Capitolo 16.

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Mrs Styles.

Capitolo 16

“Tra tutte le persone che mi hanno detto ‘Sei bellissima’, tu sei l’unico a cui ho creduto.”

-Cit.

«Harry!!»lo chiamo, ma non mi sente. Ha lo sguardo perso nel vuoto. «Harry!» riprovo ma ancora nulla. Non so che fare. Mi alzo sulle punte visto che sono piccolina e lo bacio dolcemente sulle labbra. Ricambia dopo qualche secondo e sembra ritornare da me.

«Bentornato nel mondo terrestre, Harry.» dico sarcastica. Lui ride e sembra davvero divertito. Mi guarda come se fossi una dea, non ho ancora capito il perché. «Che c'è?» domando confusa. Lo guardo con insistenza aspettando una sua risposta. «Avevi dei capelli bellissimi quella sera. Lisci, lucidi e con delle sfumature di biondo che rendevano il tuo colore castano ancora più brillante.» racconta con aria di chi ha nostalgia del passato. «Il tuo vestito bianco, le scarpe color oro, la schiena scoperta..cavolo Elsie. Eri stupenda per il nostro primo appuntamento. Ebbi un'erezione spontanea e venni nei pantaloni.» ride facendo una pausa. Credo che le mie guance siano di un rosso pomodoro. Ricordo benissimo quella sera. Passai la più bella serata di tutta la mia vita. «Da-davvero?» chiedo ridendo imbarazzata. «Non l'avevi capito? Pensavo che la scusa del 'andiamo un attimo a casa mia perché ho dimenticato il portafogli' non l'avessi bevuta.» ride di gusto e poi continua. «Dio, Elsie. Mi fa impazzire la tua ingenuità e la tua dolcezza immensa. Mi innamorai di te quella sera, mentre ti tenevo stretta a me nel lago.» sospira e posa le sue labbra sulle mie. Il suo sapore così delicato e paradisiaco mi porta sempre fino alle stelle. «Uhm..sotto le stelle a baciarci. Fu una notte da non dimenticare, quella.» sussurro tra le nostre labbra arrossate e gonfie. Harry annuisce e approfondisce il bacio. «Vuoi rivivere quei momenti, Elsie?» domanda baciandomi ancora una volta prima di staccarsi definitivamente. Le sue parole mi lasciano senza fiato. «Vorrei rivivere con te ogni singolo secondo della mia vita.» rispondo felice. Harry sta facendo di tutto per farsi amare come una volta. E questo mi piace tantissimo e non so davvero dove trova la forza per fare tutto quello che sta facendo. «Anche io, piccola.» mormora prendendomi per mano e portandomi dentro casa. È strano che ancora non mi abbia chiamato "Amore". Lo faceva sempre, ora sembra invece combattuto e bloccato da qualcosa che non riesco a comprendere. Ho notato che è cambiato, il suo comportamento è diverso e quasi migliore. È dolce, protettivo. Spero solo che tutto questo non finisca mai più, ora che forse abbiamo trovato la nostra serenità.

**

«Sei pronta?» esulta Harry davanti la porta di camera mia. Mi fissa beatamente prima di mormorare "woow" e bloccarsi sul mio corpo. Ho indossato dei semplici jeans stretti neri con dei brillantini e una camicia bianca di seta. Ho messo le mie Vans bianche perché voglio stare comoda. Ho ancora il corpo dolorante, quindi preferisco non cadere sui trampoli e recarmi altre ferite inutili. Ho messo anche un velo di trucco, solo per dare un po' di colore al mio viso pallido.  Sembra però che io ed Harry abbiamo optato per gli stessi vestiti. Porta dei jeans neri stretti e una maglietta bianca che mette in mostra i suoi tatuaggi rendendolo ancora più attraente e sexy. Mi mordo istintivamente il labbro e lui se ne accorge. «Quando hai finito di deliziarti del mio fisico perfetto, andiamo.» dice maliziosamente. La modestia non fa parte di Harry. Lo sento ridere sotto i baffi come per prendermi in giro ed io ricambio il sorriso.

