17. Explain

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Guardandosi allo specchio, Thomas nota una macchietta scura sul suo labbro inferiore, si sporge in avanti sul lavandino per controllare. Vede che è una piccola crosticina, un taglietto che si è procurato da solo, probabilmente nel letto la sera prima, strappandosi le pellicine dalle labbra secche. Gli piace, gli ricorda in un certo senso che quelle labbra adesso sono diverse, adesso che ha baciato Newt. Thomas finisce di lavarsi velocemente ed esce dal bagno che la sveglia sul suo comodino segna le sette e trentadue, ha fatto tardi quella mattina. La sera prima ce ne ha messo di tempo prima di addormentarsi e la mattina è arrivata in un lampo, è stanco ed insieme energico. Tira un sospiro prima di mettere lo zaino in spalla e uscire da casa salutando la medre con un semplice 'a dopo'. Raggiunge la sua fermata camminado veloce come ogni mattina, pensando. Come saluterà Newt? I due non si sono scritti nulla la sera prima, ma Thomas non ha mai smesso di pensare a lui, a cena si è sforzato di rispondere alle normali domande della madre. Decide di salutarlo come al solito, un buongiorno con una frase a caso, in fondo erano gli stessi di sempre, a parte il fatto di essersi fidanzati. Come se fosse poco. Newt vorrà dirlo agli altri? Lo terrà per mano in pubblico? Si baceranno a scuola? Continua a farsi tante domande mentre con gesti meccanici e distratti sale sul solito autobus e si siede in uno scompartimento a quattro vuoto. Guarda la via scorrere dal finestrino mentre un sorrisetto gli spunta mentre pensa ai baci che ha dato al biondo, se li ricorda tutti, forse. Sicuramente il primo. Si appoggia al vetro e si copre la bocca con una mano. Sta pensando che un giorno, non oggi, gli farà una dichiarazione d' amore decente. Si sta immaginando la faccia di Newt alle sue parole ipotetiche quando il magro ragazzo sale sull' autobus, con la sua borsa di stoffa grigia sulla spalla. Indossa una felpa nera e i soliti jeans un po' larghi. Appena vede Thomas sorride, anche il moro. Il suo cuore salta un battito. Il biondo si siede davanti a lui, tranquillo; Thomas si impone di rimanere calmo. -Buongiorno.- dicono quasi all' unisono, poi scoppiano a ridere piano entrambi. Si guardano negli occhi, Thomas sente il cuore battere veloce, si ripete di stare calmo. -Tommy.- lo richiama Newt, come se non sapesse di avere tutta l' attenzione del moro, che risponde solo: -Dimmi.- Pensa che potrebbe dire un sacco di cose, adesso. -Sei bellissimo.- dice Newt. Thomas sorride ancora, arrossendo. Il biondo gira la testa e alza gli occhi, fa finta di non vedere l' imbarazzo di Thomas. -Newt.- lo richiama il moro. -Dimmi.- risponde, portando di nuovo la testa dritta, verso Thomas, che esita un attimo per creare un po' di suspance. -Hai la patta aperta.- Il biondo sbianca leggermente e si affretta a chiuderla, imprecando. -Menomale che tu guardi lì, eh?- Newt sa sempre come rigirare le situazioni imbarazzanti sugli altri. -Vaffanculo.- sussurra Thomas. -Come, scusa?- chiede il biondo, mettendo una mano sul ginocchio dell' altro, che è seduto avanti a lui, con un sorriso. Thomas sente un brivido attraversarlo, ma lo nasconde: -Ho detto, caro Elijah, che ti vorrei baciare adesso.- Thomas non sa da dove gli venga il coraggio di dire quelle cose, ma non sono per niente false, sorride, un po' fiero di se stesso. -Azzardati a chiamarmi di nuovo Elijah in pubblico e ti faccio venire voglia di diventare anoressico.- Newt sta sorridendo, al limite di una risata. Thomas si appoggia allo schienale del sedile, Newt leva la mano dal suo ginocchio. Non si trattiene: -Hai fatto colazione?- chiede Thomas dopo qualche secondo, in tono distratto. -No, mamma.- dice Newt, come ogni volta che gli veniva posta quella domanda. Thomas gli tira un calcio leggero alla caviglia. Cambia argomento, chiede che materie ha. Il biondo gli risponde come al solito, continuano con una conversazione tipica. Almeno finche Newt non se ne esce con una delle sue: -Tommy, la prossima fermata è di Kate.- dice, Thomas annuisce, un po' confuso. Il bus riparte dopo essersi fermato. Newt si morde le labbra, guarda fuori. -Newt, che c'è?- Thomas comincia a preoccuparsi. Il biondo lo guarda, sorridendo sbieco. -Può darsi che io...- lascia la frase a metà, Thomas è del tutto preoccupato adesso. -Tu cosa, Sangster?- Si sporge in avanti e gli mette una mano sul ginocchio come ha fatto lui poco prima. -Può darsi che io lo abbia detto a Kate.- Thomas si sente mancare, non se lo sarebbe mai aspettato. -Le hai detto... di noi?- Il  tono del moro fa sentire il suo stupore. Newt arrossisce un po' e annuisce sorridendo leggermente. Apre la bocca, la richiude non sapendo cosa dire, da una parte si è tolto un peso enorme, dall' altra è sorpreso che Newt lo abbia fatto, si è perso la reazione di Kate. Si sente come se si dovesse arrabbiare, ma non ce la fa proprio non davanti a quel sorriso, a giudicare dal quale, tra l' altro, pare che la loro amica l' abbia presa bene. -Ok.- dice Thomas, tornando a sedere, ancora leggermente sconvolto. -Si può sapere che ha detto?- chiede, curioso. Newt sembra rilassarsi, sorride e gesticola mentre parla: -Hem, ha reagito bene, credo, cioè, se lo aspettava, me lo ha sempre detto che secondo lei eri gay...- Thomas registra l' informazione, per elabolarla pochi secondi dopo: -Aspetta, cosa? Voi discorrete sulla mia sessualità? Da quando?- Newt si tringe nelle spalle, fa una faccia colpevole. 'Quanto è carino' pensa Thomas, fuori luogo come sempre. -Dici che svieni se ti dico che lei sapeva della mia cotta platonica per te?- Thomas sente che sta per avverare la profezia del suo ragazzo. -Che cazzo?- riesce a dire. -Se ne è accorta da sola!- Newt alza le braccia in segno di resa, continua a sorridere. Thomas non ce la fa più. Si fa avanti e lo bacia velocemente sulle labbra, rendendosi conto di quello che ha fatto solo dopo averlo fatto. Arrossisce violentemente, mentalmente perdona Newt per non avergli detto che confidava i suoi sentimenti a Kate (non poteva mica parlare della sua cotta per lui a lui, d' altronde) e che le ha detto della loro relazione, in fondo sa che i due sono molto legati, Newt ha trovato una vera amica in Kate. Newt si sorpende dell' atto di Thomas. -Ah, ok. Lo prendo come un "va bene".- dice, un po' rosso in volto. Thomas ride nervoso: -Non succederà mai più.- Si promette di trattenersi le prossime volte, forse. Newt gli mette una mano sul ginocchio, Thomas la prende, le loro dita si incrociano. 'Forse questa storia dell' essere gay in pubblico non è così male' pensa ingenuamente. Newt ritira la mano, leggeremente a disagio. -Scusa.- sussurrano all' unisono, di nuovo. Thomas si maledice per non aver pensato a come si potesse sentire Newt, con tutti i casini che ha passato. Pensa che troverà il momento giusto per parlarne, che non è sicuramente ora, su un autobus alle sette e mezzo del mattino. In quel momento l' autobus si ferma, si aprono le porte e sale Kate, che li trova subito con lo sguardo e sorride raggiante. La riccia si affretta a prendere posto accanto a Thomas, visibilmente rosso. Newt guarda fuori dal finestrino. Kate fa scattare lo sguardo da Newt a Thomas ripetutamente. Thomas si sente morire, è troppo presto per parlare di questo con la sua migliore amica. Deglutisce con forza, pensando che prima si leva il cerotto prima finisce il dolore. -Quindi lo sai.