29. Peter

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-Io faccio danza classica.- Dice Harriet sorridendo leggermente. Passano diversi minuti in cui Newt e Thomas cercano di intrattenere una conversazione normale con la ragazza, che però arrossisce sempre e parla piano. 'Che noia.' pensa Thomas, aspetterà che arrivi Kate per distrarsi, per riuscire a scambiare due parole con Newt. Poi gli passa in mente un pensiero: Peter. A lui non aveva proprio pensato. Cosa farà? Gli dirà che adesso sta con Newt? Newt glielo vorra dire? Non si era nemmeno reso conto che Harriet gli sta facendo una domanda, finchè il biondo non li tira un pugno amichevole sul braccio. -Tommy, ci sei?- Thomas annuisce non troppo convinto, Newt fa il suo cipiglio preoccupato per un solo attimo, poi ritorna rilassato. -Sveglia cretino, Harriet ti sta chiedendo se oggi hai biologia. Ma hai dormito stanotte?- Chiede poi, vedendo la faccia improvvisamente pallida di Thomas. -Sì, sì ho dormito. No, oggi non ho biologia, domani. Oggi abbiamo Inglese insieme se non sbaglio.- Dice guardando Harriet senza vederla davvero, con occhi vacui. -Sì abbiamo inglese oggi, è vero.- Replia lei, cercando di sistemarsi meglio il maglione già impeccabile. -Tommy, stai bene?- La voce di Newt lo riporta di nuovo fuori dai suoi pensieri. -Ehm, sì sto bene, scusatemi.- Sorride, si gira un po' sul sedile in modo da appoggiarsi al finestrino. Newt sorride in risposta, Thomas si impone di non fare la faccia da pesce lesso, più o meno ci riesce. -Oh ecco Kate.- Fa il biondo. Kate si avvicina a loro sistemandosi lo zaino in spalla e passandosi una mano fra i ricci biondi. -Ragazzi voglio farmi un piercing.- Annuncia senza nemmeno dare il buongiorno, senza neanche accorgersi Harriet. Se ne accorge appena si siede accanto a lei. -Oh ciao Harriet, come mai qui?- Chiede subito. La ragazza castana sembra tornare a suo agio, come se la sola presenza di Kate le fosse di supporto. -Io ho cambiato casa, da oggi devo prendere questo bus.- Kate si lega i capelli in una coda alta, comincia subito a parlare, chiede com'è la nuova casa. Thomas non perde tempo, sblocca il cellulare e scrive un messaggio a Newt, non può parlare ad alta voce. Scrive in modo diretto, non gli va di girarci intorno: "Lo dico a Peter oggi. Di noi. (?)" Newt è davvero bravo a nascondere lo stupore quando il suo cellulare suona. Apre velocemente la notifica e risponde altrettanto velocemente, nel frattempo Thomas si finge interessato al colore delle pareti della nuova camera di Harriet. Il telefono vibra nella sua mano dopo pochi secondi. Il messaggio di Newt dice: "Fai come vuoi ma sappi che se ti molla un pugno io non sono bravo a medicare." Thomas non si aspettava una risposta del genere, in realtà non aveva pensato a che ti tipo di risposta volesse. Scrive, cercando di capire se Newt è d' accordo o meno. "Sei con me? Sommetto che muori dalla voglia di vedere Peter che mi picchia." Newt è ancora online, non ha nemmenoo spento il telefono. Si morde il labbro inferiore. "Ovviamente, non mi perderei mai la scena." Thomas sorride. Si chiede se Newt creda davvero che Peter gli darà un pugno. Da quando lo conosce non avevano mai parlato seriamente di cosa ne pensano dell' omofobia o dei gay, tutte quelle cose lì. Però era capitato che Peter facesse qualche smorfia quando due ragazzi si baciano nei film, o per strada. Thomas è colto da un' improvvisa ondata di panico. Forse dovrebbe aspettare, forse dovrebbe dirlo e basta. Non si vergogna di quello che è. Anche se è passato poco da quando lo ha ammesso a se stesso, lo ha accettato. Non si sente sbagliato, sua madre gli ha sempre insegnato che l' amore è amore, che nessuno è sbagliato per ciò che è. Una volta, molti anni prima, era capitato che mentre camminavano per strada, la mamma e Thomas avessero incontrato due ragazze che si sono baciate proprio davanti al piccolo moro. Thomas le aveva indicate e aveva chiesto alla mamma cosa stessero facendo. Una di loro se ne accorse, si accovacciò a terra e sorrise a Thomas. Le disse che si stavano dimostrando quanto si volessero bene. "Ma sulla bocca non dovresti baciare solo tuo marito?" Aveva chiesto da bravo chierichetto quale era. La ragazza aveva fatto spallucce, gli aveva detto che non a tutti i maschi sposano le femmine e non tutte le femmine sposano i maschi. Thomas non aveva capito al tempo, ma adesso sì. Le due ragazze avranno avuto l' età che hanno lui e Newt adesso. Guarda il suo ragazzo, che sta dicendo a Harriet che anche per lui era stato difficile trasferirsi, abientarsi nella nuova casa. Sorride, cerca di non pensare a Peter che reagisce male, sono molto amici in fondo, si vogliono bene e Thomas crede che si vorranno bene anche se Peter dovrà sopportarlo quando parlerà come una ragazzina del suo Newt. Il moro ha sempre ascoltato le cotte sel suo amico. Certo, non si aspetta che Peter tiri fuori i coriandoli e una torta, sarebbe da lui dare una pacca sulla spalla a tutti e due e fare una battuta al riguardo, ma a Thomas basterebbe. Ci tiene molto a Peter. Si impone di nuovo di non pensarci prima del tempo, riportando l' attenzione alla conversazione con i suoi amici.

