53. Further

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-Eccomi.- Annuncia Thomas e sorride, si chiude la porta alle spalle. Ha in mano un pacco di biscotti proveniente dalla cucina di Hannah. -Preferisco le tue labbra ai biscotti.- Mugola Newt, nascondendo il mento e la bocca sotto il collo della sua felpa nera. Thomas non si fa scoraggiare. Si siede sul letto. -Vieni, dai.- Apre il pacco, ma intanto guarda verso Newt. Newt tira fuori il viso e bacia Thomas piano, esitante. Thomas gli scocca un sonoro bacio sulle labbra prima di tirarsi definitivamente indietro. -Dai, mangia un biscotto.- Newt prende riluttante un biscotto e se lo porta alla bocca, lo mordicchia piano. Thomas gli sorride, porta una mano sul suo ginocchio e lo coccola delicatamente. -Smettila di fissarmi.- Borbotta Newt e rotea gli occhi, però pota la mano sopra quella di Thomas. Il moro decide di ignorarlo. -Pensavo di rimanere qui stanotte, se ti va. Ti faccio compagnia, ok?- Newt resta in silenzio a lungo e nel frattempo Thomas mangia un biscotto al cioccolato. Dopoil loro momento di tristezza, o meglio, il momento in cui Newt è finalmente riuscito ad aprirsi totalmente con Thomas, si ero abbracciati ancora per chissà quanto tempo,  fino a che Hannah stessa non era venuta a cercarli. A quel punto Thomas aveva convinto Newt a mangiare qualcosa, non avevano ancora parlato di quello che si sono detti. Era stato stravolgente. THomas non avrebbe saputo desciverlo meglio. Un po' lo aveva capito che Newt stesse male, che fosse ancora un po' depresso ed insicuro, ma non poteva immaginare quanto ancora si sentisse male e fuoriluogo. Non poteva immaginare che Newt volesse ancora morire. Quello che prova adesso Thomas è un mucchio aggrovigliato di emozioni fra lo stomaco e la gola, che estringe il cuore. Si combattono il primato tre emozioni. La gioia, perchè Newt si è aperto con THomas, gli ha rivelato come si sente davvero ( e gli aveva ache detto che vuole fare l'amore con lui, quello non gli è sfuggito). La tristezza perchè chi non sarebbe triste a spaere che il proprio fidanzato è completamente depresso e vuole morire nonostante abbia te e tutto una vita davanti? E poi era un po' arrabbiato, ma solo poco, perchè wNewt, appunto, vuole uccidersi nonostante THomas. Come se non fosse abbastanza. Thomas sa che è sbagliato arrabiarsi. Newt non si sente alla sua altezza, non è Thomas che è troppo poco per Newt. O almeno, è così nella testa di Newt. E fa tanto, tanto male a THomas. Non scherzava quando gli ha detto, ormai due mesi prima, che lo vuole accanto anche se deve riemttere insieme i pezzi. Non si è dimentiato delle promesse che gli ha fatto. E poi oggi gli ha detto che lotterà per riavere il suo raggiante Newt indietro. Si è reso conto di aver dato un po' di matto, ma non si può incolpare per questo. Era praticamente sotto shock. Non sa come potrà fare ad aiutare newt, ma farà tutto il possibile. Il suo obbiettivo primario in questo momento è quello ri rassicurare Newt, dormire abbracciato a lui e sussurrargli parole dolci. Tutte le paranoie sono rimandate all'indomani. Per forza, o ne uscirà pazzo. Prende la mno di Newt nella sua, passa il pollice sul dorso della mano. Newt tiene il suo biscotto nell'altra mano, non sembra per niente intenzionato a mangiarlo. Thomas cerca di non pensarci. Ma non può permettere a Newt di distruggersi i nuovo, non dopo che ha visto il vero Newt uscire dal guscio. Con i quadri, le battute, i sorrisi. Non lascerà che Newt-triste schiacci Newt-felice. -Okay.