Capitolo 19.

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Mrs Styles

Capitolo 19.

“So come ci si sente, quando ti senti solo anche in mezzo alla gente. Cerchi qualcosa di buono in un mare di niente.”

-Mondo Marcio.

FlashBack

«Ti porto ad una festa,stasera.» esulta Harry appena uscito dalla doccia. Mi ha costretto a dormire a casa sua. Solo dormire, intendiamoci. Anche se mi piace, sono solo 3 settimane che usciamo. Mi sembra ancora molto presto, e poi la mia prima volta deve essere speciale. Magari a Parigi, il mio sogno nel cassetto.  «Be'..io non sono proprio un tipo da "feste"» gli spiego appena si siede sul letto accanto a me. Delle goccioline di acqua, per via dei capelli bagnati, gli cadono sulle spalle, rendendolo ancora più sexy. Ora che è a petto nudo, con una sola asciugamano a coprire la parte bassa del suo corpo, posso studiare meglio i suoi tatuaggi. Potrei dire che sono quasi messi lì a caso, ma non è così. La farfalla che ha sull'addome è stupenda, e amo follemente i due uccellini sul suo petto. Giurerei di star sbavando. «Eh dai, Elsie! Divertiamoci un po'.» insiste Harry. Non che non voglia andare, solo che ho una brutta sensazione. Quasi come se dovesse succedere qualcosa. O forse ho solo paura di vedere un Harry diverso dal solito. «Okay..» acconsento sconfitta.

**

Sono nel mio appartamento. Mi sto sistemando per andare a quella stupida festa con Harry. Non sono mai andata ad una festa sinceramente, e presumo ci siano alcolici, droga e altro. Questo non mi piace, e non mi piace il fatto che Harry ci vada. Non posso giudicare il suo passato, perché non l'ho visto, ma a quanto ho capito, Harry era un donnaiolo che andava a letto proprio con tutte, e credo anche che bevesse e fumasse. Non penso sia colpa sua, ma a volte sono gli amici e la compagnia con cui stai a farti trascinare. Spero solo per lui che si comporti bene con me, o giuro che gli mollo un calcio sulle palle. Così si ricorda di me. Comunque ho optato per un vestito rosso, abbastanza sexy, monospalla, corto e dei tacchi vertiginosi neri. Se voglio "integrarmi" devo mimetizzarmi con tutti gli altri. La cosa mi porta fastidio ma inghiotto tutto l'amaro in bocca solo per Harry. Non voglio che si vergogni di me. Quando suonano alla porta, Harry è davanti a me. Ha messo dei jeans neri, e una camicia a quadri. Anche se può sembrare banale, a lui sta bene tutto. Anzi, lo rende ancora più attraente. Mi sorride, e mi mostra le sue fossette. Credo che siano la sua 'arma di seduzione'. Ogni volta che le mostra io ci casco sempre. «Pronta, piccola?» domanda avvolgendomi tra le sue braccia. Annuisco in risposta e gli poso un bacio casto sulle labbra. Ad Harry ovviamente non basta ed ispeziona con la lingua la mia bocca. Ci stacchiamo appena siamo senza fiato. Respiro a fatica. Harry mi fa sempre un certo 'effetto'. «Metto il rossetto e andiamo. Non l'ho fatto prima perché volevo baciarti.» confesso imbarazzata. Dio, amo le sue labbra. Mi fanno bene al cuore. Harry si posiziona proprio dietro di me, mentre finisco di mettere il rossetto guardandomi allo specchio. Sento la sua erezione crescere, e mi irrigidisco. «Uhm..Elsie. Sei così eccitante stasera. Capelli ricci, vestito rosso fuoco. Credi che ti lasci andare così ad una festa?» ride sulla mia spalla, lasciandomi dei baci su di essa e poi sul collo. «Vorrei prenderti qui, adesso. Fino a quando non sarò esausto, credo che non mi stancherei mai di affogare dentro di te.» le sue parole mi colpiscono nel mio punto più debole. Sento un formicolio che non ho mai sentito prima. Harry ispeziona il mio corpo con la sua mano calda e grande fino a posarsi sul mio seno e fammi gemere per il dolore piacevole che mi sta provocando, stuzzicando i capezzoli. «Harry..» quasi esito ad interrompere questo nostro intimo contatto. «Meglio fermarsi, o lo sa il cielo che ti farei.» arrossisco alle sue parole. La sua voce roca e calda mi entra dentro.

**

"Cavolo". È la prima cosa che penso quando vedo la casa dove si svolge la festa. È grandissima e già ci sono persone mezze ubriache stese a terra, prive di senso. "Oh wow, andiamo bene". Non è proprio quello che mi aspettavo, ma okay. Se Harry mi ha portato con sé ad una delle sue feste ci sarà un motivo, giusto (?)
«Siamo arrivati.» esulta Harry entusiasta scendendo dalla macchina. Lo seguo anche io. I tacchi mi portano un po' di fastidio e non riesco a stare dietro Harry. Non mi ha preso per mano, e sembra distante adesso. Diverso. Mi fa cenno di entrare ed annuisco. C'è un casino lì dentro. Musica a palla, fumo nell'aria, alcol. Voglio andarmene subito, all'istante. Non riuscirei a stare un minuto di più lì. «Harry..» lo chiamo tirandolo per la camicia. «Voglio andarmene.» borbotto. Harry si acciglia. «Dai, rilassati. Siamo appena arrivati. Tu resta qui, vado a salutare qualcuno e torno subito.» "Mannaggia, Harry! Come puoi lasciarmi da sola in una casa che non conosco, persone ubriache e senza conoscere nessuno?" Annuisco e basta. Mi rassegno al mio destino..
Vedo Harry allontanarsi e non so che fare. Ci sono persone che mi spingono, e che non stanno neanche all'in piedi. Molte ragazze quasi nude ballano su un tavolo e ci sono ragazzi che assistono a bocca aperta. Meglio andare in cucina e prendere un po' d'acqua. Ma quando arrivo trovo solo bottiglie di alcolici, e altri alcolici. "Ma perché sono venuta?" mi maledico mentalmente. «Scusa..?» qualcuno ha appena appoggiato la sua mano calda e rassicurante sulla mia spalla. Mi giro ed incontro un paio di occhi azzurri bellissimi. «Sono Louis, tu sei..?» mi domanda facendomi un gran sorriso. Spero solo che non sia uno di quelli che mi vuole portare a letto. «Elsie.» dico con voce tremante. Lui sgrana gli occhi al suono del mio nome e mi guarda divertito. «Quella Elsie? Elsie White?» quasi non capisco nulla. Come fa a sapere il mio cognome? Oh cavolo. Louis. Sì, mi ricordo che l'amico di Harry si chiamasse proprio così. «Sei un amico di Harry?» domando felice di conoscere almeno qualcuno qui e poterci parlare. È un ragazzo davvero per bene, mi stupisco come conosca uno come Harry. «Sì, mi ha parlato tanto di te.» Oh, wow. Harry che parla di me ad un suo amico? Faccio i salti di gioia nella mia mente. Vuol dire che io sono importante per lui. «Sai dov'è finito? Mi ha detto che andava a salutare qualcuno e tornava.» Louis annuisce timidamente e mi fa cenno di seguirlo. Torniamo nella stanza di prima per poi passare ad un'altra enorme. Ci sono un mucchio di divani ed è molto affollata. Mi guardo intorno in cerca di Harry e lo vedo. Seduto. Con addosso una ragazza. Bionda. Bellissima. Sta baciando la sua pelle perfetta e a lui non sembra dispiacere. Anzi, ha un sorriso divertito. Tiene in mano un bicchiere e beve di volta in volta. Il mio cuore si ferma. Le lacrime minacciano di uscire violentemente dai miei occhi e lo fanno. Incontro le iridi verdi di Harry e un nodo in gola sale e si ferma. Non voglio mostrarmi vulnerabile davanti a questo stronzo che non è il mio Harry. Giro i tacchi e corro verso la cucina. Voglio bere. Devo bere. Chiedo ad un tizio di darmi qualcosa di forte e lui mi bassa un liquido trasparente.  «È vodka.» mi informa. Faccio finta di nulla e bevo. Uno, due, tre, quattro. Porto il quinto bicchiere alla bocca e qualcuno mi ferma. «Che cazzo stai facendo?» ringhia Harry alla mia sinistra. Sembra furioso, anzi lo è, ma dovrei esserlo io, non lui. «Quel che cazzo voglio.» sputo velenosa. Sarà l'effetto della vodka ma mi sento rilassata.  «Elsie, torniamo a casa.» mormora autoritario prendendomi il polso con forza. «Lasciami! Mi fai male!» urlo. Un Louis preoccupato si affretta a venire verso di noi. «Harry.» lo ammonisce. Harry sembra aver ascoltato l'amico e mi lascia. «Oh, Elsie andiamo dai.» prova a dire in tono più dolce. Non ci casco. Non ora. «No. Tu non sei un cazzo di nessuno per darmi degli ordini! Torna dalla tua troietta e lasciami in pace!» ringhio furiosa. Dovrei bere più spesso, mi rende libera di poter dire tutto ciò che penso. «Elsie, cavolo! Modera il linguaggio!» cosa?cosa? «Te la difendi pure quella specie di bionda finta? Ma bravo.» mi complimento sarcastica battendo le mani. Non sa quanto male mi ha fatto. Mi porta qui, con la promessa di stare insieme e poi mi lascia da sola in questo posto orribile per portassi a letto una stronza. «Cazzo Elsie, non mi importa nulla di quella lì. A me piaci tu.» A quella sua affermazione il mio cuore si ferma. Non so se credergli o no. Sono confusa. «Sei patetico, Harry.» mormoro acida. Non merita una parola di più. «Ma bene..che succede qui? Chi è questa figa da urlo, eh Harry? È molto selvaggia. Mi chiedo se lo sia anche a letto.» una voce viscida e odiosa interrompe la litigata con Harry. Mi vengono i brividi solo a guardare il ragazzo di fronte a noi. È alto, biondo con gli occhi color oceano. Mi incute paura. «Sparisci, Fast.» ringhia Harry arrabbiato. La vena sul collo gli pulsa ed è ben visibile. Non l'ho mai visto così. «Eh no, caro Harry. Voglio una sfida. Subito.» una sfida? Ma di cosa sta parlando?
«Scordatelo. Lei è mia.» dice Harry con tono più pacato ma sempre rabbioso. Mi poggia una mano su un fianco e mi scanso. «Uh..lei non la pensa come te.» afferma guardandomi. Harry posa lo sguardo su di me. Mi sta implorando preoccupato. Ma è quello che si merita. «Levati dai coglioni, Fast! O io..io..» non finisce la frase. Ha le nocche bianche. Vuole colpirlo. «Tu cosa eh Harry? Cosa vuoi farmi?» fa una pausa ma Harry non risponde «Ti aspetto al solito posto tra 10 minuti. Una gara, io e tu. Chi vince si porta a casa questa bella bambolina.» spiega Fast calmo. Di che gara stanno parlando? E poi io dovrei essere il premio? Mi rendo conto di aver fatto una grande cazzata. Forse non dovevo. E se Harry non vince sarò la schiava sessuale di quel maniaco? Oh no. «Vieni con me, piccola?» chiede in fine. Annuisco semplicemente. Voglio far arrabbiare Harry. Voglio sapere quanto ci tiene a me. Voglio che vinca, e più arrabbiato è, più avrà forza per vincere. O almeno, spero. «Elsie, non farlo.» mi informa Harry. I suoi occhi sono un misto di rabbia, preoccupazione ed eccitazione allo stato puro. «Fanculo, Harry.» rispondo prima di raggiungere Fast.
**

