Capitolo 12.

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Capitolo 12

“L’amore è fatto di pioggia.

Solo il vento sa quando e dove può arrivare.”

-Giorgio Faletti.

~Continuo FlashBack.

«Elsie!» Siamo dentro la macchina di Harry, al sicuro. Sono ancora scossa per quello che ho fatto e spero che quel ragazzo sia ancora vivo, nonostante tutto. Credo di tremare, perché non riesco a sentire più il mio corpo. Panico. «Elsie, ti prego!» Harry mi scuote il corpo senza ricevere alcuna risposta. Sembro bloccata in un limbo senza fine. «Elsie, ritorna da me.» la sua è quasi una supplica. Le sue parole mi fanno tremare ancora di più. Chi è Harry? Perché è qui? Perché mi ha salvata di nuovo? È forse un angelo?  Mi sento la testa leggera, molto leggera. Vaga tra l'immaginabile e l'impossibile. L'infinito. Mi perdo in una sensazione indescrivibile che non ho mai provato prima. Sento il cuore uscirmi dal petto, le fiamme intorno a me, e le sue labbra sulle mie in un bacio dolcissimo. Vuole l'accesso alla mia bocca, spinge con la lingua la barriera che ho creato. Istintivamente lo lascio entrare, confusa e ammaliata. Non sono io, non farei mai una cosa del genere con il primo che capita. Ma Harry, non so..ha qualcosa di speciale. Ritorno alla realtà quando Harry si stacca dalle mie labbra. Le sfiora con la punta delle dita e ride. Siamo entrambi senza fiato e persi l'uno negli occhi dell'altro.

«Sei ritornata da me, Biancaneve.» sussurra piano. Mi stringe ancora di più a lui e tira un sospiro di solievo. «Credevo di averti persa..» confessa. La sua voce è rotta, spezzata, piena di paura. «Sono qui, principe.» mormoro tra le nostre labbra. Gli lascio un altro bacio e mi scanso. Che mi prende? Le sue labbra sono come una droga. Quando le assaggio mi prende una specie di frenesia che non riesco a tenere a bada. Le voglio, le desidero, le pretendo.

«Mi hai fatto spaventare.» dice accarezzandomi alcune ciocche scomposte. «Anche tu.» confesso. Sento che con lui non ho bisogno di nascondermi. Nessun segreto. «Ho avuto paura, Harry. Quando ho visto che stavi perdendo..» mi fermo sospirando. Non riesco a parlare. Le lacrime inondano i miei occhi come un fiume in piena «..perdevi sangue, io..i-io..volevo salvarti. Non volevo scappare come una vigliacca. Ho solo seguito il mio istinto, che mi portava da te.» aggiungo nascondendomi nel suo abbraccio. «Volevo salvarti anche io. Adesso siamo pari no?» domanda entusiasta. «Non nasconderti da me, non ti faccio nulla.» aggiunge ridendo. Alzo la testa e lo sguardo incontrando i suoi occhi verdi. Mi mettono in imbarazzo, per la prima volta. Sto arrossendo. «Non credo, se la matematica non è un'opinione, tu mi hai salvata 2 volte, io una sola.» spiego ancora imbarazzata. Gli faccio un sorriso debole. Il suono della sua risata risuona in tutta l'auto. È solare, divertente, stupenda. «Be’, io non sono mai stato bravo in matematica, quindi mi fido di te. Allora ti tocca ospitarmi per la notte.» risponde maliziosamente. Lo guardo confusa non capendo il motivo di tutto ciò. «Pe-perché?» borbotto arrossendo di nuovo violentemente. Lui ride di nuovo, e mi lascia un umido bacio sulle labbra. A quel punto il mio cervello si è proprio messo offline e non vuole sentirne ragione di accendersi. Realizzo solo ora che sono messa a cavalcioni su di lui e siamo abbracciati da non so quanto tempo. Arrossisco di nuovo imbarazzata. Non ho mai avuto un contatto così vicino con un ragazzo. «Il mio amico Louis ha fatto conquiste e vuole portarla a casa mia, perché la sua è occupata. Mi tocca dormire in macchina, con questo freddo e solo.» confessa divertito facendo il broncio. So che sta usando le sue armi di seduzione per riuscire ad incantarmi. Ci riesce. Annuisco acconsentendo a chissà cosa.  «È un Sì?» incalza dandomi un altro bacio sulle labbra. Cavolo Harry, mi vuoi morta? «Va-va bene.» borbotto sognante. Le sue labbra sulle mie mi fanno perdere i sensi. «Non vorrai restare tutta la notte a cavalcioni su di me, in macchina?» domanda ridendo. Divento un fuoco, credo che il fumo stia uscendo da tutte le parti. Perché questo ragazzo mi fa questo effetto? «Sai, non mi dispiacerebbe, però ci sono modi più comodi...per..capisci?» fa dei cerchi invisibili con le dita sul mio collo per poi soffiare sopra. Brividi percorrono ogni angolo del mio corpo. «Harry!» lo ammonisco. «Rilassati, non ho intenzione di farti nulla. Ma capisci, sono un uomo, tu una donna..» sussurra raggiungendo le mie labbra. «E poi mi piace quando le tue guance  diventano rosse per l'imbarazzo, mi piace l'effetto che ho su di te.» aggiunge baciandomi. «Harry..»mi allontano. «Ci conosciamo solo da qualche ora..non è presto per dirmi queste cose?» domando alzandomi da lui e sedendomi nel sedile del passeggero. La sua mano grande e calda avvolge la mia piccola e fredda. «Mi sei piaciuta dal primo momento che ti ho visto, Elsie. Non mi importa se ti desidero già, io sono stato colpito da un fulmine in pieno petto.» spiega calmo. Ha una voce calda e profonda che mette sicurezza e fiducia. «Potrei dire la stessa cosa, Harry. Con te mi sento come a casa, e quella sensazione mi manca da mesi ormai.» rispondo tristemente. «Sono qui, e ti aiuterò. Non ti libererai facilmente di me!» dice orgoglioso mentre accende la macchina e parte. In quei minuti gli indico la strada per il mio appartamento. Non c'è imbarazzo ora. Harry mi ha messo a mio agio. Ride, scherza. È una persona splendida. Potrei giurare che è davvero un angelo caduto dal cielo, solo per me. Gli dico di accostare nel parcheggio enorme che c'è nel mio palazzo. Io abito a piano terra, in un monolocale molto carino e adorabile da quando i miei sono morti.  Lo faccio entrare, e gli offro un po' d'acqua mentre prendo il disinfettante per le sue ferite. «Dove dormo?» chiede mentre mi prendo cura delle sue mani. «Sul divano, ovvio.» rispondo seria. È davvero da troppo poco tempo che ci conosciamo, anche se mi sembra di conoscerlo da una vita intera. La sua mascella si irrigidisce, un po' per il dolore provocato dal disinfettante, un po' per la mia risposta. «Okay.» borbotta infine.  «Vado a prendere le coperte e torno subito.» Annuisce mentre mi vede andar via nell'altra stanza, sento il suo sguardo su di me. Prendo l'essenziale e torno da Harry. Apro il divano che diventa un letto e sistemo le lenzuola pulite e le coperte. «Ecco, fatto!» esulto fiera di come è venuto bene per una volta il letto. «Allora Buona notte..» mormora togliendosi la maglietta. Vedo i suoi muscoli...oh dio...i suoi tatuaggi nel braccio sinistro e sull'addome e il petto..è perfetto. Mi mordo le labbra. «Vuoi dormire con me, Elsie?» domanda divertito. Forse si è accorto che lo stavo fissando a bocca aperta. «Notte, Harry.» dico girandomi per andare verso camera mia. Mi tolgo i vestiti sporchi e li lancio a terra. Non ho proprio la forza per fare nulla. Ho idea di fare una doccia, ma la caccio via perché c'è Harry in casa e non vorrei che entrasse in bagno mentre sono nuda. Opto solo per una maglietta larga che mi copre le gambe. Entro dentro le coperte e mi sdraio guardando il soffitto. Non ho sonno. La mia mente è tormentata dal pensiero di Harry, i suoi baci, le sue carezze, le sue mani. Perché deve farmi sentire così...così viva? Deglutisco a fatica per quei pensieri. È troppo presto. Non posso essermi...no. Non può essere. Innamorata di lui? Aah, andiamo! No! È impossibile. È troppo presto, cavolo. La mia mente sta discutendo con il mio cuore. Non reggo più i loro discorsi e mi alzo. Devo bere un po' d'acqua perché ho la gola secca. Non metto neanche le scarpe per non fare rumore. Mi limito a camminare verso la cucina in punta di piedi per evitare di svegliare Harry nel caso si fosse già addormentato. Apro lo sportello e non riesco a prendere i bicchieri perché sono troppo alti. Di solito con le scarpe ci arrivo a stento ma scalza no. Nel buio più totale sento una mano appoggiarsi alla mia e prendere il bicchiere al posto mio. La figura alta e slanciata di Harry è sù di me. Mi sento una nana a confronto. «Ecco.» sussurra divertito dietro di me. Sono completamente bloccata tra il bancone e il suo corpo. Sento qualcosa di duro sulla mia schiena, e mi irrigidisco, arrossendo. Meno male che c'è solo la luce della luna dalla finestra ad illuminare la stanza, almeno non può vedermi. Harry sposta i miei capelli lunghi da una lato ed inizia a baciarmi il collo. Chiudo gli occhi lasciandomi trasportare da quella sensazione di piacere e benessere. «Hai la pelle d'oca, Elsie. È questo quello che ti provoco?» la sua voce è bassa, seducente. Lascia altri baci umidi sul mio collo e poi ci soffia sopra. Altri brividi. «Harry ti prego..» quasi supplico gemendo a quel suo ultimo bacio. «Mi stai supplicando di smettere?» dice con voce roca e divertita. «Harry..» lo richiamo ancora. Non voglio che smetta, ma non voglio neppure che continui. Sono confusa. Si stacca da me e mi fa girare. Un sorriso ampio e dolce spunta sul suo volto facendo intravedere delle fossette troppo carine. Sorrido a mia volta e mi alzo sulle punte dei piedi per dargli un bacio. Con mia sorpresa Harry mi alza senza sforzo e mi mette a pari con le sue labbra. «Sicura di voler tornare di là da sola?» chiede maliziosamente. Faccio un 'no' con la testa arrossendo. «Bene.» aggiunge ad un passo dalle mie labbra. Sorride mordendomi il labbro inferiore e prendendomi direttamente in braccio. Mi porta fino in camera mia e mi fa sdraiare sul letto. Si posiziona pochi secondi dopo troppo vicino a me e mi abbraccia facendomi poggiare il viso sul suo petto. Alzo la testa per incontrare i suoi occhi e il suo sguardo divertito e soddisfatto. Si avvicina con dolcezza alle mie labbra e mi lascia un bacio soffice.  «Sogni d'oro, Elsie.»

Il Mare Nel Cuore 1 | MRS STYLES SERIESWhere stories live. Discover now