Quando suona la campanella alla fine della seconda ora, Thomas blocca Kate sull' uscio della classe di storia, Newt sta sistemando i libri poco distante. -Kate, oggi io e Newt vogliamo dirlo a Peter. Quindi... niente, non ci cercare a ricreazione.- Dice sorridendo nervoso. Kate annuisce seria, gli posa una mano sulla spalla. -Poi mi raccontate cosa avete fatto voi due scemi venerdì... e sabato.- Dice ammicando la ragazza. Thomas diventa paonazzo, ha una mezza idea su come fare un riassunto. Controlla alle sue che il prof non stia guardando, poi si sbottona velocemente il primo bottone della camicia, spostando il colletto di lato. Kate scoppia a ridere immediatamente, Thomas lo riallaccia appena vede Newt che alza lo sguardo verso di loro. -Ommiodio Tom ...- Kate continua a ridere piano, sorride. Si gira verso Newt, che nel frattempo li ha raggiunti al banco della ragazza. -Sangster non ci posso credere! Non pensavo che Thomas fosse abbastanza coraggioso.- esclama Kate, dando un pugno a Newt sulla spalla, che per un attimo non capisce. Poi incrocia lo sguardo imbarazzato di Thomas, che ha ancora le mani sul colletto. A quel punto capisce, sorride. Si stringe nelle spalle. -Dovevi vedere la sua faccia quando gli ho tolto la maglietta.- Dice, passandosi una mano fra i capelli biondi. Kate fa una faccia scioccata, tendente al divertito. -Ragazzi risparmiatevi i particolari per dopo, avete molto da dirmi immagino.- Sorride e lascia un bacio veloce sulla guancia di Newt prima di correre via. Thomas sorride, ancora rosso. -Spero che non pensi che siamo andati oltre.- Fa il biondo mentre escono dalla classe anche loro. -Non ti illudere, quella ragazza ha una mente molto fantasiosa.- Il moro ridacchia, conosce bene Kate. -Dovremmo dirle di venerdì sera?- Il tono di Newt è perfettamente a metà fra una domanda e un' affermazione. Thomas lo guarda, mentre camminano per i corridoi diretti alla lezione successiva, una marea di studenti con loro. -Solo se ti va, insomma, non deve saperlo per forza, non subito.- Newt annuisce, preso dai suoi pensieri. Thomas gli prende un polso appena sono fuori dalla porta della classe di letteratura. Newt non si tira indietro al suo tocco. -Ci vediamo qui fuori a ricreazione?- Chiede, lasciando andare il braccio del biondo. Il sorriso di Newt dice tutto. -Certo.- Poi si gira ed entra nella classe proprio nel momento in cui la campanella suona di nuovo.

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