«Modesto il ragazzo.» rispondo sarcastica. Harry si avvicina e mi da un bacio sulle labbra. Gli ho appena stampato il rossetto e lui sembra non accorgersene. «Ora andiamo però.» mi ammonisce divertito. Si passa la lingua sulle labbra per farmi capire che il bacio è stato di suo gradimento e prende la mia borsa. «Ehm.» borbotto ridendo. Harry si gira e mi guarda confuso. «Che c'è stavolta?» domanda preoccupato. Rido divertita perché non ha capito ancora che il mio rossetto ora è sulle sue labbra. «Non vorrai uscire così spero?» chiedo ammicando. Ha un'aria confusa. Si guarda tutto il corpo e si passa una mano tra i suoi riccioli. «Ho qualcosa tra i denti?» chiede imbarazzato. Rido ancora di più. Ma è possibile che ancora non l'abbia capito? «Harry, ti prego. Guardati allo specchio.» mormoro divertita. Quasi soffoco per le mie risate. Harry va verso lo specchio e si guarda. Si accorge solo dopo un minuto che ha le labbra sporche di rossetto. Si passa il palmo della mano sulle labbra senza riuscire a toglierlo. «Come si toglie questo coso?» rido ancora di più per la sua domanda, e vado a prendere lo struccante in bagno. Gli passo il cotone con il prodotto sulle labbra e si toglie finalmente. Gliele sfioro. Sono carnose, gonfie e rosee. Il suo colore naturale. Faccio per baciarlo ma mi scansa divertito. «Eh no! Ti bacerò quando andrà via il rossetto.» rido alla sua affermazione e annuisco semplicemente. Mi lascia un bacio sulla guancia e mi prende la mano. «Ora andiamo.» mi avverte in tono serio. Annuisco di nuovo. Quando siamo al piano di sotto troviamo Lucia con Travis in braccio. Le ho chiesto gentilmente se poteva sistemarlo e darmi l'occorrente per portarlo fuori con noi, stasera. Voglio che ci sia anche nostro figlio, perché ormai dovremmo essere una..una..famiglia? Di questo però ancora non ne abbiamo discusso e forse mai lo faremo. Harry è ancora troppo giovane e immaturo per rendersi conto di quale responsabilità un padre deve assumersi.

« Grazie Lucia, stasera può anche riposarsi, Travis verrà con noi.» alla mia affermazione Harry mi guarda confuso e arrabbiato. Perché dovrebbe? È suo figlio. «No.» ringhia a denti stretti. La stretta della sua mano sul mio polso si intensifica e inizia a farmi male. «Sì invece. Travis è nostro figlio, Harry! Come puoi lasciarlo a casa?» domando sconvolta. Lucia ci guarda confusa, è ferma e non si muove. Credo che non sappia come comportarsi. Lei non obietta mai contro Harry. Sappiamo entrambe che può essere molto pericoloso contraddirlo. «Pensavo fosse la nostra serata speciale.» dice mentre il colorito dei suoi occhi ritorna ad essere di un verde chiaro. Ho sempre paura quando i suoi occhi diventano di un verde intenso e scuro. Sembra che si trasformi in qualcuno che non è. Si passa energeticamente una mano tra i riccioli non sapendo cosa fare. Il suo sguardo è rivolto verso Travis e poi su di me. «Ok-okay..» borbotta sconfitto. È la seconda volta che accetta cosa gli ho imposto. Bene. Non deve comandare sempre lui, o sbaglio? Ci sono anche io e Travis ormai, e lui da buon "padre" e "marito", dovrebbe rispettarci. Si 'dovrebbe' perché non credo che 'vorrebbe'. Vuole il controllo su tutto. Accolgo Travis tra le mie braccia mentre Lucia porge gentilmente la borsa con tutte le cose di Travis ad Harry che la prende infastidito. È la prima volta che usciamo tutte e 3 insieme e dovrebbe essere felice, non arrabbiato. Mi acciglio e gli passo accanto andando verso l'auto che è fuori. Saluto Lucia amorevolmente ed esco fuori. Si gela. Copro meglio Travis ed aspetto che Harry monti il seggiolino nei sedili posteriori. L'ha tolto dopo che siamo arrivati qui, a casa sua, come se gli portasse fastidio che fosse lì a ricordargli le sue responsabilità. «Cazzo! Come..cavolo!» impreca furioso. Scommetto che è stato Louis a montare il seggiolino la prima volta. La pazienza non è mai stata una virtù di Harry. «Lascia, faccio io.» dico fredda mentre gli porgo suo figlio tra le braccia. Lo guarda come se fosse qualcosa di strano e irreale. «Ecco..dovresti solo...passare la cintura e mettere questo qui..fatto.» Non era poi così difficile. Harry forse è solo un po' nervoso. Anche io lo sono, ma non per questo sbraito contro tutti.

Noto con piacere che Harry sta dando dei piccoli baci sulla fronte a Travis ed è una scena strappa lacrime. È così vulnerabile in questo momento. Oh Harry. Mi fa spostare e prende il controllo di tutto. Sistema Travis dietro e mi fa cenno di salire in auto. Sto dietro perché non ho voglia di parlare o discutere con Harry. «Perché sei seduta lì?» domanda confuso, tenendo fisso lo sguardo sulla strada. «Avevo voglia di stare con Travis.» spiego guardando mio figlio dormire beatamente. Harry annuisce silenziosamente e accende la radio. Tiene il volume basso e noto che qualche volta mi guarda dallo specchietto retrovisore. Si ferma dopo 10 minuti davanti al ristorante. Mille sensazioni si scatenano in me. Che la serata abbia inizio.

Il Mare Nel Cuore 1 | MRS STYLES SERIESWhere stories live. Discover now