2. Smoke

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Di ritorno da scuola, si ritrovarono tutti e quattro i ragazzi sullo stesso autobus. Peter scende per primo. Kate sta seduta accanto a Thomas e Newt davanti, la borsa sul sedile accanto. 

-Dove abiti, Newt?- Thomas chiede, magari sono vicini. -In fondo a Coldspring street. In una bifamiliare costruita da poco.- Newt si toglie la camicia, rimanendo in t-shirt grigia, all' una del pomeriggio fa abbastanza caldo. Thomas capisce che anche Kate ha notato che il ragazzo non nasconde dei muscoli insieme alle ossa sottili. Segue brevemente con gli occhi il profilo delle sue ossa sporgenti, ma poi incrocia lo sguardo di Newt e perde il filo dei propri pensieri.                -Parlatemi dei professori, chi è il peggiore?- Thomas si scambia un' occhiata con Kate. -Sicuramente Malan, quello che hai incontrato alla prima ora. Non ti auguro di fare un test di storia con lui, una volta ci ha assegnato sette capitoli in una volta sola.- Kate annuisce mentre Thomas parla. -Io non conosco i prof di Lettere però, io frequento i corsi scientifici.- Newt annuisce e guarda fuori dal finestrino, verso la strada. -Com'è vivere qui? Insomma, sono cresciuto a Londra, in mezzo al frastuono, al traffico, i pub...- Lascia la frase a metà, perso nei ricordi. Dice di essere arrivato da solo due settimane ma deve mancargli molto Londra, pensa Thomas. -Anche qui c'è vita, se sai dove guardare, una sera ti portiamo al nostro locale preferito. C'è anche una discoteca in zona.- Thomas gesticola, come se potesse indicare i posti di cui parla. Cala il silenzio tra i tre, Newt non ha voglia di parlare evidentemente e Kate è stanca. Passa qualche fermata, poi il biondo prende di nuovo la bottiglietta dalla borsa e beve. Agli occhi di Thomas è una cosa inusuale che un ragazzo della sua età si ricordi di bere così spesso, lui beve solo a pranzo e a cena. Thomas fissa Newt un po' troppo e quello se ne accorge: -Lo so, sembro un vecchio cammello, sto sempre a bere ma... vabbè, non farci caso.- Thomas si sente un po' in imbarazzo, non voleva fare la figura del bambino curioso. Ha il brutto vizio di farsi tante domande e fissare.  -Ah, scusa è solo che ogni tanto mi incanto.- sorride leggermente e poi cerca un modo per ricominciare la conversazione. -Che musica suoni, con la chitarra?- Newt sembra rilassarsi, riacquista l'atteggiamento sicuro adesso che non deve parlare di sè. -Un po' di tutto in realtà,  canzoni rock vecchie ma anche tutte le canzoni che vanno tra le ragazze adesso, Ed Sheeran e quelli lì.- Guarda Kate, lei sorride. A Thomas balza in mente che un giorno, magari, i due potrebbero uscire insieme o fidanzarsi e gli viene da ridere, nessuno ci prova più con Kate da quando ha piantato in asso davanti a tutti il suo ultimo ragazzo. -Hai qualcosa da farci vedere? Qualche video?- Thomas è incuriosito dal ragazzo con quell'accento così forte. Lui alza le spalle, cerca il telefono nella borsa, lo tira fuori. -Tutti i video che facevamo ce li ha Adam ma forse ho qualcosa.- cerca per qualche secondo, bagnandosi il labbro superiore con la lingua e facendo una smorfia un po' strana. -Non trovo niente, poi gli chiedo se mi manda qualcosa.- Annuncia. -Va bene, dammi il tuo numero intanto se vuoi, così mi puoi scrivere se ti serve qualcosa...- Thomas prende il telefono dalla tasca e si salva il numero che il biondo dice. -Questa è la mia fermata, adiós ragazzi. Ci si vede domani.- Kate sorride a Newt e batte il pugno a Thomas, poi si alza e scende con lo zaino in spalla. Newt aspetta che le porte si chiudano, si sposta sul sedile accanto e allunga le gambe fino a toccare il sedile accanto a Thomas. -Tommy, ma Kate è etero?