corpi finché l'acqua diventa fredda e la schiuma scompare del tutto, rilassati e con una voglia enorme rimango stretta tra le sue braccia a lasciarmi cullare dal battito del suo cuore.

"Amore alziamoci hai la pelle d'oca" sussurra baciando il mio orecchio, lo seguo fuori dalla vasca e osservo il suo corpo gocciolare, seguo ogni movimento avida desiderando di baciare ogni centimetro di lui.
Prende un asciugamano e se lo mette in vita, poi un altro per asciugare il mio corpo.

Mi lascio asciugare senza fretta, godendo del suo tocco delicato.
Da quando è nata la piccola sono stati pochi i momenti che abbiamo avuto per noi, tra il lavoro e il resto la sera crolliamo distrutti.
Mi prende in braccio per portarmi sul letto mi ci lascia cadere con poca grazia con un sorriso malizioso facendo cadere il suo asciugamano.

Mi fa segno di stare in silenzio indicando con la testa la culla dove dorme la piccola, la stanza è semi buia ma distinguo perfettamente il suo corpo, e la voglia che cresce nel farmi sua.
"Sposta la culla" sussurro, a casa nostra la piccola ha una stanza sua, sarà stupido ma non la voglio in camera mentre lo facciamo, anche se è piccola.
"E se si sveglia?"
"Si sveglia sicuramente se la lasciamo qui" sbuffa e si copre la vita.

Sposta con delicatezza la piccola nella stanza vuota che abbiamo affianco al bagno, li faremo la stanza della piccola, così quando passeremo le vacanze qui non ci saranno problemi.
"Contenta?" Chiede chiudendo la porta.
Sorrido e mi stendo al centro del letto mi raggiunge e si stende al mio fianco posando una mano aperta sulla mia guancia.
"Sei bellissima" lo guardo incapace di trattenere un sorriso.

"Sto aspettando il mio regalo" gli dico sfacciata mentre i suoi occhi si illuminano.
Le nostre bocche si scontrano in un bacio rude e passionale, mi tira sopra di lui e con un colpo secco entra facendomi gemere.
Mi muovo lenta stringendo il suo petto tra le dita.
"Il tuo regalo si trova in un posto, ci andiamo domani" ansima mentre io prendo velocità.

Troppo eccitata per chiedergli informazioni continuo a far l'amore con lui sentendomi la donna più bella e felice del modo.
"Ti amo angelo mio" quasi urla arrivando all'apice del piacere, lo raggiungo dopo poche spinte urlando il suo nome e alleggerendo la testa da ogni cosa.

Scusate se ultimamente aggiorno poco, ma ho problemi a stare dietro le storie, infatti mi scuso anche con chi stavo leggendo e non ho avuto tempo di continuare.
Se ci sono errori vi prego segnalatelo proprio non riesco a rivedere il capitolo, buona giornata❤❤❤

una verità rischiosa (Completa)Where stories live. Discover now