one shot uno - Newt and Kate

410 27 5
                                    

-Bhe?- Chiese Kate, mentre si sedeva ad uno dei tavolini di starbucks, con il suo frappuccino al caramello in mano. Guardò Newt con gli occhi di chi ne sa un più del diavolo, e il biondo si sentí leggermente a disagio. Non era comunque nulla a confronto delle prime uscite con lei, in cui aveva dovuto mantenere la facciata da stronzo menefreghista e si sentiva in imbarazzo. Ora può essere se stesso e a Kate sembra piacere anche più di prima, con il suo carattere gentile, tranquillo e forse anche un po' troppo remissivo. In più, e questo mandava Newt ai pazzi, Kate non batteva ciglio quando vedeva Newt cambiare completamente atteggiamento a seconda delle situazioni. Come se lo capisse. Anche lei cambiava leggermente, ma solo cose di poco conto: con tutto il gruppo in giro diceva meno cose sconce e si curava di più dei suoi capelli, mentre con Newt diceva quello che le pareva e si presentava completamente struccata. Con Thomas aveva un atteggiamento ancora diverso, anche se Newt non era ancora riuscito a capire quale fosse di preciso. Le piaceva la ragazza, aveva trovato subito una connessione con lei, come se fossero fratelli.
-Bhe cosa?- Chiese e si portò la cannuccia (rigorosamente verde) del suo the alle labbra. Kate pure prese un sorso veloce e si sistemò meglio sulla sedia. Gli rivolse un mezzo sguardo seccato. -Lo sai benissimo cosa.- Disse lei e Newt scosse la testa. Davvero, ne aveva solo una vaga idea e non sarebbe stato di certo il primo a tirare fuori l'argomento.
-L'hai fatto con Thomas?- A Newt andò di traverso il the e tossì, fra un colpo e l'altro disse: -Sì.- Gli scivolò via dalle labbra naturalmente, come quel "ovvio" quando la ragazza gli aveva chiesto, ormai mesi e mesi prima, se fosse gay. Non lo faceva con nessun altro, a parte forse con Thomas molto spesso, di dire la prima cosa che gli venisse in mente, la pura e semplice verità, senza poi sentire il bisogno immediato di ritirare le parole e maledirsi. A Kate non sfuggì e sorrise. Il sorriso si spense quando Newt smise di tossire e aggiunse: -Tipo un mese fa.-
-Cosa?!- Sbottò al ragazza e battè le mani sul tavolo, sul volto la pura sorpresa. Newt diede un ultimo colpo di tosse e sorrise leggermente in imbarazzo. -Sì, insomma, la sera in cui abbiamo litigato.- Kate sapeva già della scenata che era successa all'inizio di dicembre, almeno la maggior parte, ma Newt non le aveva detto che poi Thomas era rimasto a dormire e che poi Newt gli aveva chiesto esplicitamente di scoparlo. Era stata una cosa assurda, nel cuore di Newt. Vederlo andare via, per poi visualizzare il suo messaggio senza rispondere, era stata una pugnalata. Quanto si sentiva stupido, se ci ripensava. Comunque aveva staccato la lametta dal rasoio di Frank ed era sicuro di volerla fare finita. Insomma, senza più Thomas, che cosa avrebbe fatto? Si era dato tutta la colpa, perché gli sembrava giusto. Era lui lo stupido che aveva offeso Thomas non lasciandosi toccare. Adesso, gli veniva da sbattere la testa al muro. Thomas gli aveva ripetuto mille volte, quella notte, che l'errore era stato suo e che aveva fatto più che bene a non lasciarsi toccare se non voleva. Newt, leggermente, ci credeva. Non credeva che l'errore fosse stato tutto di Thomas, ma cominciava a pensare che avesse fatto bene a non lasciarlo fare. Insomma, era quello l'obbiettivo: essere forte, lottare per se stessi. Quanto schifo avrebbe provato se avesse lasciato Thomas fare? Quanto avrebbe incrementato la sua sfiducia e il suo terrore del sesso? Invece la loro prima volta era sta fantastica. Giusta, naturale. Pochi preliminari, ma non fa niente. Da quella volta Newt si faceva prendere da Thomas ogni volta che potevano, si sentiva come libero da un peso gigante. Il sesso non gli faceva più paura, il tocco di Thomas aveva cancellato quello di Adam definitivamente. Adesso era di Thomas, e Thomas era suo. Doveva spesso ricordarsi che quella era stata la prima volta in assoluto di Thomas, che