Siamo arrivati da poco in una strada buia e fuori città. Ci sono molte auto da corsa parcheggiate e molti ragazzi che non smettono di fissarmi. Non si azzardano a provarci perché sono con questo tizio di nome Fast. Non avrei mai immaginato di passare una serata del genere. Direi proprio che era fuori programma. Fast non smette di provarci ed io lo respingo. Non osa provarci di più perché credo che abbia paura di Harry. Una macchina familiare accosta sulla corsia sinistra. Scende Harry e Louis e mi sento sollevata. Harry corre verso di me preoccupato e mi abbraccia. Mi perdo nel calore del suo corpo e delle sue braccia. La rabbia è svanita. «Scusami piccola, io non dovevo. Mi dispiace.» farfuglia imbarazzato. Credo che sia molto pentito.  «Non fa nulla, Harry. Sono io a scusarmi. Non dovevo mettermi in questo casino.» borbotto. Harry mi guarda confuso e mi accarezza la guancia. «Io non ti capisco, Elsie. Dovresti essere incazzata nera con me e non lo sei. Dovresti urlarmi contro e non lo..» interrompo le sue parole poggiando le labbra alle sue. Il suo sapore dolce mi invade i sensi e mi tranquillizza. Ora che sono tra le sue braccia mi sento al sicuro. Sono a casa. «Vinci quella gara e portami via di qui.» sussurro a pochi centimetri dalla sua bocca. Harry annuisce e mi da un altro bacio. «Certo piccola, ci vorrà poco stavolta. Tu stai con Louis e non lasciarlo mai. » Annuisco alle sue parole e gli do un altro tenero bacio. «Ti amo.» sussurra prima di andarsene e lasciami sola con i miei pensieri. Ha detto "Ti amo"? Forse ho sentito male io. Forse è l'effetto della vodka che ancora circola in me. Oh mamma. Harry ha appena detto di amarmi!  «Elsie, tutto bene?»  Louis è accanto a me, e non è affatto preoccupato. «Sta tranquilla, Harry gli spaccherà il culo. È bravo con le macchine.» Sospiro sollevata. Harry vincerà per me.

Il Mare Nel Cuore 1 | MRS STYLES SERIESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora