14. First

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Thomas è in casa, sul letto, sta cercando di studiare ma non riesce a non pensare ai messaggi che ha mandato a Newt solo un' ora prima. Ha lasciato il cellulare in cucina così dal trattenersi dal controllare se Newt ha visualizzato i messaggi. 'Che cosa gli dirò poi? Come faccio a parlargli?' si ripete le stesse domande di continuo, e mordicchia la matita invece di usarla per fare matematica. Sbuffa e pensa quanto è assurdo che solo due giorni prima stava bene, pensa che è stato uno sciocco a non riusce a tenersi dentro il suo piccolo segreto per più di due giorni. Non erano solo due giorni, Thomas questo lo sa. Ha il cuore pesante come mai prima, si sente male quasi. Si passa una mano fra i capelli. Pensa che però non può farci niente, che gli piace Newt e non se lo può impedire. Sente un rumore secco. Alza lo sguardo verso la finestra. Sente di nuovo il rumore, vede qualcosa di  nero sbattere al vetro. Si alza e si avvicina alla finestra. Sposta la tenda, si appoggia al davanzale che gli arriva appena al bacino. Il suo cuore perde un battito. C'è Newt. Gli sta tirando dei sassolini sulla finestra. Thomas si fa prendere dal panico, apre la finstra e si affaccia. Subito il vento freddo lo colpisce, facendogli venire i brividi. Non sa che dire, guarda Newt dall' alto del secondo piano. Anche lui non sembra sapere cosa dire, Thomas si sente svenire. 'Non sei una ragazzina, Thomas' pensa 'Adesso lo fai entrare e parlate. Era questo quello che volevi.' Sta per dire a Newt di entrare, quando il biondo parla, guardando nella sua direzione. -Fammi entrare prima che congeli.- quasi urla, non sa come interpretare il suo tono. Thomas annuisce e se ne va dal davanzale, lasciando aperta la finestra. Esce di corsa dalla sua camera e corre per il corridoio fino al citofono accanto alla porta. Preme il tasto che apre la vetrata e torna in camera. Si affaccia alla finestra appena in tempo per vedere Newt entrare. La chiude subito. Il suo cuore batte sulle costole, se lo sente in gola. Non sa se riuscirà ad articolare qualche parola. La sua testa pensa così veloce che non riesce a capire cosa pensa. Ha paura, paura che Newt non gli voglia più essere amico. Un po' è felice, magari Newt non lo odia ed è qui per chiarire. Esce di nuovo dalla camera per aprire la porta all' amico. Appena la apre lo vede che sale l' ultima rampa di scale. Non riesce a capire che faccia abbia, se arrabbiata o cos altro. Spalanca la porta, rimane fermo all' ingresso, pensa che deve sembrare un idiota, non solo perchè è fermo all' ingresso come un pesce lesso, ma anche per tutto quello che gli ha detto. Newt entra in casa e chiude la porta senza guardarlo. Thomas è nel panico, prova a dire qualcosa: -Newt, io...- Non fa in tempo a finire la frase, Newt alza lo sguardo su di lui, Thomas tiene gli occhi fissi in quelli del biondo, improvvisamente incapace di parlare o pensare. Newt fa un passo verso di lui, ha una faccia estremamente strana, Thomas ha paura che lo stia per prendere a botte, non sa nemmeno perchè. Non fa nemmeno in tempo a completare il pensiero che Newt fa un altro passo. Thomas si blocca, non respira, non pensa. Passa forse un solo secondo, Newt fa un ultimo passo, che lo porta a pochi centimetri da Thomas, bianco cadaverico in quel momento. E lo bacia. Newt bacia Thomas. Un bacio piccolo, labbra su labbra. Eppure pieno di sentimento, è quasi violento. Thomas sconnette il cervello, pensa che potrebbe svenire se non ci fosse Newt a tenerlo, gli ha preso il collo della maglietta e Thomas non se ne era nemmeno reso conto. Newt posa una mano fredda sulla guancia di Thomas. Si allontanano e Thomas sente che sta per cadere, non pensa di reggere tutta l' emozione Adesso il cuore di Thomas scoppia di gioia, l' unica cosa che riesce a pensare è: 'Sono gay.' Sta per mttersi a piangere. Guarda Newt, che adesso sorride, ha ancora una mano sulla sua guancia, lascia cadere sul fianco l' altra, che teneva la maglietta di Thomas. Il moro sorride, come pensa di non aver mai fatto prima. Guarda gli occhi di Newt, scuri. -Tommy...