- Sussurra Newt, piano, come se avesse paura a dirlo. Thomas annuisce, sorride. Anche newt sorride, ma poi abbassa lo sguardo. -Ti amo, Newt.- Lo dice così, senza pensarci troppo. Newt continua a non guardarlo. -No...- Mormora newt in risposta. THomas spalanca gli occhi per la sorpresa. -No? Newt, ma che dici? Sì che ti amo.- Cerca il suo sguardo, ma Newt, ostinato, continua a tenerlo fissato sulle loro mani intrecciate. -Come fai ad amarmi, Tommy? Che cosa c'è da amare?- Il cuore di Thomas fa male. Deglutisce forte. -Che cosa c'è da amare? Non lo so, Newt.- Ridacchia. -Potrei comunciare da quel tuo sorrio fantastico, oppure il modo in cui parli. Il fatto che sei gentile con tutti, la tua voce. Le tue opinioni. E i tuoi capelli biondissimi. E lentiggini sul naso e quelle sulle spalle. E... devo proprio continuare?- Newt non risponde e THomas lo prende come un sì. -Che hai sempre la battuta pronta, quello c'è da amare. Che sorridi anche se stai male. Sei fortissimo. Andiamo, Newt, sei maledettamente carino! E non sono l'unico a dirlo. E poi da amare c'è anche il modo in cui ridi, la passione con cui fai ogni cosa. Tranne mangiare, forse. La tua voglia di imparare. Il tuo lato folle. Davvero, Newt, ti amo. E ti ho già detto di poter deciere da solo se ti amo o no, ok? Non m'importa se non mi credi. Io ti amo.- Ha mosso la mano, adesso gli sta facendo i grattini sul polso. Newt si stringe nelle spalle, inspira forte. -Se lo dici tu...- THomas attende il continuo. Sa che c'è, Newt non si fermerà adesso. -Io non ci vedo proprio niente da amare.- Si prende la maglietta e la tira, si indica. -Un mucchietto di ossa tristi, nulla di più.- Thomas soppesa le parole prima di parlare. -Tu vuoi essere un mucchietto di ossa tristi? O vuoi essere di più?- Chiede, cauto. La risposta che vuole è palese. Ma Thomas non riceve la risposta che vuole. -Non lo so...- Thomas si avvicina di più a Newt, finchè non sono seduti fianco a fianco. Poggia la testa sulla spalla di Newt, ascolta il suo respiro. -Perché dici di non saperlo? Sei felice essendo un mucchietto di ossa tristi?- Newt appoggia la testa su quella di Thomas. -No, ovvio che no.- Thomas sorride, la sua mano continua in automatico a fargli i grattini. -E allora sii qualcos'altro.- Newt non risponde, Thomas lo sente più teso. -Se la malasorte sa chi sei allora diventa un'altra persona. L' ho letto in un libro. Perché non butti via il vecchio Newt tutto depressino e triste e non tiriamo fuori il Newt felice e un po' stronzetto come ci piace?- Thomas ridacchia alla sua stessa battuta e, per fortuna, anche Newt. C'è un breve silenzio, carico di aspettativa. -Perché hai detto "butti via" al singolare e "tiriamo fuori" al plurale?- L'accento di Newt e tornato e Thomas lo apprezza in silenzio, non glielo fa notare. Sorride, soppesa le parole prima di rispondere. Intreccia le loro dita, ancora posate sulle gambe. -Perché solo tu puoi lasciare andare una parte di te. Solo tu puoi liberarti ti te stesso. Io ti posso aiutare a tornare felice, ma solo tu puoi smettere di essere triste.- Newt solleva la testa e guarda Thomas con un'espressione indecifrabile in viso. Thomas si sveglia come da un sogno e guarda preoccupato Newt. -Ho detto qualcosa di sbagliato?- Chiede, sottovoce. Newt scuote la testa. -No è... è che me lo hanno già detto. Gli psicologi. Me lo dicevano sempre. Solo che non ci ho mai creduto.- La domanda successiva scivola fuori dalle labbra di Thomas prima che possa fermarla. -E adesso ci credi?-  Newt non replica subito, abbraccia Thomas in silenzio, nasconde il viso nell'incavo del collo del moro. -Sì.-

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