capitolo ventotto

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Johanna

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Johanna

Incapace di trattenermi cerco di liberarmi dall'abbraccio di André per andare in bagno, mi alzo e raccolgo la sua camicia per coprirmi, ormai le feste sono finite e oggi si torna a lavoro.
Apro la porta e raggiungo il bagno, ultimamente sono rimasta spesso a dormire da lui, passare le serate con Isabella e Lukas è piacevole.

Apro la porta saltellando visto che sto per scoppiare, ma mi blocco cacciando un urlo.
"Odd.ddio. oh scusa" urlo girandomi e coprendo la faccia con le mani.
"Cosa succede?" La voce di Jennifer mi fa tremare.
"Pen,pensavo che non c'era nessuno" le dico balbettando cercando di coprimi il più possibile.

Maicol esce dal bagno imbarazzato e io ancora ho la visione di lui che fa pipì.
"Amore cosa urli?" Chiede André uscendo in boxer strofinandosi il viso.
"Jen, quando siete tornati?" Le chiede stringendola in un tenero abbraccio.
"Da poco" risponde lei baciandogli la guancia.
Poi si gira e mi guarda in un modo che non riesco a capire.

I suoi occhi passano in rassegna il mio viso rosso, e il corpo coperto soltanto dalla camicia, poi si ferma con lo sguardo sull'anello.
Si avvicina piano mettendomi in soggezione, appena la vedo sorridere mi rilasso.
"Ben venuta in famiglia tesoro" dice abbracciandomi con dolcezza.
"Grazie" rispondo mentre Maicol e André si scambiano un sorriso felice.

Una settimana dopo

"Ma ti rendi conto com'è vestita quella vipera?" Urlo indicando Samantha.
"Ti prego calmati, ho mal di testa" risponde Jennifer lanciando un'occhiataccia alla cagna in calore che si striscia contro tony.
"Intanto quella ci prova con tutti, André e Maicol compresi" le rispondo.
"Senti, non posso fare nulla, è la segretaria di Maicol deve occuparsene lui" risponde stizzita.

Torno alla mia scrivania e finisco le varie pratiche senza più dire nulla.
"Mi servono i fascicoli della spedizione in Croazia" stringo la penna tra le mani appena la sua voce da oca strozzata mi entra nelle orecchie.
"Non è un mio problema, cercali tu" le rispondo continuando a scrivere senza guardarla.

"Mh, scoparsi un capo non ti permette  di..." non le faccio finire la frase che le do uno schiaffo tanto forte da farla scivolare con suo tacco vertiginoso e finire per terra.
"Piccola stronza come ti sei permessa?ringhia rialzandosi, i pochi colleghi che ci sono ci guardano mormorando.
"Johanna" la voce di André mi impedisce di saltarle addosso.

"Ha parlato a sproposito " ringhio furiosa mentre la stronza si alza e inizia a lacrimare.
"Non ho detto nulla André, c'è l'ha con me senza un motivo" piagnucola facendomi venire il volta stomaco.
"Samantha torna a casa" risponde duro André.
"Johanna sei sospesa per tre giorni!"
"Cosa?" Urlo con gli occhi che mi escono dalle orbite.
"Nulla ti da il diritto di alzare le mani" risponde lui arrabbiato.

"Voi tornate a lavoro" urla ai colleghi che ci guardano.
Raccolgo le mie cose e corro fuori furiosa!
"Johanna" la voce di Jennifer mi blocca mentre esco da palazzo.
"Ti va una serata tra donne?" Chiede lei, sto per dirle di no, ma appena vedo Maicol serrare la mascella e lei guardarlo arrabbiata accetto.

Giusto il tempo di fare una doccia e cambiarmi che André mi si piazza davanti furioso.
"Mi hai veramente lasciato a piedi?" Chiede spalancando le braccia, è bagnato dalla testa ai piedi, ma cosa ne potevo sapere che avrebbe piovuto?

"Potevi tornare a casa con Maicol" rispondo mettendo un paio di stivali.
"Dove vai?"
"A Cena con le ragazze, devo passare a prendere Jennifer, ti accompagno?"
Il suo sguardo è un misto di delusione e amarezza, esce sbattendo la porta senza rispondermi.