in qualche modo anche Newt aveva lasciato qualcosa su di lui. Era stato strano, ma da un momento all'altro la sua fiducia in Thomas era quadruplicata. Quando gli aveva sentito dire tutte quelle parole, tutte quelle preghiere a non lasciarsi andare, si era lasciato andare. Ma nel senso opposto, nel senso buono. Lasciato andare verso di lui. Ed era stato meraviglioso. Chi lo sapeva che si poteva fare sesso ed essere felici? Che Thomas non gli avrebbe dato della zoccola ne gli avrebbe detto che la sua bocca stava meglio da un'altra parte quando parlava? A saperlo, avrebbe fatto l'amore con Thomas molto tempo prima. Già da quando si erano fatti un pompino a vicenda la prima volta aveva avuto i suoi dubbi su quanto non volesse fare l'amore con lui. Poi quella volta al loro mesiversario era stata magia pura e già da lì era sicuro che non mancava molto al giorno in cui sarebbero arrivati fino in fondo. C'erano stati altri lavoretti di mano e anche di bocca a volte, ma erano cose veloci e senza grande sentimento, che a Newt non lascivano nè caldo nè freddo (Che era già una cosa positiva, perché ogni cosa con Adam gli lasciava gelo, altro che freddo). Ma sentire Thomas dentro lo mandava fuori da ogni grazia divina. Solo una volta aveva rifiutato delle avance di Thomas, per ora, ed era stato quando doveva assolutamente studiare per il test di filosofia. Newt aveva pronunciato quel "ti dispiace più tardi? Devo studiare..." con la voce tremante, già pronto a cedere a qualsiasi carezza ulteriore e troppo terrorizzato di deluderlo, quando Thomas aveva semplicemente sorriso e annuito calmo, come se non fosse stata la fine del mondo. E in effetti non lo era, ma Newt ci era arrivato poco più tardi, quando ci aveva ripensato la notte nel suo letto. Quel giorno poi non avevano fatto in tempo a scopare, ma a Thomas non era neanche dispiaciuto. Si erano limitati a pomiciare un po' e poi Newt era dovuto andare via. E stavano ancora insieme, Thomas non lo aveva lasciato per averlo rifiutato.
-Newton Sangster! Hai scopato con Thomas più di un mese fa e non mi hai detto nulla?- Chiese Kate, un ricciolo scuoro scivolò via dal suo cipollotto. Newt abbassò lo sguardo, prese un altro sorso di the. Kate sapeva una versione un po' alterata della storia, in cui Newt aveva rifiutato "delle avance di Thomas" e poi avevano litigato a causa di Newt che era scoppiato a piangere, poi Thomas era tornato per scusarsi e aveva trovato Newt a vomitare per punirsi. Sempre meglio anoressico che autolesionista, almeno per la gente normale. Comunque Kate ci era rimasta, e lo aveva aiutato a rimettersi in sesto, aveva consigliato anche lei di andare da uno psicologo.
Newt continuò a non guardarla negli occhi, ridacchiò. -Ma come te lo dicevo: hey senti ho scopato con Tommy, come è andata la lezione di danza ieri?- Kate scosse la testa. Newt si strinse nelle spalle, fintamente colpevole.
-Vabbè, tralasciamo, dai. Com'è stato? Racconta!- Kate sorrise, incitando Newt, rosso in volto. Newt prese un sorso di the e un respiro profondo.
-È stato bello.- Si limitò a dire, sapendo perfettamente quanto fosse riduttivo. Kate inarcò un sopracciglio. -Ti devo tirare fuori tutto co le pinze?- Chiese ironica e Newt, sconsolato, si mise a borbottare qualcosa di incomprensibile perfino a se stesso. Kate lo guardò ammonitrice. -Chi ha iniziato? Chi ha fatto l'attivo?- Ci fu un secondo di silenzio imbarazzato e prima che Newt potesse rispondere, la riccia scosse la testa. -Lascia stare, la risposta la so già. Tu urli bottom da tutte le parti.-

N.a.
SCUSATE. Lo so che avevo promesso la newtmas come genitori, ma quella è in corso. Intanto vi propongo questo bello snippet di una delle uscite di Newt e Kate :) Sono tornata e ho ricominciato a scrivere alla grande!! Aspettate altri aggiornamenti presto. Intanto potete passare a vedere l'altra mia storia "One shot [gay stuff]" dove pubblico one shot scritte a caso in diversi stili con diversi personaggi :) xx Sofia

bones. newtmas!auDove le storie prendono vita. Scoprilo ora