- Thomas non sa se sorprendersi più del soprannome o della domanda. Ci pensa un attimo. Si sorprende del fatto che ci deve pensare per rispondere. -Beh, Kate ha piantato uno al ballo alla fine della l'anno scorso, non so cosa abbia combinato quest'estate ma sono sicuro che sia etero, sta sempre a farci vedere quant'è figo questo o quell' altro tizio, io e Peter non ne possiamo più. Come mai chiedi?- Thomas non accenna al soprannome. Nessuno lo chiama Tommy, al massimo Tom o soprannomi stupidi tipo "puzzone", però non è male. -Non lo so, volevo sapere.- Newt ride. -In caso tu voglia provarci, amico, ti avviso: è una bastarda, si presenta così carina ma è proprio scema, per questo siamo amici.- Thomas spera che il biondo non ci voglia davvero provare con Kate, sarebbe strano. -No tranquillo non ci voglio provare. Per ora me ne sto buono.- Alza le  mani in segno di resa, ridacchiando. Thomas per poco non sospira di sollievo, ridacchia anche lui. -Posso farti un po' di domande?- Newt guarda Thomas, poi il finestrino. -Dipende da cosa chiedi amico.- Thomas comincia a capire che a Newton non piace stare in mezzo alla gente, che si sente più sicuro quando non si parla di lui. -Ok, canzone preferita?- Newt chiede a Thomas e lui ci pensa un attimo. -Per ora Crazy dei Lost Frequencies.- Newt sembra soddisfatto della risposta e va avanti: -Film preferito?- Thomas non esita: -Star Wars, tu?- Newt esita, abbassa lo sguardo. -Star Wars.- annuncia infine, guardando Thomas con un mezzo sorriso. -Fico, chi lo avrebbe detto che un londinese potesse avere buon gusto.- Dice in tono scherzoso. -Non ti sorprendere, io mi sarei aspettato risposte tipo "i Chipmuncks" o roba del genere.- Newt fa di nuovo l' espressione strana di prima. -Domanda tre: situazione amorosa?- Thomas rimane interdetto, poi risponde: -Libero come l' aria.- Newt lo guarda, perplesso: -Pensavo fossi il classico americano rubacuori. Andiamo, non dirmi che non ti piace nessuna perché non ci crederei.- Thomas si sente improvvisamente a disagio, non ha mai avuto un storia seria nonostante compirà diciassette anni fra due mesi. Non ci pensa proprio alle ragazze, in verità. Lui non è come Peter che deve sempre uscire con qualcuna. Si l'idea di avere una ragazza con cui stare gli piace e anche l'idea di andarci al letto non è male. è solo che sta bene per conto suo.  -Sono uscito con qualche ragazza ogni tanto, apprezzo un bel lato b ma non è che ci pensi molto in realtà, tu che mi dici fusto?- cerca di sviare l' argomento. -Io avevo una ragazza a Londra, ma ho scoperto che se la faceva con un altro e ci siamo lasciati il mese scorso.-  Sembra tranquillo, come se non ci fosse stato molto legato. -Hai il cuoricino spezzato adesso?- Thomas assume una faccia triste, scherzando. -No, non mi importava granchè.- Fa spallucce. Passano alcuni secondi di silenzio poi a Thomas viene un' idea. -Ok, domanda a risposta veloce: Hamburger o pizza?- il ragazzo non ci pensa nemmeno: -Hamburger.-

-Film o Libro?-

-Libro.-

-Ah, io film. Sabato sera a casa o fuori?-

-dipende dalla compagnia.-

I due vanno avanti così finchè Newt non deve scendere. -Ci vediamo domani Tommy.- si battono il cinque, in un giorno sono già amici anche se sono molto diversi. Newt scende dall' auto e Thomas lo vede cercare qualcosa nella borsa. Il bus riparte ma Thomas fa appena in tempo a vedere che il biondo prende un pacchetto di sigarette e un'accendino in mano. Non se lo sarebbe mai aspettato da uno così: studia lettere, legge e suona, un ragazzo solitario e tranquillo... che fuma. Thomas si sorprende che non si sentisse neanche l' odore di fumo addosso al ragazzo, deve fumare molto poco, pensa. Lui, si rende conto, è un ragazzino rispetto all' uomo che sembra essere Newton, anche se si passano pochi mesi. Ha quell'inspiegabile aura da uomo vissuto intorno, quell'aura che Thomas vorrebbe per se stesso.

bones. newtmas!auWhere stories live. Discover now