-sussura Newt, continua a sorridere. Thomas non resiste. Gli posa una mano sulla maglietta, al centro del petto e si avvicina per dargli un altro bacio, il biondo non si tira indietro. Il cuore di Thomas sembra leggero come una piuma adesso, libero in un solo secondo dall' angoscia che si portava dietro. Si allontanano di nuovo solo di pochi centimetri, continuano a sorridere come scemi, Thomas realizza totalmente in quel momento che cosa sta succedendo: 'Ho baciato Newt.' Si guardano ancora negli occhi e scoppiano a ridere all' unisono, una breve risata quasi liberatoria, Thomas tiene ancora la mano sul petto di Newt, il biondo ancora una mano sulla sua guancia. -Pensavo che fossi venuto a picchiarmi...- sussurra Thomas. -Io avevo paura che lo facessi tu.- confessa Newt. E si baciano di nuovo, per la terza volta le loro labbra si scontrano per più di qualche secondo. Poi terminano il bacio e si abbracciano, fermi, in piedi nel corridoio, Newt ha ancora la giacca leggera addosso e Thomas ha i piedi nudi come sempre quando è in casa. -Ho aspettato così tanto Tommy...- Newt parla sulla spalla di Thomas, entrambi non vogliono allontanarsi l' uno dall' altro. Thomas sente ancora il cuore in gola, pensa ancora che senza Newt a sorreggerlo cadrebbe a terra svenuto. Non sa cosa dire. -Avresti dovuto farlo prima.- Sente Newt ridere, sciolgono l' abbraccio. Thomas sente quasi freddo adesso. Newt lo bacia velocemente una sola volta, sta sorridendo. -L' ho fatto adesso.- dice. Thomas sta tremando, il cervello sta ancora elaborando. -Levati la giacca stupido.- dice al biondo. -Hey, non correre Tommy, sei piccolo per certe cose.- Newt si leva la giacca e la appende al gancio sulla parete, accanto a quella di Thomas. Il bruno si concede finalmente di guardare Newt tutto intero: le lunghe gambe sottili, i finchi stretti e le mani con le nocche sempre rosse, le spalle ossute che si vedono sotto la maglietta grigia, la mascella squadrata e capelli biondi scompigliati dal vento. Sorride, è al settimo cielo, cosa saranno adesso? Thomas in quel momento riesce solo a pensare al lato positivo di tutta quella storia. -Non mi guardare troppo che mi consumi.- Newt riesce a scherzare anche in quel momento, Thomas arrossisce e per la prima volta non se ne vergogna, ribatte mentre Newt si slaccia le scarpe: -Sei pelle e ossa, cosa posso guardare scusa?- Newt sorride, Thomas anche. -Dai, vieni in camera.- Si gira, fa un passo verso la sua camera, sicuro che Newt lo sta seguendo. Si gira di scatto, gli mette le mani sul petto e lo bacia di nuovo. Newt, colto alla sprovvista per un secondo, spalanca gli occhi, poi si riprende e mette una mano nei capelli di Thomas. Si baciano, ancora, ma Thomas non ha nessuna intenzione di smettere. Newt sorride sulle labbra di Thomas. Allunga un piede e lo spinge, Thomas inciampa e per poco non cade. Si morde un labbro mentre si rimette in piedi stabile. -Me lo meritavo.- ammette. Newt ride, felice come Thomas non lo ha mai visto.

bones. newtmas!auTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang