Thomas guarda Newt, che è poco distante da lui, sul letto, che cerca di coprirsi la pancia con le mani. -Tommy dammi la maglietta.- Il sorrisetto furbo sulle sue labbra tradisce il suo tono duro. Thomas è in piedi, tiene la maglietta di Newt in una mano. Si vede una striscia dei boxer grigi sopra i jeans neri del biondo. Thomas si morde un labbro, scuote la testa. -Tommy ho freddo, dammela.- Neanche Thomas ha la maglietta in questo momento, un vaghissimo dolore al lato del collo. Ride. Newt è bellissimo e non gli ridarà la maglietta fino a che non lo ammetterà anche lui. -Ammetti che sei bellissimo anche senza.- Dice Thomas sorridendo. In realtà non sa se sta facendo bene, ma uno dei migliori modi che gli è venuto in mente per far crescere l' autostima a Newt. -No, ovviamente, faccio schifo. Adesso dammi quella cazzo di maglietta.- Il tono di Newt è rassegnato, abbassa lo sguardo. Agli occhi di Thomas però non sembra fragile, questa volta. -Ti amo.- Dice Thomas porgendogli la maglietta. Newt la prende, sorridendo. Se la infila velocemente, fa un respiro profondo. Thomas prende la sua rossa da terra e se la infila di nuovo. Adesso c'è un silenzio imbarazzato tra i due, che si protrae per qualche secondo. Thomas è ancora un po' stordito, hanno appena finito di fare per la prima volta una delle cose che fanno i fidanzati. A Thomas era piaciuto moltissimo, soprattutto gli è piaciuto come Newt è stato deciso ma sempre cauto e delicato. Ed era solo una cosa da ragazzini, figurarsi cosa succederà dopo. Si impone di non fantasticare troppo, guarda Newt e le sue guance un po' arrossate. Newt incrocia il suo sguardo, sorride un po' incerto. -Sono troppo magro, lo so. Tutte ossa.- Dice, sorprendendo Thomas. Il moro si avvicina, si siede al bordo del letto, pensieroso. Non gli sembrava "solo ossa" quando gli passava le mani sulle spalle e sul petto. Accantona il pensiero. Si passa distrattamente una mano sulla clavicola destra. -Che cosa ti devo dire? Lo sai che a me piaci sempre.- Sorride distratto, caspita se gli piace. -Ma sai anche che dovresti mangiare, mettere su peso e toglierti questa rogna delle vitamine e il resto. Io ci sono qui per te.- Thomas pesa un po' le parole prima di dirle, gli posa una mano sul ginocchio, cerca di incrociare il suo sguardo sfuggente. -Ti amo, Tommy.- Newt non lo guarda, la sua voce è decisa, si porta una mano alla spalla. -Ti è piaciuto il succhiotto?- Cambia argomento, in effetti neanche a Thomas andava di parlare dell' anoressia adesso, anche se una vaga idea si forma nella sua mente. -Oh Dio.- Risponde, lasciandosi cadere accanto a Newt, che è seduto con la schiena al muro. Il biondo sta guardando Thomas, il suo profilo. Per non arrossire il moro guarda la finestra, quel rettangolo di cielo azzuro tentende al blu. -Non so cosa tu mi abbia fatto ma lo hai fatto benissimo.- Dice ancora, passandosi una mano sulla faccia, per nascondere un sorriso. Newt ride piano, porta una mano nei capelli di Thomas, comincia a coccolarlo. Allunga l' altra mano e sposta il colletto della maglietta di Thomas per controllare, poi la rilascia cadere lungo il fianco. -Che cosa dirai a tua madre?- Thomas non ci aveva ancora pensato. Si stringe nelle spalle anche se una leggera ansia si propaga nel petto. -Lo nascondo come posso, non sai quante volte ho aiutato Kate a farlo.- Pensa al giorno in cui, l' anno prima, Kate si era presentata sull' autobus con un livido sul collo più grosso di una moneta e avevano dovuto nasconderlo malamente con il suo fondotinta. Thomas non si era mai sentito così in imbarazzo per lei. -Una volta un prof l' ha beccata. Non ti dico quanto abbiamo riso io e Peter. Dovevi vedere la faccia di entrambi.- Newt ridacchia. -Cazzo non sai quanto ho aspettato per toglierti quella maglietta da addosso.- Dice, poi si porta una mano alla bocca , come se si pentisse di averlo detto. Thomas arrossisce violentemente, in realtà odia arrossire. Non sa come sentirsi, da una parte sorride, dall' altra è in imbarazzo, Newt non dice spesso cose di questo genere. Sente una specie di vuoto allo stomaco. Apre la bocca ma non ha proprio idea di cosa dire. -Scusa.- Mormora Newt. -No, non ti scusare.- Dice Thomas. -Insomma, io ti ho tolto la maglietta quando non ce ne era bisogno...- Thomas lascia la frase a metà, il suo cuore di nuovo a mille, Newt parla ancora dopo qualche secondo. -Oh, nemmeno per te ce n'era bisogno. Volevo solo togliertela.- Thomas ci mette un attimo a realizzare. Si tira su, sfuggendo alle carezze di Newt. Fa una faccia mista fra lo scioccato e il divertito. -Come, scusa? Tu hai... Oh mio Dio.- Scoppia a ridere, Newt sorride colpevole e poi si unisce alla risata con Thomas.
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Fiksi Remaja[completa] -Mi sento costantemente troppo poco, troppo nascosto. Ma se pure decidessi di uscire allo scoperto, di mostrarti un lato di me che nessuno conosce, se anche io trovassi la forza di farlo, sarebbe troppo. Io sono terrorizzato dal fatto di...