Capitolo 17.

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Mrs Styles.

Capitolo 17.

“ «Lo sai.»
«So cosa?»
«Che ho occhi solo per te.» “
-Cit.

FlashBack.

«Hai freddo?» Harry è seduto di fronte a me. Abbiamo, anzi ha deciso di sederci su un tavolo un po' appartato sotto una grande finestra che da sul lago. L'ambiente è davvero accogliente e la presenza di Harry vestito in quel modo quasi provocante mi annebbia la vista in modo positivo. È così strano come questo ragazzo sia entrato nella mia vita. Sembra quasi che qualcuno lassù voleva che lo incontrassi, affinché mi proteggesse come ha già fatto molte volte in questi due giorni. Mi domando però cosa si nasconde dietro quegli occhi verdi smeraldo che dovrebbero essere davvero illegali. C'è qualcosa di oscuro, misterioso, quasi infernale nella sua anima tormentata. Non so davvero perché sia uscita con lui, e l'abbia accolto nel mio appartamento se mi incute timore. Possiede qualcosa di speciale che mi cattura e mi attira nella sua 'trappola mortale'. Devo stare attenta, sempre. Molto attenta. «Elsie?» mi chiama per l'ennesima volta. Lo guardo confusa e sorrido lievemente. Non vorrei mai che capisse che ho paura di lui. Non una paura per ciò che potrebbe farmi. Ho solo 'paura' di innamorarmi di lui, e di farlo diventare indispensabile per me. «Sì..?» rispondo mordendomi il labbro. «Tutto bene?» ..le sue labbra. Mi soffermo a guardarle. Sono rosee, carnose. A pensare che sono state sulle mie mi viene il rossore sulle guance. «Sì.» mi limito a dire. Mi guarda insospettito per le mie parole. Cioè, parole, rispondo a monosillabe. Ma quando sono con lui il mio cervello si disconnette. Non riesco a pensare lucidamente.
Sotto il suo sguardo attento porto il bicchiere di vino fino alle labbra e ne bevo un sorso. Non mi è mai piaciuto il suo sapore.

**

«Travis quando inizierai a parlare? Avrò bisogno di aiuto per riportate la mamma qui con noi.» ridacchia Harry mentre tiene tra le braccia nostro figlio. Credo di essermi persa in qualche ricordo della mia vita passata con lui, ma questo posto non fa altro che portare in superficie i miei pensieri. Siamo seduti nello stesso posto del nostro primo appuntamento. Il paesaggio che fisso fuori dalla finestra è come lo ricordavo. Il lago è sempre splendido visto da qui e con la luce della luna proiettata su di esso. «Stai bene?» chiede un Harry preoccupato, mentre adagia accuratamente Travis nel passeggino. Lo copre con la copertina e gli sfiora la guancia. Ma quanto può essere dolce questo ragazzo? Sorrido a quel pensiero ed Harry se ne accorge. «Sei così..dolce stasera.» mi complimento nonostante quel piccolo battibecco in casa per via di Travis. Le fossette compaiono sul suo viso perfetto e gli occhi brillano. Sembra contento di quello che gli ho appena detto. «Merito tuo, Elsie.» il modo in cui pronuncia il mio nome mi fa sempre un effetto paradisiaco. Lo amo. Lo amo da sempre. Anche se il nostro rapporto non è sempre stato rose e fiori i primi tempi, sopratutto quando conobbi Louis. Quella sera mi salvò davvero. Povero, si beccò però un pugno in pieno viso da Harry accecato dalla gelosia. Non ricordiamo quella sera, almeno non ora, non in questo magnifico momento. «Ti vedo un po' strana, stasera. Sicura di sentirti bene?» Harry è così premuroso ultimamente..Ci sarà qualcosa sotto? «No, sono solo stanca, e affamata.» mormoro prendendo la forchetta e iniziando a mangiare il mio piatto caldo appena portato dal cameriere. Harry annuisce e mi sorride. C'è un po' di imbarazzo in lui. Non so perché. O forse, lo so. Si vergogna di aver portato la sua 'famiglia' fuori a cena(?)

