41. Four

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A Thomas prudono le mani dalla voglia di baciare Newt, di prendere la sua mano, di abbracciarlo, magari portare un braccio intorno alle sue spalle e stirngerlo a sè. E invece può solo tenersi le mani in tasca, appoggiato al muro della scuola. Kate è in piedi accanto a lui, Peter davanti con Newt, Tyler e Luke accanto a destra, Sonya ed Harriet poco lontane. Solo Lauren manca all' appello, forse ancora in classe. I ragazzi stanno parlando un po', spendono la ricreazione insieme come è successo spesso negli ultimi tempi. Tyler, un bel ragazzo castano, muscoloso ma non troppo grosso fisicamente, ha appena finito di scherzare sulla loro prof di matematica. Luke, castano scuro come Thomas, magro ma non come Newt, abbastanza alto, gli batte la mano sulla spalla ridendo. Fanno entrambi scientifica, solo Sonya e Lauren seguono Lettere come Newt. Tira un vento freddo ma non abbastanza freddo da far desistere i ragazzi dal passare la ricreazione in cortile. Il cielo è chiaro ma nuvoloso, meteo tipico di fine novembre. -Almeno è arrivato venerdì. Stasera pub?- Chiede Luke, con un sorriso smagliante. In quel momento Sonya ed Harriet si avvicinano, Sonya sposta il suo amico di forza, amichevolmente. -Che stai cavolate dicendo, Lukey?- Chiede, intromettendosi ridendo. Tutti sorridono, Luke e Sonya sono molto simili a Thomas e Kate. -Ehm già, a questo proposito...- Si inromette Newt, guardando Thomas. Il moro spalanca gli occhi e scuote la testa, non vuole che Newt dica che è il suo compleanno, forse. In realtà gli piacerebbe festeggiare, ma è in imbarazzo perchè è l' unico ad avere ancora sedici anni nel gruppo, anche se come età mentale dimostra sicuramente più di Peter ed altri. -Newt...- Prova a protestare, ma Kate gli tappa letteralmente la bocca con la mano mentre Newt continua. -Domenica è il compleanno di Tommy.- Dice, ridendo. Thomas giura a se stesso che lo picchierà prima o poi. Intanto, come purtroppo è abiutuato a fare, lecca la mano di Kate, che la toglie subito disgustata. A discolpa di Thomas almeno si può dire che anche la ragazza lo fa sempre. Si avvicina subito a Newt, ridendo però, e lo prende per un braccio, portandolo forzatamente lontano dagli altri per dirgli due parole. Appena sono lontani poco più di una decina di passi, Thomas lo minaccia fra i denti. -Newt io ti giuro che un giorno di questi ti uccido.- Newt ride, Thomas lascia la presa dal suo braccio. -Tommy calmati.- Gli dice, allungando per un attimo la mano verso la sua guancia, per poi ritrarla e metterla nella tasca della felpa verde che indossa, che in realtà appartiene al moro. -Tra l'altro, portandomi via, hai lasciato campo libero a Kate, coglione.- Ride e Thomas guarda in direzione del gruppetto di amici. Non riesce a sentire bene a causa del vento, ma vede Kate che gesticola e tutti gli altri che annuiscono; l' unica che riesce a vedere in faccia è Harriet, che sta sorridendo. -Newt!- Quasi urla, esasperato in realtà da se stesso. Thomas sta per andare a fermare anche la sua amica, ma Newt lo sorprende, allungandosi per sussurrargli qualcosa all' orecchio, gli posa una mano sul petto. -Tommy andiamo in bagno muoio dalla voglia di baciarti quando hai quella faccia.- Thomas si blocca immediatamente. Newt non aveva mai detto una cosa del genere. La mente del moro viaggia, pensa che deve essere una coneguenza della loro discussione del giorno prima. Una delle due. Ci sono almeno un centinaio di preoccupazioni nella mente di Thomas, ma è troppo giovane ed innamorato per preoccuparsene, quindi sorride e segue il biondo nei bagni maschili in silenzio. Appena varcano la porta, in corridoio, Thomas non si trattiene e chiede a Newt, sottovoce: -Quante volte lo hai pensato prima di oggi?- Il biondo gli lancia un'occhiata sbieca mentre continuano a camminare veloci fra gli studenti. -Più di te.- E Thomas non replica oltre, perchè è vero che ci aveva pensato anche lui ma non era mai stato abbastanza coraggioso da dirlo. Entrano al volo nel bagno maschile, che è tutto di mattonelle bianche, essenziale. Ci sono solo un paio di ragazzi, uno ha una sigaretta spenta in bocca, chiacchierano. Due delle quattro porte sono chiuse e Thomas e Newt scivolano subito in uno scompartimento dei gabinetti senza farsi notare. In un attimo le labbra del biondo sono su quelle del moro, che spinge il suo ragazzo delicatamente verso la parete mentre il loro bacio si fa più intenso. L' odore non è dei migliori, ma Newt basta e avanza a Thomas per dimenticarsi del resto. Le guance di Thomas si colorano se solo pensa che potrebbero scoprirli, ma i suoi pensieri tornano su Newt appena sente le sue mani sui fianchi. Continuano così per un solo minuto, forse entrambi troppo preoccupati che possano essere visti. Appena si staccano, Thomas nota che il cappuccio di Newt si è spostato e allunga le mani per risistemarlo in modo che nasconda bene il succhiotto. Lui indossa la solita camicia a quadri abbottonata fino all' ultimo. Ormai ogni volta che Kate lo vede con quella indosso gli chiede cos'ha combinato con Newt. Quel giorno la risposta sarebbe variata da: "Solo le magliette, Kate, placati." a "Sai, ci siamo slacciati i pantaloni e poi è successo quello è successo". Ma era stato salvato all' ultimo dal suono della campanella della prima ora. Sa che prima o poi la sua amica lo saprà, se non da lui da Newt, ma non gli dà fastidio. Anzi, spesso è divertente sentire i consigli imbarazzanti dalla loro amica, soprattutto quando li espone anche davanti a Peter e lui fa una delle sue scenette esasperate. Newt lo riporta alla realtà, lasciandogli un'altro bacio umido sulle labbra. Thomas sorride, si scambiano uno sguardo complice e ridono leggermente. -Non vero l'ora di dirglielo che stiamo insieme, finalmente potrò tenerti per mano davanti a tutti.- Gli sussurra all'orecchio, per poi mordicchiargli il lobo piano. Newt ride un po' più forte. -Però dobbiamo trovare un modo memorabile per fare coming out.- Replica, spingendolo delicatamente via per poi lasciargli un' altro bacio. Il moro ride sulle sue labbra, per poi unirle di nuovo. Questo bacio è fin troppo breve per i gusti di Thomas. -Sì, concordo e penso di sapere chi ha già un paio di idee.- Mormora, stringendo Newt in un'abbraccio. -Fammi indovinare, inizia per "K" e finisce per "ate"?- Thomas annuisce e poi escono in silenzio dal bagno. I due ragazzi di prima non ci sono più, sostituiti da un gruppetto di tre ragazzini che faranno il primo o il secondo anno. Si scambiano qualche occhiata ma nulla più e Newt e Thomas escono dal bagno come se nulla fosse, intenzionati a tornare dai loro amici. Come il gruppetto li vede, tutti si zittano. A Thomas quell'atteggiamento pare strano. -Che c'è, ho la lebbra?- Chiede, divertito ma con un fondo di preoccupazione. Tyler è il primo a riprendersi e ride, seguito poi da tutti gli altri. -No, non hai la lebbra, ma hai sedici anni, che è più o meno la stessa cosa.- Thomas ride, abbandonandosi al proprio destino di prese in giro senza troppi ripensamenti. Non avrebbe senso servare rancore per una cosa così stupida, troverà il modo di vendicarsi appena si presenterà l' occasione. Newt intanto gli posa una mano sulla spalla, sorride per poi toglierla e rimetterla in tasca. Tutti continuano a un po' in giro scherzosamente fino alla fine della ricreazione, dopo tornano tutti in classe: Newt con Lauren e Sonya e Thomas con Kate e Tyler. All' uscita, Newt non si fa vedere alla fermata e il moro gli manda subito un messaggio: "dove sei? perdi l'auto" e cerca di convincersi che magari sta solo facendo tardi in classe. Sul suo cellulare, Newt è salvato solo "N" seguito da tutte le emoji esistenti a forma di cuore. Era stata Kate a mettergli quel nome, ma Thomas non lo aveva mai cambiato. La riccia sembra invece molto tranquilla, lo riporta alla realtà conversando normalmente, chiedendo degli esercizi di chimica. Newt non risponde al messaggio, si presenta direttamente alla fermata un minuto prima che passi l' autobus dicendo che aveva fatto tardi a lezione. Sorride sereno come sempre e Thomas ritrova la tranquillità. Muore dalla voglia di stringerlo a sè, ma ormai combatte con quell'istinto da settimane. -Kate hai ancora la merenda? Ho fame.