Capitolo 21.

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Mrs Styles.

Capitolo 21

“Volevo ricordarti che l’amore è rimanere, e non sparire per vedere se uno poi ci tiene.”

-C.Bukowski.

È passata circa una settimana da quella 'promessa' che Fast ha fatto ad Harry. Ovviamente ha lasciato in pace suo fratello, che ha scelto di ricoverarsi in una clinica privata per disintossicarsi del tutto. Ho però sempre paura che possa accadere qualcosa a Travis, a Harry o a me, così sono diventata super protettiva. Travis sta solo con me, e con Lucia, sempre se c’è o Harry, io o Louis di cui mi fido ciecamente. Sono ossessionata. Se sente un rumore durante la notte, sveglio subito Harry. Travis dorme tra me e lui e lo guardo per tutta la notte, sveglia. Non dormo da giorni ormai, e bevo solo caffè. Il nervosismo si è impossessato di me, e non riesco a godermi i pochi momenti dolci con Harry. «Devi smetterla, Elsie. Voi siete al sicuro con me. Prima che arrivi a voi due, deve passare sul mio cadavere. Non permetterei mai a nessuno di sfiorarvi con un dito.» mi rassicura per l'ennesima volta Harry. Per la seconda volta in vita mia non credo alle sue parole. Non ci riesco. È più forte di me. «E se venisse quando tu non ci sei? Io..» mi blocco. Non voglio pensare al peggio, ma è quello che temo più di tutto. «Non accadrà. Resterò al tuo fianco fino a quando non sarai più tranquilla.» dice dolcemente stringendomi a sé. Provo sollievo e tranquillità. Proprio in questo momento i miei occhi minacciano di chiudersi. Sono stanca e forse dovrei concedermi a qualche ora di sonno. «Dormi Elsie. Ci sono io qui.» il suo calore mi culla, e il mio corpo risponde al suo tocco. Voglio rimanere sveglia, mi sono imposta di farlo. Ma il sonno vince la mia lotta contro di lui.

**

“Hai vinto la battaglia, non la guerra.”
“Hai vinto la battaglia, non la guerra.”
“Hai vinto la battaglia, non la guerra.”

Le parole di Fast rimbombano nella mia mente, limpide, definite, chiare, anzi chiarissime. Inizio a tremare. Ho paura che possa venire a prendere il mio bambino e non l'avrei mai più rivisto. Questo sogno si è tramutato in un incubo. Apro gli occhi con difficoltà. Il cuscino è bagnano, e forse ho pianto. Harry non c’è. Il calore del suo corpo non mi avvolge più. Guardo intorno ed sono sola nella stanza. Scendo dal letto ancora stordita, decisa ad andare a vedere dove si trova. Ha promesso di restarmi accanto, e ci credo. Forse è andato a aprendere un bicchiere d’acqua in cucina. Dopo pochi passi sento delle voci familiari. Lucia e Louis. Di Harry ancora nessuna traccia. «Elsie!» esulta dolcemente Lucia appena mi vede. Le sorrido debolmente soffermando il mio sguardo sugli occhi verdi di Travis. Era il mio bambino, ed era bellissimo. «Come stai?» mi chiede Louis con aria preoccupata. Quell'espressione non mi convince. Dov'è Harry? O forse sono io che stavo diventando troppo paranoica. «Bene..» mormoro ancora assonnata. «Harry?» aggiungo subito dopo. Lucia e Louis sbiancano. I loro corpi sono tesi e nervosi. Lucia cerca qualcosa sul tavolo, segno che non vuole darmi una risposta. Louis esita. Che sta succedendo? «È andato a farsi un giro..» risponde Louis poco dopo. Un giro di che cosa..? Alcol? Una nuova gara? Mi prende il panico. Mi muovo goffamente sui miei piedi facendo un passo in avanti. «Dove?» sussurro sorpresa guardando dritto negli occhi Louis. «Al Roxy Bar.» dice grattandosi il collo nervosamente. «Perché?» domando con voce piccola. Non posso crederci. «Doveva vedersi con Zayn..» borbotta ancora in preda all'ansia. La sua risposta non mi convince. Non mi sta dicendo la verità tutta la verità. «Bene. Raggiungiamolo.» affermo in tono serio. Louis annuisce sconfitto, lasciando la stanza. Non può fare nulla per fermarmi. Lo raggiungo poco dopo con Travis in braccio. Non voglio lasciarlo solo in casa, è più al sicuro con me e Louis. Il Roxy Bar è uno dei locali che Harry frequentava prima di conoscermi e anche durante la nostra relazione. Ci andava spesso per bere e rimorchiare qualche ragazza. Me l'aveva confessato Louis un giorno, quando Harry era scomparso per 2 giorni dopo una nostra furiosa litigata. La prima. Non è un ambiente molto raccomandabile perché ci andava spesso anche Fast. Ecco perché, in questo momento, in macchina con Louis sono agitata, forse un po' troppo. Ho paura che possa aver commesso qualche sciocchezza o che magari è insieme ad una..donna.

