27. Hikey

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-Elijah.- Chiama Thomas. Newt non muove gli occhi dal suo libro, sospira. Ha una maglietta grigia scuro larga che gli casca intorno come se fosse un lenzuolo. Thomas è seduto davanti a lui sul letto, stavano studiando da neanche un' ora, il cielo fuori si sta facendo scuro. In realtà Thomas ha finito, si sta anticipando gli esercizi di chimica senza nemmeno conentrarsi troppo, Newt sembra tutto preso dal suo testo, continua a scribacchiare velocemente agli angoli della pagina. -Newt.- Riprova Thomas. Newt alza la testa lo guarda con un' espressione neutra. -Mi fai un succhiotto?- Thomas sorride sbieco. Newt scuote la testa e sorride. Torna a guardare il suo libro, sottolinea qualcosa. -Tommy, fai chimica.- è la sua risposta. Ma Thomas era serio. -Sono serio.- dice arrossendo. -Tommy, ma sei fatto? Ma che ti prende?- Newt lo guarda ridendo, poi capisce. -Domani dobbiamo andare a scuola, devi andare da tua madre. Vuoi seriamente un succhiotto? Dovresti dare un sacco di spiegazioni.- Thomas ha già pensato a tutto, sta mettendo Newt alla prova. E sta andando meglio del previsto. -Chi ti ha detto che si deve vedere?- La faccia che assume Newt è indescrivibile. Passa dal sorpreso al disgustato, poi sorride, si morde un labbro. Scuote ancora la testa, la manda indietro. Thomas non riesce a vedere se sta ridendo o no. -Chi sei tu e che cosa ne hai fatto di Thomas?- La sua voce tende decisamente alla risata. Thomas deve resistere, non può scoppiare a ridere. è la sua vendetta per averlo abbandonato alla fermata, cerca di rimanere serio, nonostante senta il cuore battere all' impazzata e le guance sempre più rosse. -Newt, sto per cambiare idea.- Thomas si sente un po' in colpa, potrebbe ferire Newt davvero. Ma ormai è in ballo. Newt chiude il libro, guarda Thomas, che sta per scoppiare a ridere. -Seriamente, che fine ha fatto il Tommy a cui non si poteva neanche toccare la cintura? Mi prendi per il culo?- Newt ha un tono duro, per Thomas è sempre più difficile non ridere, si morde forte il labbro, guarda in basso. -Newt, voglio provare.- E questo è vero, in realtà non gli dispiacerebbe provare, ma sicuramente non così, non su richiesta. C'è un momento di puro silenzio, nessuno dei due si muove, nessuno dei due parla. E poi Newt sorride, Thomas incorcia il suo sguardo, non fa in tempo a capire che cosa sta pensando Newt che scoppia a ridere. E ride fortissimo, passano diversi secondi in cui Newt rimane fermo, interdetto. -Sei una zoccola, Tommy.- Newt gli tira la matita in pieno viso, Thomas si protegge con le mani, continuando a piegarsi in avanti e ridere come un matto, rimane quasi senza fiato, si porta le mani alla pancia. Newt continua a tirargli pennarelli ed evidenziatori dal suo astuccio. Uno lo colpisce direttamente in testa. Guarda Newt, che ha una mano alla bocca, nell' altra un altro pennarello giallo. -Scusa.- Thomas cerca di riprendere fiato e tornare serio, ma appena vede l' occhiataccia che gli rifila Newt scoppia a ridere di nuovo. Poi una strana sensazione gli si espande nel petto, come uno spillo fra le costole. 'E se ci è rimasto male?' Improvvisamente non ha più voglia di ridere, si ferma. Guarda Newt. Ha uno sguardo un po' triste, anche se non quanto quello di quando è davvero triste. -Newt...- Sospira. Allunga una mano, gli tocca il ginocchio. Newt porta di nuovo la testa all' indietro. -Sei un completo idiota.- La sua voce però non è triste. Thomas ha una speranza. -Newt, perdonami...- Guarda attentamente il profilo affilato della sua mascella, gli viene voglia di baciarlo, ma non è il momento. -Sono un cazzone, lo so. Ma mi ami, non è vero?- Cerca la sua mano, la trova. Senza neanche guardare gli leva il pennarello e la prende. Incrocia le dita alle sue, Newt la stringe. Thomas ricomincia a sorridere. -Cosa posso fare per farmi perdonare?- Newt riporta la testa in avanti, guarda Thomas con un sorrisetto all' angolo della bocca. -Vediamo...- Newt si sporge in avanti, adesso sono molto vicini. Thomas muore dalla voglia di baciare il biondo. E Newt sembra della stessa idea. Si avvicina ancora, le labbra ad un soffio di distanza, piegate in un sorriso. Thomas perde un battito. E poi Newt si allontana, si passa una mano tra i capelli come niente fosse, anche se un lieve rossore sulle guance lo tradisce. -Puoi andare a prendermi l' acqua.- Dice sistemandosi meglio la maglietta. Thomas appoggia i gomiti sulle ginocchia, si passa una mano fra i capelli, guarda di lato, sconfitto di nuovo. Gli viene da ridere, pensa che non ha scampo, Newt avrà sempre un asso nella manica per giocare Thomas. Newt si appoggia al muro con la schiena, un sorrietto divertito stampato in faccia. -Allora, che aspetti?- Newt lo punzecchia sulla gamba con il pennarello che ha in mano. -Sei un diavolo Sangster.- Dice Thomas senza nemmeno girarsi a guardarlo. Si alza dal letto sbuffando, anche se prova uno strano senso di gioia, una sensazione di calore vicino al cuore. Esce dalla stanza mentre sente Newt ridere piano.

bones. newtmas!auWhere stories live. Discover now