capitolo tredici

2.7K 188 34
                                    

(Vi consiglio di ascoltare questa canzone durante la lettura💖)

(Vi consiglio di ascoltare questa canzone durante la lettura💖)

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

André

Che ne dici di ricoprire tutti i brutti ricordi?" Le chiedo tirandola a me e baciandole in collo.
La sento irrigidirsi sotto il mio tocco mi guarda con gli occhi arrossati a causa dell'acqua salata.
"André se cerchi un'avventura lasciami stare, non sono quel tipo di ragazza" sussurra stringendo le spalle.

"Non voglio nessuna avventura con te, non so cosa voglio. Ma so che ti voglio vicino." Le dico sincero accarezzando il suo viso delicato.
"Vedi Johanna, dormire con te con ancora i vestiti è stato molto più bello che andare a letto con qualsiasi altra donna" ammetto facendo chiarezza tra i pensieri.

È la prima volta che una donna mi emoziona in questo modo, è la prima volta che un semplice bacio è stato capace di farmi perdere ogni pensiero, l'unica cosa che importava in quel momento era assaporate il suo dolce e delicato sapore di vaniglia.

La vedo vagare con lo sguardo sull'orizzonte per poi fermarsi nei miei occhi, un piccolo sorriso si fa spazio nel suo meraviglioso viso.
"Questo è il mio primo vero bacio" sussurra imbarazzata facendomi spalancare gli occhi.
"Nel senso che è la prima volta che un bacio ti emoziona?" Le chiedo con le palpitazioni.

"Nel senso che avevo baciato solo il mio ex fidanzato ma erano quasi sempre solo baci a stampo, e anche quando cercava di più non mi trasmetteva nulla e lo rifiutavo" ammette con il viso rosso.

Johanna

"Quindi tu, non hai mai..." scuoto la testa portandomi le mani sul viso imbarazzata.
"Come mai, cioè guardati sei bellissima avrai avuto milioni di ragazzi a farti la corte e poi quanti anni hai?" Chiede con un filo di voce.

"Ventuno e ho avuto un solo fidanzato, scelto da mia madre. Non uscivo mai di casa e non potevo frequentare gente che non fosse nobile" gli rispondo ormai con le lacrime.
"André lasciamo stare le cose come stanno, non è successo nulla" mi giro per tornare a riva ma le sue braccia non me lo permettono.

Mi abbraccia da dietro facendo aderire i nostri corpi e trasmettendo una serenità travolgente.
"È successo tanto" lo sento dire con la voce carica di emozione, mi bacia il collo e accarezza la mia pancia.
"Ho gli stessi brividi quando mi sei accanto" dice indicando la pelle d'oca che mi percorre le braccia.

Mi giro lenta e osservo il suo viso serio, ha lo sguardo fisso sul mio volto mi sorride come se stesse aspettando solo me per farlo.
"Sei bellissima, e forse non sarò all'altezza di starti accanto. Perché insomma guardati, sei  bella delicata pura, sei una donna meravigliosa e io sono solo un uomo..... m'ha se me ne dai la possibilità posso cercare di farti sparire ogni malumore. E se avrai voglia di arrabbiarti o di piangere, ridere e qualsiasi altra cosa io ci sarò."

Sorrido come una povera stupida per le sue parole, la verità è che appena l'ho visto ne sono rimasta estasiata.
Così bello e dolce William mi ha ferita molto ma ero anche consapevole di non amarlo, mi sono sempre chiesta quanto dolore avrei provato se ne fossi stata innamorata.

Salgo con le mani lungo le braccia di André e mi fermo sulle sue spalle, ha gli occhi lucidi e aspetta che gli dica qualcosa, ma non so cosa dirgli.
Appoggio piano le mie labbra sulle sue e subito stringe i miei fianchi per avvicinarmi, iniziamo a baciarci in modo dolce e lento.
Ha un sapore buono tra il dolce e salato, cerca la mia lingua e  tiene una mano sulla mia guancia.
Scendo con le mani sul suo petto scolpito accarezzando ogni centimetro di pelle ma appena arrivo  all'addome si separa da me facendo uno strano verso.

Lo guardo stranita e mi porto le mani sulla bacca - gli farà schifo come bacio?- penso imbarazzata.
"Forse è meglio se torniamo in casa, così prepariamo il pranzo" dice con la voce roca e bassa.
"Oddio! Bacio uno schifo" dico coprendomi il viso e facendolo ridere.

"Smettila con le paranoie, il problema è che baci troppo bene!" Dice togliendomi le mani dal viso.
"Come?" Chiedo non capendo.
"Un certo signorino si è svegliato sotto l'effetto del tuo bacio e delle tue mani " dice leggermente imbarazzato indicando l'acqua, faccio scendere lo sguardo sul suo corpo e appena realizzo cosa voleva dire divento paonazza.

"Oh, scusa io non, cioè oddio. Vado a preparare il pranzo" blatero cercando di non guardarlo.
"Aspetta" mi afferra per un braccio e mi stampa un dolcissimo bacio sulle labbra.
"Fai una doccia e preparati ti porto a pranzo fuori" sorrido e torno in casa con il cuore che batte a mille e una notte.

"Dio cosa metto?" Ho l'asciugamano intorno al corpo e il contenuto della valigia sul letto, sbuffo infastidita non sapendo cosa mettere.
"Johanna sei pronta?" Chiede André da dietro la porta.
"Un secondo" rispondo afferrando un vestito blu corto e semplice, ci abbino un paio di ballerine argento e metto un filo di trucco leggero.

"Sono pronta" dico entrando nel piccolo salottino, André alza lo sguardo e mi osserva attento.
"Non ti sembra troppo corto quel vestito?" Chiede inarcando le sopracciglia.
"Non dire sciocchezze" rispondo ridendo e avvicinandomi alla porta.

Passiamo la giornata in giro visitando la zona, camminare per strada mano nella mano con lui mi fa strano, la gente passa indifferente senza notare le mie guance rosse e il batticuore che non vuole lasciarmi.
"Allora a parte un fidanzato scelto da tua madre e un padre che sa cucinare i muffin meglio di te non so nulla sul tuo conto" dice facendomi perdere qualche battito.

"Cosa vuoi sapere?" Chiedo con la gola secca.
"Non so, cosa facevi prima a londra se avevi un cane o un gatto, quale canzone preferisci" risponde sorridendo e andando verso un negozio di peluche.
"Suonavo il pianoforte, e spesso danzavo a corte. Ma solo se ne ero costretta, non ho mai avuto un animale a parte un piccolo pappagallo che scappo quando ero bambina. E la mia canzone preferita è"
"Vivo per lei" mi interrompe ricordando la canzone che misi quando mi portò a pattinare sul ghiaccio.

Sorrido contenta nel vedere che si ricorda questo dettaglio e gli lascio un piccolo bacio sulle labbra.
"Aspetta un secondo" dice entrando nel negozio e lasciandomi sola.

Buona sera, capitolo breve ma spero che vi abbia emozionato.
Mi scuso per gli errori ma tra il lavoro e il mal di testa non capisco nulla, ho voluto cmq aggiornare visto che non avrei potuto fino a lunedì. Spero di ricevere i vostri commenti. Buona serata 😘😘😘

una verità rischiosa (Completa)Where stories live. Discover now