- Annuncia Peter mentre Thomas vede l' autobus blu scuro arrivare dalla fine della strada. Kate apre la tasca dello zaino e cede a Peter il suo mezzo panino al prosciutto senza tante cerimonie, tanto di lì a mezz'ora sarebbe arrivata a casa e avrebbe trovato il pranzo pronto. Peter invece avrebbe dovuto cucinarselo da solo e non ne aveva voglia. Newt sbuffa guardando il cellulare e Kate precede Thomas nel chiedergli che succede. -Hannah mi ha mollato da solo a pranzo, che palle.- Il moro sa che Newt a pranzo da solo significa niente pranzo. Mentre i quattro salgono sull' autobus, insieme a qualche altro studente sconosciuto, Thomas si scambia un'occhiata con Kate. -Vieni da me.- Dicono all'unisono. Harriet al ritorno prende sempre un'altro autobus e a Thomas sinceramente non fa nè caldo nè freddo. Il biondo sorride e Peter ridacchia. -Da me no.- Dice, sistemandosi lo zaino ai piedi e prendendo posto sul uno dei sedili di plastica consumati. Kate si siede accanto a lui mentre Thomas e Newt rimangono in piedi davanti a loro, l'autobus troppo pieno all' ora di punta. Newt non esita a fare il dito medio al castano, sempre sorridendo. Il rapporto fra i due è sempre stato di screzi, ma in realtà sanno che in fondo in fondo sono buoni amici. -Comunque no, stamattina ho anche fatto colazione con te. Non rompere.- Il suo tono non è scocciato, ma Thomas sa che il biondo non ammetterà repliche. Quello è il suo segnale, il suo modo gentile di dirgli basta. Thomas annuisce, si fida di Newt e sa che per oggi ha assunto abbastanza calorie da non svenire prima di cena. Nota il modo carino in cui l' accento londinese si senta quando pronuncia la parola "stamattina" come se ci fossero due 'm'. Non sa da quando calcoli quante calorie abbia assunto Newt quel giorno o valuti le possibilità che svenga, ma ormai è un'abitudine della quale quasi non si rende conto. Non che fosse mai successo che Newt svenisse, ma un paio di volte il biondo non era andato a scuola perché si sentiva troppo debole. Kate ci mette un solo secondo a realizzare l'affermazione di Newt. -Avete fatto colazione insieme senza dirmi niente?- Chiede, sistemandosi la giacchetta di jeans nero addosso. Thomas ride, immagina che sia arrivato il momento che aveva evitato stamattina. Si scambia un'occhiata con Newt ed è lui a parlare. -Può essere che sia rimasto a cena da lui ieri sera...- Thomas finisce la frase per il suo ragazzo. -E poi a dormire.- L'espressione della riccia è indecifrabile. Peter sbuffa. -Per voi gay è tutto così semplice, rimanere a dormire a casa del tuo fidanzato senza problemi...- Sbuffa di nuovo sonoramente. Peter sa che la madre di Thomas è a conoscenza del fatto che stanno insieme, ma Thomas non glielo fa notare. -E che cosa avete fatto?- Chiede subito Kate, un sorrisetto in volto. Il moro sente il sangue affluirgli alle guance, ma Newt lo precede diendo la verità. Abile come sempre, inizia dalla parte "comoda" della verità. -Ho mangiato la mia prima pizza.- Sorride come se fosse fiero di sè, appoggiandosi con il bacino alla parete sottile del mezzo e facendo cadere la borsa dei libri ai suoi piedi. Kate si fa distrarre e comincia una breve discussione sul fatto che Newt non avesse mai mangiato una pizza prima del giorno prima. La verità "scomoda" esce fuori quando Peter è già sceso dall' autobus. Thomas comincia il racconto, insistentemente richiesto da Kate, dicendo che avevano preso a baciarsi come al solito. Omettono la parte in cui quasi litigano e il successivo schiaffo, per passare direttamente al momento in cui è avvenuta "la fase quattro". Il ricordo ancora ben vivido nella mente di Thomas, che cerca di non pensarci troppo. -E poi è successo che Newt mi ha sfilato i pantaloni.- Newt ha la battuta pronta. -E lui a me. Non sai che culo pazzesco abbia in boxer.- Thomas si sente arrossire violentemente, mentre Newt ride anche se anche lui abbastanza a disagio. Kate lancia un'urletto, guadagnandosi occhiate sbieche da quasi tutti i paseggeri. -Cosa?!- Thomas le mette la mano sulla bocca, sporgendosi in avanti. Passa un solo secondo prima che la lingua di Kate passi sul suo palmo. -Kate! Fai schifo.- Dice, strusciandole la mano sul pantalone attillato.

bones. newtmas!auWhere stories live. Discover now