capitolo trentacinque

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Corro per le strade bagnate della città, Johanna al mio fianco guarda fuori dal finestrino con lo sguardo perso.
"Amore vedrai che non è nulla di grave" cerco di consolarla.
In fondo mia cugina è riuscita solo a dire qualcosa su Jennifer e di tornare a casa.

Non arrivo neanche a fermare la macchina che Johanna scende di corsa per entrare i casa, la seguo e appena entro sento Maicol urlare e prendere a pugni il muro.
Cerco con lo sguardo isabella che guarda il fratello spaventata mentre Lukas cerca di fermarlo, ormai le sue mani sono viola e la parete è piena di sangue.

"Stronza! È solo una stronza. Aveva  giurato di amarmi" ringhia ad ogni pugno.
"Maicol calmati" dice lukas cercando di fermarlo ma inutilmente.
"Mi ha lasciato mentre aspetta mio figlio, il mio! " urla furioso.
"Maicol calmati" Johanna si avvicina e gli posa una mano sul braccio, facendolo bloccare all'istante.

"Cos'è successo?" Chiede lei con il viso rigato dalle lacrime.
"Mi ha lasciato con una cazzo di lettera, non ha avuto neanche il coraggio di guardarmi in faccia" risponde lui crollando con le ginocchia a terra e abbracciando Johanna alla vita, lei gli accarezza i capelli con le mani tremanti e si guarda intorno smarrita.

"Ti sbagli Maicol lei non ti lascierebbe mai" gli sussurra.
"Allora leggi questa" apre la mano dove stringe un pezzo di carta, si alza barcollando ed esce di casa come un disperato.
Mi avvicino a Johanna e leggo il foglio di carta che tiene tra le mani.

Perdonami Maicol
Ma non sono degna di portare questo anello, in questi mesi mi hai donato un'amore indelebile ma non posso più restare, appena avrò partorito ti verrà portato nostro figlio.
So che ora non capirai il mio gesto ma devo andare via e non ho intenzione di tenere con me la nostra creatura.
Ti prego non mi cercare.
Addio amore.

Leggo più volte il foglio senza riuscire a capire bene cosa c'è scritto.
"No! Non è lei questa" Johanna lancia via il pezzo di carta e si avvicina alla porta con uno sguardo che non le ho mai visto.
"Aspetta dove vai"
"A cercarla"
"Ma come a cercarla, amore ragiona"
La stringo a me in un abbraccio che però non ricambia.
"Ti prego lasciami andare" sussurra staccandosi.
"Chiamami se hai bisogno" le dico consapevole di non poterla fermare.

Mi lascia un bacio a stampo sulle labbra per poi salire in macchina e sparire dalla mia vista.
Ed ecco la mia vita, un minuto prima muoio facendo l'amore con la mia donna e l'attimo dopo tutto crolla.
Cerco mio cugino tutta la notte e questo è solamente l'inizio del caos che ci aspetta.

I giorni passano lenti e faticosi, Johanna si occupa notte e giorno dell azienda ormai ha preso lei le redini in mano, Jennifer è sparita nel nulla e neanche i nostri investigatori riescono a trovarla, isabella passa le giornate a cercare Maicol e a riportarlo a casa ubriaco.
Io mi sento perso non so cosa fare, in un istante ho perso mio cugino la mia migliore amica e la donna che amo.

Johanna non mangia ne si ferma un secondo, partecipa alle riunioni organizza i viaggi e sgobba notte e giorno senza sosta. La signora black le sta accanto e a volte la deve costringere a mangiare.
"Ti prego fermati un secondo" la imploro osservando i suoi occhi spenti e il viso sciupato.

"Non posso ho un appuntamento" risponde lei senza guardarmi.
"Con chi?"
"Con Alex" sbarro gli occhi e stringo la presa intorno al suo braccio.


"Non vai da nessuna parte con quello" le dico ringhiando
"Allora vieni con me, se c'è qualcuno che può trovarla è lui!" Risponde dura.
Non la riconosco più, sembra apatica e fredda, so che mi ama lo so anche se si comporta così ma desidero ugualmente tenerla un po' tra le braccia e baciarla come quando cercava rassicurazioni.

La seguo a casa dove ha dato appuntamento ad Alex, lui ci aspetta fuori con una mano in tasca e un sigaro nell'altra.
I suoi occhi azzurri e freddi come il ghiaccio ci osservano senza emozione.
"Sei pazza, se Maicol è in casa lo uccide" la rimprovero.
"Bene, almeno la smette di ubriacarsi in giro e inizia a muovere il culo per trovare la sua donna" risponde lei secca scendendo dalla macchina.

"Seguimi" dice ad Alex che la guarda curioso.
"Tu saresti?" Le chiede acido
Sto per intervenire mentre il sangue mi sale alla testa, non deve permettersi di parlarle così.
"Non sono affari tuoi chi sono io, sei qui per Jennifer non per me" gli risponde entrando in casa e lasciandoci di stucco.

"Tosta la ragazza,complimenti" dice entrando dopo di lei, ma dove lo teneva nascosto tutto sto carattere?
È Johanna a parlare, spiega la situazione ad Alex gli fa leggere il biglietto, racconta che ha controllato i suoi conti in banca e che non ha lasciato nessuna traccia.

Io mi limito a guardarla, la vedo lottare per una persona che ama, le vedo il fuoco negli occhi di chi non vuole arrendersi, sono terribilmente orgoglioso di lei.
"Isabella vieni in cucina" urla appena sente la porta aprirsi.

Mia cugina entra e subito sbraita contro Alex, che le risponde per le rime.
"Sto dicendo che lei non farebbe mai una cosa simile, e di certo non abbandonerebbe mai suo figlio, se l'ha scritto è perché l'hanno costretta"dice in fine.

"Ci sentiamo presto bellezza" fa un occhiolino a Johanna che lo guarda fredda ed esce di casa.
"Amore andiamo a casa sono stanca" sussurra al mio orecchio con la sua dolce voce.

Dopo quasi un mese ci mettiamo a letto assieme, mi stendo con gli occhi al soffitto mentre lei si appoggia al mio petto.
"Sono stato inutile per te, hai dovuto fare tutto da sola, il lavoro le ricerche. Non sono stato all'altezza di starti vicino" le dico con un nodo in gola pensando a come si batte per tenere tutto unito.

"Ma cosa dici?" Si alza di scatto e mi fissa come se stessi parlando marziano.
"Dico che in quasi un mese non hai mai chiesto il mio aiuto, non hai mai avuto bisogno di un mio abbraccio ne del mio conforto. A mala pena mi hai parlato" mi fa male dire queste cose, ma la verità è che mi sento inutile.

"André non devi neanche pensarle queste cose, solo dio sa quanto desideravo un tuo abbraccio, starti vicino e chiederti conforto" risponde con gli occhi lucidi.
"E perché mi sei stata distante?"
"Amore non capisci, sarei crollata in un tuo abbraccio e non avrei più avuto la forza di andare avanti"

"E ora cosa è cambiato?"
"Nulla, ma so che Alex farà di tutto per ritrovare Jennifer, lui ha mandato il padre in prigione per lei. Ora voglio solo stare stretta tra le tue braccia, domani affronteremo tutto assieme come è giusto che sia" mi bacia dolcemente facendomi tremare il cuore.

"Avrò sempre bisogno del mio uomo" dice accarezzando il mio viso, ci addormentiamo abbracciati e dopo tanto tempo mi sento di nuovo in pace.

una verità rischiosa (Completa)Where stories live. Discover now