Louis accosta davanti al locale e parcheggia molto lentamente. Ha timore che scopra qualcosa? Ma cosa? Entriamo insieme. Travis dorme beatamente tra le mie braccia. A volte lo invidio. Dorme, mangia, dorme, mangia. Non ha problemi e c'è chi si prende cura di lui. Noto la testa ricciola di Harry in un tavolo in disparte da tutti gli altri. Ha in mano una bottiglia di vodka e 2 di whisky vuote. Non avrà mica bev..? Mi blocco. Non posso crederci. La sua lingua è infilata nella bocca di una bionda. La bacia in modo esperto e gli scappa qualche mugolio di approvazione. Non credo ai miei occhi. È ubriaco, con una donna, e in un bar poco raccomandabile. Le mie certezze crollano a quella visione. Tutto quello che ci avevamo promesso, i 'ti amo', gli anelli, le parole dolci, il nostro futuro, la nostra famiglia. Tutto gettato al vento per una stupida serata. Come l'ultima volta. Gli ho dato la sua ultima possibilità qualche settimana fa'. E guarda ora, l'ha sprecata così. Ma stavolta non farò lo stesso errore. Basta perdonarlo sempre. Devo andare avanti, per me, per Travis, per la mia vita.  «Mi fai schifo!» urlo in preda al pianto più straziante. Harry si gira di scatto spaventato e si alza per venirmi incontro. «No-non toccarmi.» balbetto singhiozzando. Harry si ferma. Indietreggio di qualche passo per mantenere più distanza possibile tra noi. «Elsie, mi dispiace..Non è come pensi.» dice puntandomi le sue iridi verdi sulle mie. Mantengo il contatto visivo con tutta la forza che mi trovo in corpo. Sarà il nostro ultimo sguardo. «Hai rovinato tutto, Harry. Era la tua ultima possibilità di sistemare le cose tra noi e l'hai mandata a puttane, letteralmente.» indico la ragazza bionda che ora mi sta fissando con uno sguardo sorpreso. «Non ho mai sofferto così tanto in vita mia, nemmeno per la morte di Holder. Tu eri il mio tutto, il mio paradiso. Avevo trovato il mio ossigeno, il mio respiro. Mi sbagliavo, tu sei il mio inferno. Era meglio se quella notte non mi salvavi. La morte sarabbe stata più dolce di questa vita con te. » aggiungo con tutto il fiato che ho in gola. Lo guardo per l'ultima volta prima di girarmi e andare via. Sento qualcuno venirmi dietro. Lo so, non è Harry. Non sento il profumo della sua pelle. È Louis che invece mi aiuta a salire in macchina. Harry riappare poco dopo, con l'aria di chi ha combatutto una lunga guerra interiore che infine non ha vinto.  Dovrò dimenticarlo, anche se non sarà facile. Travis mi ricorderà sempre suo padre, i suoi occhi, le sue labbra, la sua pelle. «Dove ti porto?» chiede Louis esistando. «A casa.» sospiro. «Casa mia.»

Il Mare Nel Cuore 1 | MRS STYLES SERIESWhere stories live. Discover now