Finiamo di mangiare in totale silenzio spezzato da qualche mugolio di Travis. Harry freme nella sua sedia, vuole andarsene subito e in fretta, lo sento. E’ nervosa dalla maggior parte della serata. «Andiamo..?» Annuisco alla sua domanda e mi faccio largo col passeggino tra i tavoli fino ad arrivare alla cassa. La signora che ci prepara lo scontrino mi sorride e poi sposta lo sguardo su Harry. «Complimenti, Harry. È tuo figlio?» domanda gentilmente avvicinandosi a Travis che la guarda con occhi verdi e spalancati per la sorpresa come il padre. Ovvio che è suo figlio! Si vede a chilometri di distanza. Harry è imbarazzato per quella domanda e la guarda incerto su cosa rispondere. Capisco che si conoscono perché la signora gli poggia una mano sulla spalla e fa un commento sulla mamma di Harry. «Sì..» risponde lui dopo un'infinità di tempo. Sento la rabbia ribollirmi nelle vene per l'atteggiamento che ha avuto. Non capisco perché nascondersi, perché non dire che Travis è suo figlio. «È stupendo, figliolo. Ha i tuoi occhi.» squittisce entusiasta. «Sono davvero felice per te, finalmente hai una famiglia tutta tua. E poi siete davvero bellissimi insieme.» aggiunge rivolgendosi anche a me. Le sorrido debolmente perché voglio risparmiare il fiato per quanto dovrò litigare con Harry.  «Grazie, Veronica.» si limita a dire. Ci saluta felice e ci lascia andare. Cammino avanti con molta fretta e Harry mi segue con il viso basso dietro. Mi dirigo verso la macchina ancora infuriata. Non è giusto. Io e Travis non possiamo vivere nella sua ombra e mostrarci al 'pubblico' solo quando gli fa più comodo. Forse è stata davvero una cattiva idea venire a vivere da Harry e dargli una seconda possibilità. Però non ho rimpianti. Mi è mancato, nonostante tutto. Harry sembra leggere nella mia mente e apre la macchina sistemando Travis dietro. Entro nella parte del passeggero e scuoto la testa. Perché deve essere così difficile amarlo? Perché deve essere Harry? Entra poco dopo alla mia sinistra e accende la macchina. La tensione appesantisce l'aria, mi sento quasi soffocare. Apro il finestrino per respirare aria pulita e non il suo buonissimo odore, il profumo della pelle di Harry, che mi stordisce sempre. Accosta due secondi più tardi vicino al lago. Ricordo perfettamente l'ambiente umido e freddo, il calore del corpo di Harry a riscaldarmi. Se potessi tornare indietro lo farei. Scendo dalla macchina in tutta fretta non volendo stare un secondo di più in sua presenza. Ho bisogno di pensare lucidamente a cosa fare. «Elsie..» La sua mano calda tiene la mia stretta nella sua morsa d'acciaio. Il suo tocco mi manda in estasi ogni volta che capita. Nonostante tutto, non riesco ad essere arrabbiata con lui. È uno dei miei difetti. «Mi dispiace..» continua. «Io non..non volevo. Per me è ancora tutto così nuovo e irreale che fatico a digerire. Non volevo offerderti, se ti sei sentita così. Non volevo farti del..male, di nuovo. Scusa, Elsie. Io..non..giuro..» i suoi occhi sono pieni di pentimento. Sono l'unica cosa che ancora è pura. Riesco a entrare in contatto con lui solo attraverso quel verde che amo tantissimo. «Sshh. Basta.» poggio l'indice sulle labbra per farlo tacere. Fisso le sue labbra sotto il mio tocco e il desiderio di baciarle è forte. Non sono mai stata brava a resistergli. Il corpo di Harry è come una calamita per me. Non faccio in tempo a diminuire lo spazio che ci divide perché lo fa Harry. Le sue labbra si poggiano dolcemente sulle mie. Il suo sapore è qualcosa di unico. È buono, troppo buono. Paradisiaco. È un aggettivo che ripeto e uso  molto spesso, ma è così che mi sento. Sono in paradiso ogni volta che mi bacia, ogni volta che mi abbraccia, ogni volta che mi sfiora. «Sei la persona che più amo al mondo.» sussurra tra un bacio e l'altro. Sorrido e annuisco perché anche io la penso così. Non potrei vivere senza di lui. Lui è la mia vita, e solo Dio sa cosa ho passato negli ultimi mesi quando Harry non c'era. Rimaniamo abbracciati sotto le stelle, parlando del più e del meno. Mi sento così bene quando sto con lui, il mondo intorno svanisce e non penso a nulla. La sua voce calda e roca mi entra sotto la pelle quando mi sussurra per l'ennesima volta " Vita mia.”

Il Mare Nel Cuore 1 | MRS STYLES SERIESWhere stories live. Discover now