Il tragitto in auto è silenzioso, accendo il riscaldamento sperando che non si becchi un malanno.
"Ho dovuto farlo!" Urla all'improvviso dando un pugno davanti a se.
"Anche io, ha insinuato che lavoro lì perché vengo a letto con te" rispondo arrabbiata.
"Ed è per questo che ho dovuto farlo, non capisci che se non prendevo provvedimenti lo avrebbero pensato tutti? Avrebbero perso rispetto per entrambi. Tu sei la mia donna e devi dare l'esempio più di tutti, anche se costa farlo" apre lo sportello e scende senza darmi il tempo di rispondergli.


Le sue parole mi risuonano in testa per tutto il tragitto, ho chiesto a Jennifer di guidare visto che ho la testa tra le nuvole.
Arriviamo in un ristorantino carino ed elegante, una bella ragazza ci accoglie e mostra un tavolo libero.
"Perché avete litigato tu e André?" Chiede Isabella distraendomi dal menù.
"Mh" mi verso un po' di vino e mangio un grissino evitando di risponderle.
"Johanna" mi richiama con un tono dolce, mentre Jennifer ci osserva silenziosa.

"Uff, io a quella non la sopporto proprio" sbraito in fine portandomi il calice colmo alla bocca.
"Già a chi lo dici, appena vede Lukas gli si incolla tipo sanguisuga" si lamenta storcendo la bocca.
"Non guardate me! Non posso fare nulla e poi appena torna la signora black lei sparisce" dice Jennifer.

"Ma certo la signora black" esclama  Isabella con un sorrisino cattivo.
"Ah Johanna, bisogna che parli con Andreea" Jennifer mi guarda seria e già so cosa mi dirà.
"Deve smetterla di azzuffarsi con tutti, non le posso parare il culo a vita, alla prossima la licenzio. Ne sono costretta" dice rammaricata, ecco lo sapevo.

"Mi dispiace Jennifer, ma non sopporta che le mettano i piedi in testa" la difendo diventando rossa per la rabbia.
"Lo so, dirle che mi può chiamare per qualsiasi problema, ma che tenga le mani a posto, sai che ha rotto il naso ad un suo superiore?"
"Si, e tu sai che le ha messo le mani addosso?" Le rispondo iniziando a scaldarmi.

"Si e ti assicuro che ora troverà lavoro solo come spazzino"
"Dai Jennifer, non farla tragica. Tu al suo posto lo avresti pestato a sangue altro che naso rotto" interviene Isabella.
"Certo che lo avrei fatto, ma non possiamo far vedere differenze tra i dipendenti! Se vedono che qualcuno viene privilegiato perde di rispetto" aggiunge lanciandomi un'occhiata.
Qualcosa mi dice che André gli ha raccontato tutto.

Continuiamo la cena in modo più sereno parlando delle vacanze di Jennifer e Maicol, anzi costringendola a svelarci ogni cosa.
"Vuole un figlio" sbotta in fine con un enorme sorriso bevendo il quarto bicchiere di vino.
"Wow, quindi saremo presto zie?" Chiede Isabella felice.
"Lo spero" sussurra nascondendo una piccola lacrima, mi fa una tenerezza vederla così.

In macchina mentre io guido loro cantano a squarciagola sbagliando metà delle parole, mi fermo davanti casa loro sbagliando.
"Forza fermati a dormire da noi"
"No, Jennifer non mi sembra il caso"
"Muovi quel tuo bel culo e scendi" urla isabella scendendo.
Mi lascio sfuggire un sospiro e scendo seguendole in casa.

I nostri uomini dormono davanti alla televisione, mi avvicino ad André che si trova sulla poltrona e gli lascio un piccolo bacio sulle labbra.
Apre gli occhi di scatto e mi tira sulle sue ginocchia.
"Mi sei mancata principessa, andiamo a dormire" bisbiglia alzandosi con me tra le braccia.
"Buona notte" diciamo ai ragazzi mentre saliamo le scale.

"Amore mi dispiace" lo bacio fermando qualsiasi cosa stia per dire e inizio a spogliarlo.
Bacio il suo petto, con le mani gli accarezzo la schiena desiderosa del suo amore.
"Mh, dovremmo litigare più spesso" mi prende in giro mentre si stende e gli salgo sopra.
"Ho voglia di fare l'amore con te" sussurro baciandogli l'orecchio.

In poco tempo sono nuda su di lui, mi muovo piano con le mani aperte sul suo petto, e gli occhi fissi nei suoi.
Il mio corpo e percorso da mille brividi, le emozioni che mi trasmette ad ogni tocco e movimento vanno al di là di ogni rapporto fisico. Lui fa l'amore con i miei pensieri spazzando via ogni preoccupazione.

Buona serata😘

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