- dice semplicemente, in tono tranquillo. Kate sorride, annuisce. lo guarda. Thomas, guardando quegli occhi, si ricorda del perchè è amico di Kate. Con quegli occhi gli sta comunicando un sacco di cose, felicità, insicurezza, curiosità, afffetto. Nel suo sguardo non c'è traccia di un sentimento che Thomas aveva tanto temuto, il disgusto. Kate sorride e Thomas con lei, stanno per mettersi a piangere. La ragazza getta le braccia al suo collo e il moro affonda nell' abbraccio, lo ricambia. Un po' dei riccioli scuri dell' amica gli solleticano il naso, che posa comunque sulla spalla, Il cuore gli batte all' impazzata dalla gioia. Respira forte mentre i due rimangono abbracciati per molti secondi. Si allontano praticamente insieme, si guardano ancora, Thomas sorride anche se con le lacrime agli occhi. -Dici che è troppo presto per fare un paio di battute?- Chiede Kate, Thomas scoppia leggermente a ridere e annuisce. Questo è stato un duro colpo, in tre giorni scoprire di essere gay, fidanzarsi con Newt e dirlo alla sua migliore amica. Pensa di aver battuto ogni record. Newt, che fino a quel momento era rimasto in silenzio, tira un calcio alla caviglia di Thomas, che lo guarda. Ma il biondo in realtà sta guardando Kate, dice: -A me niente abbraccio?- Kate lo fulmina. -Ne hai avuti abbastanza.- dice, sorridendo però. Il cuore di Thomas continua a battere forte, ma si sta riprendendo. -Aspetta, cosa?- Ha realizzato ora quello che ha detto Kate. -Tommy, non devi essere geloso...- Newt ha uno sguardo colpevole, il moro guarda lei, che si stringe nelle spalle. -Oh andiamo! C'è altro? Mi spiegate quando avevate il tempo?- Thomas non è arrabbiato, è solo davvero curioso di sapere di quante altre cose non si è accorto. Il primo a rispondere, dopo qualche secondo di silenzio è Newt. -Usciamo qualche volta, io le parlo dei miei problemi da gay sfigato e quella merda lì , lei mi racconta le stronzate che avete fatto insieme e io rido. Amen.- mantiene un tono tranquillo, cerca lo sguardo di Thomas e lo trova, il moro vede che gli sta dicendo 'va tutto bene' con quello sguardo. -Ok, ci farò pace.- Sospira, un po' contento che due persone così importanti nella sua vita siano così legate. -La regola numero uno, comunque.- Thomas riprende Newt dopo qualche secondo. -Si, scusa mamma.- Il biondo si morde un labbro. -Che cosa?- chiede Kate. 'La regola numero uno' fra i due era quella stabilita quella domenica mattina al parco, per cui Newt non poteva definirsi nè 'sfigato' nè 'anoressico del cavolo' o qualsasi altro appellativo dispreggiativo, Thomas non sa perchè continui a riepterglielo, ma non vuole proprio che Newt pensi davvero queste cose di se stesso. -Niente.- Newt cerca di liquidare Kate, che si impunta solo di più. -Adesso mi dite.- Thomas sbuffa, in realtà Kate non sa ancora di quella mattina, o di quella notte. 'Forse' pensa Thomas, dato che Newt le dice un sacco di cose. Glielo chiede, mettendosi una mano al lato della bocca per non farsi vedere da Kate, mima solo con le labbra. "Lo sa?", riesce a dire solo questo prima che l' amica gli prenda il braccio e lo tiri giù. -Ditemelo subito.- dice convinta. Per fortuna Newt ha capito la richiesta e dice "no", mimando la parola senza fare rumore. Kate è troppo occupata a picchiare Thomas per accorgersene. -Ragazzi?- Kate non rinuncerà facilmente. Newt si sistema la maglietta. -Diglielo.- Dice con un tono di voce quasi duro. Thomas non capisce, cerca di incontrare gli occhi del biondo, per capire se vuole che menta o se sta dicendo davvero. Non ci riesce, Newt continua a guardare in basso. -Newt...- Thomas non è sicuro di cosa voglia dire. Kate lo interrompe prima che possa ricominciare a parlare e, probilmente, a dire la cosa sbagliata. -Ok, non so cosa dobbiate dirmi, ma scendiamo alla prossima fermata e me lo dite.- I due la guardano confusi, Newt arricia il labbro in quel modo che a Thomas piace tanto. -Oggi mariniamo la scuola. E mi dite tutto, vi dite tutto. Non ammetto no come risposta.- Kate è davvero determinata. Thomas annuisce, non lo avrebbe mai pensato, ma concorda a pieno con la sua amica. Anche Newt annuisce non troppo convinto, l' autobus frena e i tre scendono e prendono la strada che porta al parco.

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